Elizabeth Harvest: trama, trailer e cast del film di Sebastian Gutierrez
Il vero enigma è l’identità.
Una villa. Bianca, spigolosa, silenziosa. Lì dentro, Elizabeth arriva come un agnello offerto in dono al futuro. La accoglie Henry, scienziato lucido e inquieto, con gli occhi di chi ha sfidato Dio e pretende di vincere. “Tutto questo è tuo”, le dice. Ma c’è una porta. Una sola. Vietata. Così inizia Elizabeth Harvest, il film di Sebastian Gutierrez in onda su Rai 4 il 6 maggio.
Elizabeth Harvest: tutto è tuo, tranne la verità

Prende la fiaba nera di Barbablù e la squarta con il bisturi della fantascienza. Elizabeth (Abbey Lee) è la giovane sposa. Henry (Ciarán Hinds) è il genio ossessionato. Quello che succede quando lei apre la porta non è una scoperta. È una detonazione. Cloni. Verità multiple. Un’identità fratturata.

Il trailer è un incubo elegante: architetture asettiche, luci chirurgiche, vetri, corpi replicati. Non promette suspense. Promette vertigine. Promette domande. Chi è davvero Elizabeth? E quante volte è già morta?
Le immagini scorrono come ferite aperte. Ogni sequenza è un’induzione ipnotica. Lo spettatore non guarda: cade. Nella spirale. Nella stanza proibita. Nella memoria fabbricata.
Il cast è un teatro chiuso. Abbey Lee è un volto vuoto che si riempie di coscienza, goccia dopo goccia. Ciarán Hinds è il demiurgo che si crede amante. Carla Gugino, nel ruolo di Claire, è la mente fredda che ha accettato l’abisso. Il giardiniere cieco (Matthew Beard) è l’unico che vede davvero. Perché chi non ha più occhi ha smesso di mentire.
Tutto si muove in cerchio. Elizabeth cerca sé stessa. Henry rincorre un fantasma. Claire rimuove. Oliver aspetta. Ma il centro non è nessuno di loro. Il centro è la stanza. Quella porta che separa l’uomo da ciò che ha creato. L’amore dalla possessione. La vita dal progetto.
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