Smetto Quando Voglio 2 – Masterclass: resoconto dell’incontro stampa tra risate e curiosità

Durante la conferenza stampa di Smetto Quando Voglio 2 – Masterclass (trailer, trama, recensione), il secondo capitolo della saga, in uscita il 2 febbraio in 500 copie, il regista  Sydney Sibilia e il cast hanno parlato del film, svelandoci qualche dettaglio!

Accanto al cast, composto da Edoardo Leo, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti, Marco Bonini, Rosario Lisma, Giampaolo Morelli, Luigi Lo Cascio, Greta Scarano e Valeria Solarino, erano presenti anche i produttori Paolo Del Brocco (per 01 Distribution) e Matteo Rovere e Domenico Procacci per Rai Cinema.

Smetto Quando Voglio – Masterclass: la parola al cast!

Tra vecchie leve e nuovi arrivi, ogni membro del cast ha raccontato al sua esperienza sul set, che vi riportiamo di seguito.

Valerio Aprea (che interpreta il latinista Mattia Argeri) ha ricordato la scena del treno, in cui cerca di afferrare il magnete gps, dicendo di essere caduto… “ma dal treno fermo!”.
Lorenzo Lavia (Giorgio Sironi) ricorda la fatica di stare sotto il caldo sole d’agosto, in Puglia, e la scalata del container

Marco Bonini (l’anatomista Giulio Bolle) racconta: “Per questo ruolo ho dovuto fare la dieta – ho perso 4 chili – e  volevo ringraziare Sydney perché ora, se mi scordo le chiavi di casa, so come scavalcare il cancello”.
Rosario Lisma (Vittorio, l’avvocato della banda) racconta di aver avuto i brividi rientrando all?Università La Sapienza, dove sono state girate alcune scene e di aver fatto, in gioventù, degli studi giuridici.

Riallacciandosi alla dieta fatta da Bonini, Giampaolo Morelli, che interpreta l’ingegnere meccatronico Lucio Napoli, scherza dicendo “Ci è stato chiesto di entrare nel personaggio. Avevo un fisico scolpito e invece mi sono allora lasciato per interpretare un ingegnere meccatronico!”.

E sulla stessa scia si introduce Luigi Lo Cascio (il chimico industriale Walter Mercurio), che dice: “Sydney mi ha detto: Mi interessa il tuo fisico. Voglio i tuoi muscoli, i tuoi tendini e il tuo funambolismo”. Ho preteso di non avere lo stunt man e me lo hanno dato lo stesso. Allora mi sono messo d’accordo con lui per lo stunt man dello stunt man. Se dovesse andar male so già come riciclarmi”.

Greta Scarano (l’ispettore di Polizia Paola Coletti) interrompe la catena dei presunti  fisici muscolosi esclamando: “Volevo dire che ho messo a repentaglio la mia vita quando ho recitato sulle pedanine”.

Edoardo Leo (il neurobiologo Pietro Zinni): “Quando leggi un copione come questo come fai a dire di no? Tiri fuori tutto il tuo lato d’adolescente appassionato di Indiana Jones. […] La scena in cui io e Luigi lottavamo sul treno è stata girata su un rettilineo e dall’altro lato della strada c’era il traffico normale, quindi le persone vedevamo me e Luigi Lo Cascio fare a cazzotti sul treno”.

Valeria Solarino (l’assistente sociale Giulia e compagna di Pietro): “Purtroppo non mi sono capitate scene d’azione. La cosa più adrenalinica che è successa al mio personaggio è quando va a pranzo fuori con Pietro”.

Pietro Sermonti (l’antropologo Andrea De Sanctis) riflettendo sulla tematica del film e sui cervelli in fuga dice: “Il bello del film è che si usa una certa elite di intellettualiche si trovano in empatia perché non possono spendere ciò che sanno. Da adesso al primo film il Paese è cambiato e anche il concetto di cervelli in fuga”.

Stefano Fresi, che nel film interpreta il chimico computazionale Alberto Petrelli, ha ringraziato i suoi colleghi, che hanno seguito i suoi consigli durante le riprese, vista la sua esperienza nei film d’azione.

Secondo Paolo Calabresi (l’archeologo classico Arturo Frantini), il bello di Smetto Quando Voglio – Masterclass sta nella verità o veridicità: “pur essendo una action comedy non va mai sul grottesco o sul surreale”.

Libero Di Rienzo (il macroeconomista dinamico Bartolomeo Bonelli): Questa cosa del treno è stata fantastica perché ho potuto urlare a una signorina di Sky “Sono appeso a un treno!” e lei mi ha anche risposto: “Dite tutti così”.

Sydney Sibilia si è detto soddisfatto di aver lavorato con una macchina produttiva così importante, che certo ha agevolato il lavoro. Ha poi approfondito la parte delle riprese e di alcune scene iconiche del film, come quella in cui Edoardo Leo guida la sidecar nazista.

“Ho pensato: quanto farebbe ridere Edoardo Leo nel sidecar nazista?”

E a tal proposito Edoardo Leo ricorda: “Quando abbiamo girato quella scena le persone vedevano passare me e Fresi all’Eur e magari pensavano ‘Guarda questi… si sono montati la testa’”.

Smetto Quando Voglio potrebbe diventare una serie tv?

Stando a quanto rivelato da Sydney Sibilia no. Il regista ha detto infatti che la serialità gli interessa, ma solo in termini di linguaggio.

“Non ci sarà una serie perché è già una saga. La serie non può essere fatta per logica produttiva. Con tutti i prodotti audiovisivi gratuiti presenti noi siamo ancora rimasti a fare un prodotto a pagamento, quindi dobbiamo essere particolarmente bravi”.

Matteo Rovere ha espresso la volontà sua e di Domenico Procacci e Paolo Del Brocco di sposare il progetto di Sibilia, cercando di non declinare mai le richieste della sceneggiatura e girando anche il terzo film della saga in contemporanea – scelta inusuale in Italia!

Inoltre durante la conferenza stampa è stata svelata l’iniziativa legata a La Sapienza, per la quale sono stati stanziati 25 mila euro per una borsa di studio, in modo da dare una mano alla ricerca!