Ryan Murphy, l’uomo dalle mille e… una serie!

Famoso e ormai conosciutissimo per la sua terrificante American Horror Story, serie antologica approdata sugli schermi di tutte le televisioni del mondo nel 2011, e per il teen drama musicale Glee, Ryan Murphy è tra le personalità più poliedriche che l’universo televisivo contemporaneo ha da offrire.

Non tutti, forse, sapranno che la peculiarità di Murphy, oltre a sorprendere con tematiche sempre più scomode e di attuale discussione politica e sociale, inserendole magistralmente in ogni suo lavoro, è quella di riuscire a passare da un genere all’altro, da un’atmosfera reale ad un’altra spettrale, da adolescenti canterini a perversi chirurghi di Miami, senza però perdere la sua verve d’autore. E questo non è tutto! Murphy è approdato al cinema per ben due volte. La primissima nel 2006 con l’omonima trasposizione del romanzo Running with Scissors di Augusten Burroughs, con una giovanissima Evan Rachel Wood, Alec Baldwin, Annette Bening, Brian Cox e Gwyneth Paltrow, e nel 2010 con il più celebre Mangia Prega Ama, film girato in Italia con protagonista Julia Roberts, sempre tratto da un romanzo, questa volta di Elizabeth Gilbert.

Ryan Murphy

Julia Roberts in una scena di Mangia Prega Ama

Le tematiche fondamentali all’interno delle opere televisive di Murpy sono, bene o male, sempre le stesse. Precise, mirate e, se così possiamo dire, autobiografiche. Elementi come adolescenti, sesso, popolarità e omosessualità ricorrono spesso in ogni sua opera, e rappresentano aspetti legati alla sfera di Muprhy personale e familiare.

Omosessuale dichiarato, le sue serie risentono moltissimo sia del suo pensiero attuale ma anche di quello da adolescente. Murphy stesso, dichiara, di essere andato da un’analista da ragazzo, subito dopo il suo outing, convinto che in lui ci fosse qualcosa che non andasse. Le parole dell’autore sono state immediatamente smentite dall’analista, eppure in serie con Nip/Tuck e American Horror Story il dito viene spesso puntato “contro” gli omosessuali per il loro modo di vivere, per poi capovolgersi totalmente e dare una visione più propositiva in una serie come The New Normal, comedy di una sola stagione ruotante intorno ad una perfetta coppia omosessuale alla ricerca di una madre surrogata per poter realizzare il loro sogno di paternità e famiglia completa; Murphy stesso assieme al compagno, il fotografo David Miller, ha adottato un bambino.

Ryan Murphy

Mark Ruffalo e Matt Bomer in una scena di The Normal Heart

Nel 2014 Ryan Murphy dirige il film tv drammatico The Normal Heart con Mark Ruffalo, Matt Bomer, Jim Parsons e Julia Roberts.
Plurinominato e vincitore di premi come Emmy Awards, Critics’ Choise Television Awards, Golden Globe e Satellite Awards, The Normal Hearts è basato sull’omonima opera teatrale di Larry Kramer –autore sieropositivo fondatore della più grande associazione di assistenza al mondo per malati di Aids – ambientata negli anni ottanta, durante la diffusione dell’aids, e che ruota attorno alla figura dello scrittore Ned Weeks (Ruffalo) e della sua campagna di sensibilizzazione della società, e ricerca di una soluzione, nei confronti dell’Aids, in seguito alla malattia del compagno Felix (Bomer). Anche in questo caso non vengono risparmiate, seguendo l’esempio del testo di Kramer, accuse contro la promiscuità sessuale ma al tempo stesso vengono mosse forti accuse nei confronti di una società ancora troppo ottusa e falsamente moralista.

Facciamo, però, un passo indietro e andiamo per gradi.

