Sognare è Vivere: trailer e poster del film di e con Natalie Portman

Ecco il trailer ed il poster di Sognare è Vivere (A Tale of Love and Darkness), il film di e con Natalie Portman in arrivo al cinema l'8 giugno 2017.

Sono stati diffusi il trailer ed il poster di Sognare è Vivere, il film per la regia di Natalie Portman e con protagonista l’attrice stessa. La pellicola è basata sul best seller autobiografico di Amos Oz  dal titolo Una storia di amore e di tenebra. Sognare è Vivere è stato presentato Fuori Concorso a Cannes 2016 col titolo originale A Tale of Love and Darkness e arriverà nelle sale cinematografiche italiane l’8 giugno 2017.

Sognare è Vivere TRAMA

Sognare è Vivere è basato sui ricordi di Amos Oz, cresciuto a Gerusalemme negli anni precedenti alla nascita dello Stato di Israele con i suoi genitori: il padre Arieh, studioso e intellettuale e la madre Fania, sognatrice e poetica. La sua è una delle tante famiglie ebree scappate dall’Europa in Palestina tra il 1930 e il 1940  per sfuggire alle persecuzioni. Il padre Arieh è cautamente ottimista nei confronti del futuro.

Fania invece vuole molto di più.  Dopo la paura della guerra e della fuga, la noia della quotidianità opprime il suo animo. Infelice della vita matrimoniale e intellettualmente soffocata, per rallegrare le sue giornate e divertire suo figlio Amos di dieci anni, Fania inventa storie di avventure e di viaggi nel deserto. Amos è completamente affascinato quando sua madre gli legge poesie, gli spiega le parole e la lingua in un modo che avrebbe poi influenzato la sua scrittura e la sua stessa vita.

Quando l’indipendenza non porta il rinnovato senso della vita che Fania aveva sperato, la donna scivola nella solitudine e nella depressione. Incapace di aiutarla, Amos deve imparare a dirle addio prima del tempo. Mentre assiste alla nascita di una nazione, deve cominciare ad affrontare un suo personale nuovo inizio.

Sognare è Vivere: trailer e poster del film di e con Natalie Portman

Sognare è Vivere è inizialmente ambientato nel 1945, prima della guerra di indipendenza in Israele, quando il territorio era ancora controllato dai britannici. La trama si sviluppa poi fino al 1953, diversi anni dopo il riconoscimento dello Stato, quando Amos Oz si trasferisce in un kibbutz.

“Si tratta della nascita di uno scrittore, dovuta al vuoto che sua madre ha lasciato”, aggiunge la Portman, “un vuoto che lui deve riempire con parole e storie”.