Jessica Jones – Pilot: recensione

Avete presente la classica eroina Marvel? Quelle simpatiche, estremamente sensuali, sagge ed altruiste… bene dimenticatele perché è arrivata Jessica Jones! Dopo lo straordinario successo di Daredevil Marvel e Netflix lanciano la seconda serie del progetto The Defenders e il risultato è un prodotto dark, adulto e terribilmente affascinante. Jessica Jones è una ragazza solitaria, beve ed è scontrosa per natura, una vera e propria bad girl che per lavoro fa l’investigatrice privata, potrebbe essere la classica vecchia storia ma la cosa che caratterizza Jessica sono i suoi poteri: è forte più del normale, riesce a saltare molto in alto e vola. La ragazza sembra essere il prototipo dell’eroina perfetta, se non fosse che il suo passato è avvolto da una nube scura ed impenetrabile e che il terrore che si porta dietro non riesce a farla dormire, nonostante tutto conduce la sua vita tra alcool e tradimenti da scoprire. Ma si sa il passato è una brutta bestia, a volte torna e lo fa in maniera subdola, magari sotto forma di genitori spaventati che cercano la figlia scomparsa, il risultato sarà una caccia all’uomo che ogni notte tiene sveglia Jessica.

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Krysten Ritter è Jessica Jones

Da grandi poteri derivano grandi responsabilità” diceva un morente Ben Parker a suo nipote Peter (il ragazzo che poi sarebbe diventato Spider Man) e da questo assunto si muovono la maggior parte dei supereroi Marvel, lo stesso Daredevil è incline al sacrificio pur di difendere i più deboli, ma che succede quando quei poteri portano morte e distruzione? Jessica Jones è differente e lo è fin dai primi minuti, il suo passato è costellato di dolore, un dolore che non riesce a dimenticare e che le ha provocato un disturbo post-traumatico. La Netflix ci presenta un superumano più umano che mai, pieno di difetti e di dubbi; incapace di gettarsi nella mischia Jessica fugge, scappa, si nasconde nei vizi che ormai fanno parte della sua vita, incarna la versione femminile di un detective privato da vecchio noir anni 40, racconta le miserie di una New York fredda e bellissima, la stessa in cui si muove Matt Murdock e su cui la fotografia indugia in maniera assolutamente perfetta.

Jessica Jones: un super-umano più umano che mai

Jessica Jones è sicuramente una delle serie più riuscite della Netflix che, ancora una volta, centra il bersaglio portando sullo schermo una sceneggiatura cupa e affascinante, con personaggi ben delineati ed in grado di trasmettere in maniera diretta e vera le emozioni della ragazza, un pilot serrato che attanaglia lo spettatore negli incubi della sua protagonista per tutti i minuti dello show. A rendere più inquietante la puntata la presenza di Killgrave, nemesi e incubo di Jessica che per tutta la puntata sembra essere uno spettro: lo vediamo di spalle in brevissimi flashback ma la sua oscurità è una nube che opprime l’intera città.

MARVEL'S JESSICA JONES

David Tennant è Killgrave

krysten Ritter è il volto di Jessica Jones, anima e corpo della serie, capace di rendere ancora più intensi i sentimenti che affollano la protagonista. Un’ottima prova per l’attrice che abbiamo visto quasi sempre in comedy, vena che esce in alcuni momenti del pilot, ma la sua verve drammatica colpisce ed incanta; a darle manforte un cast nutrito che vede  Mike Colter, Carrie Ann Moss e David Tennan, un ulteriore plus ad un prodotto che sembra già perfetto. È affrettato affermare che Jessica Jones sia un capolavoro ai livelli di Daredevil ( se non superiore) ma possiamo tranquillamente ammettere che la serie superi di gran lunga tutte le aspettative, quindi se amate la Marvel e i toni cupi di Hell’s Kitchen non potete assolutamente perdere le avventure della Alias Investigation.

Giudizio Cinematographe

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 4
Emozione - 4

4

Voto Finale