Guerra e pace: trailer e poster del film di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti

Guerra e pace esplora il rapporto tra la settima arte e la guerra. Ecco il trailer e il poster del documentario.

Svelati il trailer e il poster di Guerra e pace, il film documentario presentato a Venezia 77

Presentato nella sezione Orizzonti di Venezia 77, Guerra e pace di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti è un viaggio nel rapporto tra la settima arte e i conflitti che quest’ultima ha raccontato. Diviso in quattro capitoli, il film parte dal 1911 e dai racconti della guerra in Libia fino ad arrivare ai giorni nostri e testimonia il rapporto tar cinema e guerra attraverso gli archivi e i racconti di chi ha filmato le atrocità dei vari conflitti per renderli indelebili nella memoria dei posteri.

I registi, già autori di opere come I promessi sposi (2007), Grandi Speranze (2009), Il castello (2011), Materia oscura (2013), L’Infinita fabbrica del Duomo (2015), Spira Mirabilis (2016) e Blu (2018), fanno un excursus del cinema di guerra, dalle sequenze filmate dai pionieri del cinema alle odierne riprese girate con gli smart-phone dai cittadini del mondo.

I registi Massimo D’Anolfi e Martina Parenti si sono occupati anche della produzione, della fotografia, delle riprese, del suono, del montaggio. Il film è prodotto da Montmorency Film con Rai Cinema e Lomotion con SRF SCHWEIZER RADIO UND FERNSEHEN / SRG SSR con il supporto di MiBACT Berner Filmförderung Federal Office of Culture (FDHA), Switzerland in partecipazione con Cinémathèque Suisse in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, EMI – ECPAD, International Red Cross e con Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Guerra e pace racconta l’ultracentenaria relazione tra cinema e guerra, dal loro primo incontro, nel lontano 1911, in occasione dell’invasione italiana in Libia, fino ai giorni nostri.
Dalle sequenze filmate dai pionieri del cinema alle odierne riprese girate con gli smart-phone dai cittadini del mondo, il passo appare brevissimo e la relazione tra cinema e guerra solidissima.
Guerra e pace è una riflessione sulle immagini e, come in un grande romanzo scandito in quattro capitoli – passato remoto, passato prossimo, presente e futuro -, prova a ricomporre i frammenti della memoria visiva dai primi del ‘900 a oggi e mette in scena la moltiplicazione delle visioni che, come un costante rumore di fondo, accompagnano le nostre attuali esistenze.
Quattro importanti istituzioni europee ospitano la narrazione del nostro film e ne costituiscono la solida impalcatura spazio-temporale. Impalcatura in cui la pace e la guerra sembrano convivere e tenersi a bada a vicenda.
Dal costante lavoro di ricerca e restauro di antiche pellicole di guerra dell’Istituto Luce di Roma; alla quotidianità dell’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri Italiano con i suoi monitor perennemente accesi sul mondo; dalla formazione di giovani militari che imparano a produrre immagini di guerra presso l’Ecpad (Archivio Militare e Agenzia delle Immagini del Ministero della Difesa Francese); alla conservazione dei preziosi archivi della Croce Rossa Internazionale custoditi presso la Cineteca Svizzera di Losanna, Guerra e pace ci racconta come l’estetica di guerra, molto più che l’estetica di pace, ci accompagna da sempre, riflettendosi e proiettandosi nell’effimero presente che ci circonda.
Guerra e pace si interroga sulle conseguenze della guerra, sul senso della storia e della conservazione della memoria a beneficio delle future generazioni.