Sharp Stick trailer: l’imperdibile nuovo film di Lena Dunham che verte tutto intorno al sesso
Il trailer di Sharp Stick, il nuovo film scritto e diretto da Lena Dunham (Girls) che parla di sesso e vanta un cast stellare
È online il trailer di Sharp Stick, il nuovo lavoro di Lena Dunham (Girls) che verte tutto intorno alla sessualità femminile e alla scoperta del sesso. Scritto e diretto da Dunham, che nel film recita nella parte di una donna incinta il cui marito (Jon Bernthal) ha una relazione con una donna più giovane (Kristina Froseth di Looking for Alaska), Sharp Stick segue la storia di un’ingenua 26enne che vive ai margini di Hollywood con sua madre e sua sorella e che desidera solo essere vista. Quando inizia una relazione con il suo datore di lavoro, sposato e in attesa del primo figlio, per lei inizia un viaggio verso la scoperta della sua sessualità.
Con Jennifer Jason Leigh, Taylour Paige, Scott Speedman, Luka Sabbat ed Ebon Moss-Bachrach, Sharp Stick debutterà nei cinema di Los Angeles e New York il 29 luglio e il 5 agosto nelle altre sale statunitensi. Arriverà sulle piattaforme streaming il 16 agosto.
Il trailer di Sharp Stick, il film di Lena Dunham che parla di sesso e vanta un cast stellare
Il film segna il primo progetto come regista per il grande schermo di Lena Dunham dopo Tiny Furniture del 2010, in cui ha recitato al fianco della sua co -star di Girls, Jemima Kirke. Sharp Stick è stato presentato in anteprima a gennaio al Sundance Film Festival, dove Dunham ha svelato a Deadline di essere stata in parte ispirata dai “film guidati da donne degli anni ’70”, che ha visto durante la pandemia. “Era un periodo in cui la sessualità femminile era molto esplorata. Ma spesso questi fantastici personaggi femminili vengono esplorati anche da un punto di vista maschile, e questo viene fornito con alcune, credo, percezioni errate sulla sessualità femminile. Ero interessata all’idea di creare un film che approfondisse alcuni di quegli stessi temi, ma da una prospettiva femminile, e poi anche su un personaggio che aveva affrontato un certo tipo di trauma”.
Lena Dunham con IndieWire ha invece scherzato sul fatto che, nei film horror, la ragazza più attiva sessualmente è sempre la prima a morire: “È uno scherzo vecchio quanto la celluloide sul fatto che, nel momento in cui vediamo una ragazza sessualmente attiva in un film dell’orrore, sappiamo che morirà. Ma c’è un crimine più sottile che commettiamo nei confronti delle donne davanti alla telecamera, in cui i personaggi femminili che osano intraprendere un viaggio sessualmente aperto potrebbero non essere assassinati, ma subiscono un altro tipo di tortura, una più sottile: la solitudine. Vengono giudicate e isolate. Da queste iniquità cinematografiche ho iniziato a immaginare un personaggio il cui viaggio sessuale sarebbe stato assolutamente unico, non segnato dalla vergogna o dall’odio per se stessa o dalle proiezioni degli altri. Utilizzerebbe il sesso non per distruggere il suo corpo, ma per guarirlo da una storia di traumi medicalizzati e proiezioni culturali“.