1981: Indagine a New York – A most violent year: recensione

“Il risultato non è mai importante per me, lo è la strada. E ce n’è sempre una più corretta” questa massima, poggiata sulle labbra di Oscar Isaac è l’emblema di 1981: Indagine a New York – A most violent year, la pellicola di J.C. Chandor che vede nel cast anche una splendida Jessica Chastain. Ancora una volta incline a intrecciare storia, affari e personalità, il regista statunitense (All Is Lost – Tutto è perduto, Margin Call) ritaglia gli scorci salienti di un dramma autentico, che vede nel 1981 il boom del mercato petrolifero. Storicamente parlando, infatti, quell’anno fu preceduto dalle numerose crisi degli anni ’70, il cui culmine è forse rappresentato dalla rivoluzione iraniana del 1979, la quale indusse alle esplorazioni in altri parti del mondo (Alaska, Mare del Nord, Messico).
Una situazione che per certi versi crea un collegamento diretto con i nostri giorni (anche se noi spesso non ci facciamo caso); allora ecco che interviene l’arte, quella fruibile, effimera e spesso incomprensibile che si cela dietro la macchina da presa di un autore che si adopera per denunciare le leggi del mercato, tentando comunque di salvare il buono della specie umana, in un riquadro cupo e intenso in cui il crimine sa insinuarsi tra le beghe del dramma.

1981: Indagine a New York – “Non c’è niente di più difficile che guardare qualcuno negli occhi e dirgli la verità”

Oscar Isaac veste i panni di Abel Morales, un uomo distinto, uno di quelli che hanno costruito la propria fortuna unicamente sulla propria forza di volontà. Conosce la fatica, il sudore, il senso del sacrificio e soprattutto ha a cuore l’onestà. La sua personalità è un ammasso incrollabile di rettitudine, un groviglio di dovere morale che lo conduce ad andare sempre avanti per la sua strada, unicamente a testa alta. Al suo fianco l’apprensiva, a tratti calcolatrice e gelida moglie Anna (Jessica Chastain). Soci e complici di un’azienda che si occupa della vendita di carburante, si ritrovano alle prese con una labirintica corruzione in cui si intersecano legislatori, malavita e politici rampanti.

J.C. Chandor ci mostra il lato più pericoloso di New York, in una contrapposizione di campo e controcampo che sottolinea assiduamente la solitudine di Abel; il suo ‘uno contro tutti’ si ripercorre in tutti i luoghi, trasmettendo ineluttabilmente la sensazione che da un momento all’altro possa accadere qualcosa di tragico. Come un moderno e drammatico Peter Pan, Abel sa bene che può realizzare i suoi sogni, conosce la sostanza dei suoi desideri e sa che essa va oltre il liquame nero del petrolio, oltre la concorrenza dei prezzi e le leggi del mercato. Per lui i sogni sono proporzionati alla difficoltà, la quale si erge nel suo curriculum come una medaglia al valore. Difficile, certamente, far capire a chi lo circonda questi nobili sentimenti; difficile avere la sfrontatezza di un ragazzino quando hai sulle spalle il peso di un’azienda; la dolcezza di un padre e la durezza di un uomo di legge. Difficile affrontare un complotto che i suoi rivali tessono alle spalle passando non per gli stessi sotterranei da essi percorsi, bensì dalla strada principale.

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Una disposizione accurata di specchi e inseguimenti in automobile che hanno tutte le sfumature del noir garantiscono allo spettatore la pressione ansimante e la paura; il fastidio di sentirsi osservati, perennemente sottoposti a esami imperterriti e improvvisi.
Un’interpretazione formidabile quella di Oscar Isaac e di Jessica Chastain, che veste magnificamente i panni della donna in carriera risoluta e pratica. A sostenere i due idoli del grande schermo troviamo nel cast David Oyelowo, Alessandro Nivola, Albert Brooks, Catalina Sandino Moreno, Ashley Williams, Elyes Gabel. Jerry Adler, Christopher Abbott, Elizabeth Marvel, Peter Gerety, Glenn Fleshler, David Margulies, Matthew Maher.

Con una colonna sonora che sa accompagnare meticolosamente ogni scena, 1981: Indagine a New York è un film dal quale trasudano la leggerezza dell’onestà e la pesantezza della corruzione; una pellicola in cui la bellezza emerge dalla violenza ricevuta e non ricambiata, dall’istinto, dalla vulnerabilità e dalla verità detta guardando dritti negli occhi. 1981: Indagine a New York – A most violent year sarà al cinema dal 4 febbraio, distribuito da Movies Inspired.

Giudizio Cinematographe

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.2
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 2.7
Emozione - 3.5

3.2

Voto Finale