Luke Cage: recensione della serie Marvel-Netflix con Mike Colter

Sembra non conoscere declino la collaborazione Marvel – Netflix che ha lanciato online la nuovissima serie Marvel’s Luke Cage, terzo tassello dopo le fortunate Daredevil e Jessica Jones.

Marvel’s Luke Cage: finalmente online la serie targata Netflix/Marvel

Dopo aver lasciato Hell’s Kitchen e Jessica Jones, Luke Cage – superumano con poteri che vanno dall’invulnerabilità alla superforza – si è trasferito ad Harlem dove mantiene un profilo basso e dedica il suo tempo a costruirsi una vita normale.

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Ma non tutto va come pianificato e questa volta l’elemento destabilizzante si chiama Cornell “Cottonmouth” Stokes, pericoloso boss malavitoso intento a conquistare il quartiere. Dalla sua parte troviamo due villain: Shades e Mariah Dillard.

Sarà proprio lo scontro con la nemesi a svegliare Luke e a metterlo di fronte ad un bivio: essere un uomo comune o essere un eroe? Fortunatamente non è da solo ad affrontare il dilemma, dalla sua parte a fargli da “spalla” troviamo: Pops, barbiere e colonna portante di Harlem; Misty Knight, detective forte ed indipendente, e la sempre splendida Claire Temple che abbiamo già visto sia in Daredevil che Jessica Jones.

Marvel’s Luke Cage: una serie incredibile capace di coinvolgere lo spettatore

Riuscire a creare un prodotto eccellente dopo Daredevil e Jessica Jones poteva risultare un’impresa impossibile ma con Marvel’s Luke Cage la Netflix ha dimostrato – come se ce ne fosse ancora bisogno – di come serie tv di qualità sono possibili. Se avete amato il Luke Cage visto in Jessica Jones non potrete non concordare sul fatto che la nuova serie Marvel riesce a portare sullo schermo un personaggio dalle mille sfaccettature e da un complesso mondo interiore. 

Marvel's Luke Cage

Marvel’s Luke Cage

Luke Cage riesce a differenziarsi dalle serie precedenti proprio per il suo personaggio costantemente in bilico tra eroismo e normalità. Dopotutto, a differenza di Matt Murdock che si butta a capofitto nella lotta accentandola, Luke ha paura di se stesso, della sua vita, di accettare quello che dovrebbe essere il suo destino. Una cosa che lo accomuna a Jessica Jones ma che al tempo stesso lo allontana anche dalla detective.

Luke Cage è un personaggio complesso, che però Mike Colter riesce ad abbracciare completamente, senza riserve, dimostrando di essere stata una scelta più che perfetta per il ruolo dell’eroe di Harlem. Ed è proprio Harlem – come è stato Hell’s Kitchen per Matt e Jessica – l’altro grande protagonista della serie. Riesce sempre a stupire come un luogo, un quartiere possano diventare parte integrante e quasi fondamentale di una storyline come quella di Marvel’s Luke Cage.

Marvel’s Luke Cage: Harlem l’altro grande protagonista dello show

Ed eccoci quindi a ritrovarci in un luogo senza speranze in cui progettare il proprio futuro diventa un’utopia, eppure basta un piccolo bagliore di luce a risollevare le sorti di Harlem, e quel lampo è rappresentato da Luke Cage che si erge a simbolo della gente comune, perché nonostante la paura fare la cosa giusta non è una scelta impossibile.

Ottima prova anche per il resto del cast che vede dall’altra parte della barricata Mahershala Ali che interpreta CornellAlfre Woodard nel ruolo di Mariah Dillard, nulla si può dire ai due attori se non incredibili, se pensavate di rimpiangere Fisk e Killgrave possiamo assicurarvi che o due villain dimostrano fin da subito la loro pasta.

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Ma la cosa che veramente piace di Marvel’s Luke Cage è la capacità di inserirsi per vie traverse nel Marvel Cinematic Universe (di citazioni ce ne sono a bizzeffe) senza però concentrarsi sulla spettacolarità delle scene action. Dopotutto come abbiamo imparato dalla collaborazione Marvel/Netflix i “superpoteri” non sono il leitmotiv della serie ma solo un modo per addentrarci nell’intimo dei suoi protagonisti. Dopotutto in un momento in cui i super-eroi la fanno da padrone differenziarsi diventa una necessità e Marvel’s Luke Cage fa la differenza.

Regia - 4.5
Sceneggiatura - 5
Fotografia - 4.5
Recitazione - 4.5
Sonoro - 4.5
Emozione - 5

4.7