Box Office USA: M. Night Shyamalan conquista il botteghino con Split

L’ultimo thriller di M. Night Shyamalan, Split, si è piazzato in cima al box office USA nel suo weekend di apertura. Split ha superato le aspettative guadagnando 40,2 milioni di dollari in tutti i 3.038 cinema del Nord America.

Questa è una grande vittoria per Shyamalan, il cui ultimo film del 2015 The Visit, ha guadagnato solo 25,4 milioni in apertura. Split è il terzo miglior week-end di apertura di Shyamalan dopo Signs ($ 60 milioni) e The Village (50,7 milioni $).

Lo scrittore, regista e produttore M. Night Shyamalan torna sugli schermi con un nuovo accattivante thriller nello stile de Il sesto senso, Unbreakable e Signs: Split, un misterioso viaggio nella psiche turbata di una mente estremamente dotata. Dopo il successo dell’anno scorso di The Visit, Shyamalan torna a fare squadra con il produttore Jason Blum (le serie La notte del giudizio e Insidious e il film The Gift).

Box Office USA: M. Night Shyamalan conquista il botteghino con Split

Mentre le divisioni mentali degli individui affetti da disturbo dissociativo dell’identità ha a lungo affascinato e eluso la scienza, si ritiene che alcuni possano addirittura manifestare diversi attributi fisici per ogni singola personalità, un prisma cognitivo e fisiologico all’interno di un unico essere umano.

Anche se Kevin (James McAvoy) ha mostrato ben 23 personalità alla sua psichiatra di fiducia, la dottoressa Fletcher (Betty Buckley), ne rimane ancora una nascosta, in attesa di materializzarsi e dominare tutte le altre. Dopo aver rapito tre ragazze adolescenti guidate da Casey (Anya Taylor-Joy, The Witch), ragazza molto attenta ed ostinata, nasce una guerra per la sopravvivenza, sia nella mente di Kevin – tra tutte le personalità che convivono in lui – che intorno a lui, mentre le barriere delle le sue varie personalità cominciano ad andare in frantumi.

Per il film Split, Shyamalan e Blum hanno riunito la squadra di The Visit, insieme al produttore Marc Bienstock e i produttori esecutivi Ashwin Rajan e Steven Schneider.

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