Beata ignoranza: intervista a Marco Giallini e Alessandro Gassmann, due prof agli antipodi!

Durante l’incontro stampa di Beata ignoranza (trailer) il regista e Massimiliano Bruno e il cast, composto da Marco Giallini, Alessandro Gassmann, Valeria Bilello, Carolina Crescentini e Teresa Romagnoli, hanno parlato del film, in uscita al cinema il 23 febbraio.
In sala anche Giuseppe Ragone, Malvina Ruggiano, Emanuela Fanelli, Luca Angeletti, Luciano Scarpa.

Parlando di come è nata la storia di Beata ignoranza il regista Massimiliano Bruno ha raccontato:

“La genesi del film è un post che avevo scritto su Facebook e che ho poi condiviso con gli sceneggiatori. Io mi lamentavo del fatto che non potevo più andare al teatro e che perdevo tempo sui social network, nel mio caso Facebook… Mi sono rivisto sia in Ernesto che in Filippo. Non so voi ma io sono scritto ad almeno a 80 gruppi. E quello sulla partita di calcetto e quello sulla lasagna, poi ogni tanto qualcuno scrive…

Per quanto riguarda la sceneggiatura ci siamo ispirati a C’eravamo tanto amati, celebrando quindi il dramma della gelosia. In Beata ignoranza gli attori interagiscono col pubblico rivedendo loro stessi, il loro passato.

Io sono un amante della commedia all’italiana e sembra che abbiamo fatto una cosa diversa ma in realtà non è così, ci siamo solo fatti delle domande sui social e Giallini e Gassmann sembravano i prototipi giusti.

Gassmann è molto superficiale e Giallini è un vecchietto travestito da motociclista della Nomentana!”.

E mentre Marco Giallini causa un po’ di caos, prende la parola Teresa Romagnoli, qui al suo esordio cinematografico. Teresa Romagnoli interpreta Nina e parlando della sua esperienza sul set l’attrice ha detto:

“Lavorare con Marco è stato… così – dice indicando il modo in cui lui scherzosamente risponde – lui prende parola e ti sminuisce. Ma avendo fratelli e cugini ho saputo bene come darmi da fare su un set di uomini!”

Dopo un lapsus di Marco Giallini – “Aspettate, Ernesto sono io no?” – i due attori protagonisti: Marco Giallini e Alessandro Gassmann, che interpretano rispettivamente Ernesto e Filippo, hanno parlato dei loro personaggi e in particolare dei social network.

Alessandro Gassmann: “Credo che sia lecito conoscere i social anche se non si apprezzano. Se nella rete c’è tutto il meglio e il peggio della società meglio conoscerla”.

Marco Giallini: “I social dovrebbero essere social o anti social e io sono social. Ma perché non impariamo [dai social] la storia del nostro Paese, che cos’è questo paese”.

“Vi suggerisco un titolo ‘Giallini si scaglia contro la rete'”, interviene Bruno. “Che poi adesso becchi gente che fa sh… sh… e tutti in sala devono fare silenzio (dice mettendo in aria il cellulare) per capire che musica è”

“Va beh è una grande invenzione”, dice il resto del cast, abbattuto subito dal grande Giallini che, commentando il mancato piacere della scoperta alla vecchia maniera arriva alla conclusione che “A 30 anni già ti sei rotto li c*****i”.

Ma tornando al nucleo del film, dove Giallini e Gassmann interpretano due tipi differenti di professori, qual è la loro idea di scuola?

Marco Giallini: “La scuola è morta come istituzione. Lo scontro generazionale adesso ha azzerato tutto. Sulla rete ci sono tutti, non puoi dire quale età”

Alessandro Gassmann: “Io non lo so ma mi sembra di capire che la scuola non se la passi benissimo. Credo che una scuola iper-severa, quella in cui conta solo il voto, sia sbagliata ma sono anche convinto che non si può essere finti amici o finti coetanei degli studenti, bisogna fare il proprio lavoro. Io non posso stare troppo simpatico a mio figlio, non posso essergli amico, devo essere suo padre.

E continuando a parlare dei social sempre Gassman dice: “Stanno contagiando più quelli della nostra generazione”.

La conversazione si sposta poi sul ruolo femminile nel momento in cui prende la parola Valeria Bilello, che nel film interpreta Margherita.

“La cosa bella di Margherita è che è una ragazza libera. Poi il film non dà modo di vedere se sarebbe stata fedele nel rapporto di coppia. Viene giudicata per quello che ha fatto prima”.

Massimiliano Bruno: “Se l’uomo si comporta male con una donna la donna deve mandarlo a fanculo!”

Infine Carolina Crescentini, che in Beata ignoranza interpreta Marianna, dice la sua sui social:

“I social stanno cambiando le persone. Fai battaglie sociali che non faresti, ti schieri contro qualcosa ma non sei mai sceso una volta in piazza in vita tua. I social non sta cambiando la società ma l’apparenza della società”.