Better Call Saul 3×01: recensione del nuovo episodio della serie Netflix

Intrighi e tradimenti si annidano in Better Call Saul 3, nuova stagione della serie tv targata Netflix, spin-off/prequel di Breaking Bad.

Dopo un anno di attesa, è finalmente disponibile su Netflix Mabel, il primo episodio della terza stagione dello spin-off/prequel di Breaking Bad Better Call Saul. Per le avventure del protagonista Jimmy McGill (Bob Odenkirk), del fratello Chuck McGill (Michael McKean), della collega Kim Wexler (Rhea Seehorn) e del sicario e tuttofare Mike Ehrmantraut (Jonathan Banks) ha così inizio un nuovo ciclo di 10 episodi rilasciati settimanalmente dalla più celebre piattaforma streaming al mondo, che, come già sappiamo dall’ampia campagna pubblicitaria in merito, introdurranno nella serie anche l’indimenticabile Gus Fring, l’acerrimo nemico di Walter White interpretato da Giancarlo Esposito.

Better Call Saul

La season premiere di Better Call Saul: intrighi e tradimenti con Gus Fring all’orizzonte

I primi splendidi minuti di Mabel, come da tradizione dei season premiere di Better Call Saul, ci mostrano in un flash-forward in elegante bianco e nero la triste e mediocre esistenza di Saul Goodman dopo la fine degli eventi narrati in Breaking Bad, conferendo alla puntata un’atmosfera in bilico fra cinismo e malinconia, perfetta per riprendere il filo della narrazione lasciato in sospeso da Klick, eccellente finale della seconda stagione dello show. Vince Gilligan, sceneggiatore e regista dell’episodio, dimostra ancora una volta il suo straordinario talento narrativo, creando con impressionante equilibrio le basi di una stagione che si preannuncia particolarmente avvincente e ricca di colpi di scena.

Da una parte, la storyline principale della banca Mesa Verde procede in maniera lenta ma inesorabile, dando spazio all’inevitabile confronto fra Jimmy e Chuck e creando terreno fertile per un nuovo possibile raggiro da parte del maggiore dei fratelli McGill nei confronti del futuro Saul Goodman. I dialoghi sono precisi e accurati, la regia semplice ma funzionale. Gilligan pesa attentamente parole, gesti e azioni, chiarendo i rapporti esistenti e futuribili fra Jimmy, Chuck e Kim senza ricorrere a posticci e goffi spiegoni, lasciando allo spettatore il compito di ricomporre i diversi pezzi del puzzle e crearsi una propria teoria in merito. Una narrazione pulita ed elegante, che punta tutto sulla scrittura, sulle atmosfere e sulle ottime prove degli interpreti, confermando l’altissima qualità complessiva di Better Call Saul e il suo ruolo di degnissimo erede/precursore di Breaking Bad.

Better Call Saul spiana la strada per un’escalation sempre più rapida e cupa delle vicende dello show

Better Call Saul

A intrigare ancora di più è la storyline del torvo Mike Ehrmantraut, che avevamo lasciato alle prese con un inquietante biglietto che gli raccomandava di non toccare la famiglia Salamanca, modo di agire che i fan di Breaking Bad non possono non associare a quello dello spietato boss della malavita Gus Fring. In maniera quieta e implacabile, Mike comincia a indagare su quanto avvenuto sulla sua automobile, dando fondo alla perizia e alla furbizia che lo contraddistinguono per individuare chi ha messo gli occhi su di lui. Jonathan Banks è ancora una volta strepitoso nel gestire silenzi, movenze e azioni, dipingendo con il suo volto scavato e le sue burbere espressioni la personalità di un personaggio che non smette di affascinare e che sembra convergere inesorabilmente verso colui che in Breaking Bad abbiamo imparato a conoscere come il suo datore di lavoro.

L’arida e sempre più sinistra Albuquerque si prepara così a ospitare l’attesissimo primo incontro fra Mike e Gus e l’inizio di un rapporto che cambierà per sempre il corso di Better Call Saul.

Better Call Saul

Fra intrighi e introspezione, schermaglie verbali e tradimenti, il primo episodio della terza stagione di Better Call Saul spiana la strada per quella che si profila come un escalation sempre più rapida e oscura delle vicende dei protagonisti dello show, preparandosi a raccogliere i frutti di due stagioni condotte in maniera esemplare. Il confine fra bene e male e fra amicizia e affari si fa sempre più sottile, e per Jimmy, Chuck, Kim e Mike si avvicina il momento di affrontare un destino cupo e minaccioso.

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Recitazione - 4.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 4

4