Ryan Murphy

Il cast di Popular

Murphy esordisce nel 1999 con la serie Popular, teen drama sopra le righe che racconta della storia di due adolescenti agli antipodi, Brooke McQueen (Leslie Bibb) e Sam McPherson (Carly Pope), costrette a convivere in seguito alla conoscenza e matrimonio del padre di una e madre dell’altra, divorziati dai loro precedenti matrimoni.
Popular anticipa di dieci anni la più celebre Glee, dando però un volto totalmente nuovo ai teen drama; la serie, infatti, non solo racconta in chiave totalmente paradossale la vita liceale degli studenti americani dell’epoca, ma si ispira a film per teengers di vario genere, dall’horror So cosa hai fatto a commedie come Due matrimoni e un funerale, trasformando gli episodi in vere e proprie parodie dei film sopracitati.
La serie, trasmessa in America su WB e in Italia inizialmente su Rai 2, successivamente in replica su MTV e Deejay TV, pur riscuotendo un discreto successo sia in ascolti che in critica ha la durata di sole due stagioni per un totale di 43 episodi.

Ryan Murphy

Nip/Tuck

Il primo grande successo per Murphy arriva nel 2003 con la sporca e perversa Nip/Tuck, drama incentrato sulla vita del posato chirurgo Sean McNamara (Dylan Walsh) e del sexy e spregiudicato collega Christian Troy (il tanto amato/odiato demone Cole di Streghe, Julian McMahon).
Nip/Tuck è la prima serie all’interno della quale Muprhy fa sentire di più il suo estro e la sua propensione per l’osare, sconvolgere e anche disturbare l’occhio dello spettatore. Influenze di generi vari, dal thriller all’erotico, si alternano in tutti gli episodi delle sei stagioni di una delle serie più censurate dei primi duemila.
Murphy scava nella vita dei suoi personaggi, portandoli a situazioni estreme, perdendo ogni senso di etica e moralità, e andandosi a scontrare con i propri demoni del passato. La superficialità della bellezza, quindi nuovamente la popolarità e l’ossessione dell’apparire, si scontra con le difficoltà della vita e la sua durezza, pronta a colpirti e farti affondare quando meno te lo aspetti. Nonostante il discreto successo di pubblico, in particolar modo per le prime stagioni, Nip/Tuck non riscontra la stessa popolarità a livello di critica e premi. Chi l’ha detto che soldi e bellezza sono tutto?

Ryan Murphy

La fama vera e propria arriva nel 2009 con Glee, teen drama musicale, divenuto in pochissimo tempo un fenomeno sociale di grandezza mondiale.
Il mondo adolescenziale, come abbiamo già detto, non è nuovo per Muprhy, ma con Glee resta fedele ad un realismo più attuale all’interno delle scuole americane, portando alla luce tutti quei tipi di etichette immortali tra gli adolescenti: la cheerleader popolare, il secchione nerd, il palestrato senza cervello, la bruttina ma intelligente; alternando tematiche come obesità e anoressia, etnie differenti, omosessualità e gender.
Glee con le sue Nuove Direzioni, coro della scuola McKinley in Ohio, diventa un vero e proprio credo per tutti i giovani spettatori, consolidando al piccolo e grande schermo giovanissimi attori. La fama di Glee arriva a toccare vette talmente alte  da portare musicisti di fama mondiale come Lady Gaga, i Maroon 5, Madonna, Rihanna e molti altri, a cedere i diritti dei propri pezzi per ogni episodio girato della serie.
Tra mash-up, commemorazioni ed espressioni dei propri sentimenti attraverso la musica, Glee diventa un tormentone che si aggiudica dal 2009 al 2014 premi dall’importanza come Satellite Awards, People’s Choice Awards, Teen Choise Awards, Golden Globes e la presenza di attori come Gwyneth Paltrow, John Stamos, Olivia Newton John, Josh Groban, Neil Patricks Harris, Molly Shanon, Matthew Bomer, Kate Hudson, Sarah Jessica Parker, Whoopy Goldberg e cantanti come Idina Menzel, Gloria Estefan, Ricky Martin, Britney Spears, Demi Lovato, Adam Lambert.

Ryan Murphy
Tra il 2011 e 2013 Muprhy manda in onda il talent show The Glee project, una sorta di X-Factor rivolto a tutti i giovani talenti del mondo pronti a mettersi in gioco per ottenere un ruolo nella tanto popolare serie. I vincitori delle uniche due edizioni sono stati:  Samuel Larsen (Joseph Hart), Damian McGinty (Rory Flanagan) e Blake Janner (Ryder Lynn).
Glee ha concluso la sua carriera con la sesta stagione trasmessa su Fox.

