Il Trono di Spade: Jason Momoa rimpiange le scene di stupro? “Fa parte del mio lavoro”

Jason Momoa, interprete di Khal Drogo, parla delle controverse scene di stupro mostrate nella serie Il Trono di Spade.

Jason Momoa è infastidito dalla domanda di un giornalista riguardante le scene di stupro nella serie TV fantasy Il Trono di Spade

A Jason Momoa non piace che gli si chieda delle controverse scene della serie di HBO Il Trono di Spade. L’attore, che nella serie fantasy ha interpretato il brutale Khal Drogo, ha pesantemente criticato la domanda posta da un giornalista del New York Times, curioso di conoscere i suoi pensieri riguardo gli stupri mostrati sul piccolo schermo.

Per la precisione ci si sta riferendo alla prima notte di nozze tra Khal Drogo e Daenerys (Emilia Clarke), avvenuta nell’episodio pilota e la quale finisce con uno stupro. Nei libri scritti da George RR Martin la scena viene descritta come consensuale e il cambiamento all’epoca dell’uscita della prima stagione non era piaciuto nemmeno all’autore. Gli showrunner della serie David Benioff e DB Weiss l’avevano cambiata senza nemmeno avvisare Martin, rimasto insoddisfatto dell’episodio pilota.

Jason Momoa

Per quanto riguarda Jason Momoa, il New York Times gli ha recentemente chiesto della rappresentazione dell’aggressione sessuale ne Il Trono di Spade. Il giornalista ha chiesto all’attore se oggi “la pensa diversamente su quelle scene” e se ha “qualche rimpianto”.

Beh, era importante rappresentare Drogo e il suo stile. Stai interpretando qualcuno che è come Gengis Khan. È stata una cosa davvero, davvero, davvero difficile da fare. Ma il mio lavoro era interpretare qualcuno del genere, non è una cosa carina, ma quel personaggio è fatto così. Non è il mio lavoro chiedermi “Dovrei non farlo?”. Non mi sono mai veramente chiesto “Me ne pento?”. Mettiamola così, l’ho fatto, ma non lo rifarei.

Dopo che l’intervista con il New York Times è finita, l’attore – che è attualmente al lavoro su Aquaman 2 – si è rivolto al giornalista per fargli notare che quella domanda “gli aveva lasciato una brutta sensazione allo stomaco”.

Quando hai parlato di Game of Thrones, mi hai chiesto di ciò che è accaduto con il mio personaggio e se lo avrei rifatto. Sono rimasto deluso dalla domanda. Mi è sembrato schifoso dare la colpa a me. Come se un attore avesse avuto anche solo la possibilità di cambiare le cose. Non siamo davvero autorizzati a fare nulla. Ci sono produttori, ci sono scrittori, ci sono registi, e non puoi entrare e dire “Non lo voglio fare perché questo non è kosher in questo momento e non è giusto nel clima politico attuale”. Non succede mai. La tua domanda è sembrata pruriginosa. Volevo che lo sapessi.

Nikolaj Coster-Waldau, un altro protagonista della serie di HBO, lo scorso ottobre ha rivelato al Times che è stato “davvero duro e degradante” per Emilia Clarke recitare nella scena dell’aggressione sessuale del pilot.