Grumpy: morto il gattino arrabbiato star di internet e tv
A dare la notizia, via Instagram, è stata la famiglia della micina.
Aveva solamente sette anni Grumpy The Cat, la gattina i cui meme hanno spopolato per anni in rete, tanto da fargli ottenere anche un film
Grumpy The Cat se n’è andata – sì, era una femminuccia – a causa di un’infezione urinaria che nessuno è stato in grado di curare. Era diventata celebre a causa del suo muso incredibilmente particolare, che le faceva mantenere sempre un’espressione imbronciata. Da quando la sua padrona ha deciso di mettere in rete i suoi scatti, il successo è stato immediato e l’account Instagram ufficiale ha iniziato ad avere un seguito tale che seguire (e postare), cose sulla gatta è diventato un lavoro a tempo pieno per la famiglia della pelosetta.
La notizia della morte di Grumpy è stata data via social:
Oltre ad essere la nostra bambina e un caro membro della famiglia, Grumpy Cat ha aiutato milioni di persone a sorridere in tutto il mondo – anche quando i momenti erano difficili. Il suo spirito continuerà a vivere attraverso i suoi fan ovunque nel globo.
Ecco il post originale.
Inoltre, in calce alla news potete dare un’occhiata a un video e anche ad un post tributo che le è stato dedicato. In realtà, in internet, se ne trovano tantissimi. C’è da dire, per chi non lo sapesse, che Grumpy non era affatto una gattina scontrosa, nonostante il suo aspetto. Piuttosto, l’espressione sempre imbronciata era causata da una forma di nanismo che affliggeva la micia. tra le apparizioni in tv ricordiamo quelle in American Idol, The Bachelorette e WWE’s Monday Night Raw.
Nel 2013 Grumpy Cat ha vinto il premio per il meme dell’anno ai Webby Awards, battendo i nominati Gangnam Style e Harlem Shake. È stato l’anno successivo che ha realizzato il suo film Lifetime, Il peggiore Natale di Grumpy Cat, con la voce di Aubrey Plaza protagonista. Le sue pagine ufficiale contano, al momento della sua dipartita, 4 milioni di follower combinati su Instagram e Twitter, 8,5 milioni di Mi piace su Facebook.