Ryan Murphy

Il 2011 consolida la fama e popolarità, nonché importanza di Murphy, con l’antologica e spettrale American Horror Story. Il pilot della prima stagione, la Murder House, riesce a tenere totalmente incollati allo schermo ben 3,2 milioni di spettatori, raddoppiandosi nel corso di tutte le altre tre stagioni: Asylum, Coven, Freak Show.
La peculiarità della serie è trattare per tutte le sue stagioni il tema dell’occulto, cambiando di volta in volta ambientazioni, periodo e trama. Intenzione di Murphy, e del co-creatore Brad Falchuk, è stata fin dall’inizio ideare una serie su uno dei generi più amati dai consumatori televisivi del ventunesimo secolo, ma anche crearne una nuova che oltre a richiamare le tendenze del genere horror anni 60’ 70’, ridefinisse totalmente questo genere dandogli una nuova prospettiva, giocando moltissimo sui toni oscuri e psico-sessuali della sfera umana.
 American Horror Story consolida Ryan Murphy al regno dei grandi, vedendolo spesso protagonista, assieme alle sue grandi attrici, come l’immortale Jessica Lange, Kathy Bates, Sarah Paulson, agli Emmy Awards e Golden Globe.
Solo quest’anno American Horror Story: Freak Show ha ottenuto ben 19 nomination, mostrandosi solo seconda al colossal Game of Thrones con 24 nomination.

Ryan Murphy

Una scena del teaser di American Horror Story: Hotel

Ovviamente, anche per questa prossima quinta stagione, una delle più attese di questo 2015, Murphy non ci lascerà insoddisfatti. Protagonista di Hotel sarà, infatti, una conturbante e letale Lady Gaga, nei panni di Elisabetta, la ricca proprietaria dell’hotel degli orrori in stile art decò anni ’20/’30. Ad affiancare l’eccentrica cantate ci saranno attori già consolidati alla serie come le già citate Bates e Paulson, Angela Basset, Evan Peter, Denis O’Hare, Wes Bently, Matt Bomer, Finn Wittrock, Mare Winningham e novità come Darren Chris (una delle star di Glee), Chloë Sevigny, Cheyenne Jackson, Max Greenfield (lo Schmidt di New Girl).

Murphy si lascia andare anche succulente rivelazioni riguardanti uno spin-off su American Horror Story che avrà il nome di American Crime Story, serie antologica riguardante fatti legati alla cronaca nera che nella sua prima stagione vedrà come tema portante il processo a O.J. Simpson, ex giocatore di football e attore statunitense accusato negli anni novanta di aver assassinato l’ex moglie Nicole Brown e l’amico Ronald Goldman. Durante un’intervista Murphy afferma:

Abbiamo qualche idea. E’ stato difficile realizzare la prima stagione perchè ci servivano delle star, ed anche la storia è interessante. Ma credo che, come nel caso di American Horror Story in cui facciamo sempre qualcosa di totalmente differente rispetto a quello che abbiamo fatto, probabilmente dopo O.J. faremo qualcosa che sia più concentrato sui personaggi, e forse non un processo, è tutto quello che posso dire. Penso che abbiamo capito cosa vogliamo fare, ma non sono ancora pronto per dirlo.

Intano, mentre attendiamo qualche news più consistente in merito, l’appuntamento con Murphy non sarà solo ottobre con American Horror Story: Hotel, ma già dal 22 settembre potremmo gustare l’ultima e nuova fatica dello showrunner in abito televisivo, Scream Queens; un teen-drama dalle tinte thriller horror che vede come protagoniste alcune delle giovani attrici già usate da Murphy sia in Glee che in AHS, come Emma Roberts e Lea Michele. A completare il cast ci saranno: Skyler Samules, Diego Boneta, Glen Powell, Abigail Breslin, Keke Palmer, Oliver Hudson, Nasim Pedrad e Jamie Lee Curtis, con la straordinaria partecipazione degli idoli pop Ariana Grande e Nick Jonas.

Ryan Murphy

Emma Roberts in una scena del trailer di Scream Queens

Sembrerebbe che Murphy abbia voluto legare la sua esperienza con le teen serie dandogli un tocco da American Horror Story. Le aspettative per questa serie sono davvero tante. Staremo a vedere cosa il nostro “Muprhone” avrà in serbo per noi.