Solo gli amanti sopravvivono: recensione del capolavoro dark di Jim Jarmusch

Solo gli amanti sopravvivono (titolo originale Only Lovers Left Alive) è un film del 2013 diretto da Jim Jarmusch e presentato in concorso al Festival di Cannes. La pellicola vede protagonisti  una coppia di vampiri, Adam (Tom Hiddleston) ed Eve (Tilda Swinton) che, insieme da secoli,  vivono però separati, l’uno a Detroit e l’altra a Tangeri, dove entrambi conducono una vita pacifica, rifornendosi di sangue umano pulito attraverso medici compiacenti.

Adam è un musicista, appassionato di musica underground e oppresso da una depressione causata dalla consapevolezza della decadenza del mondo circostante, abitato da umani definiti “zombie” per la loro incapacità di  onorare e preservare il proprio mondo. Tutto intorno ad Eve ed Adam sembra sull’orlo del disfacimento, dalla casa in cui si consuma il loro amore agli ambienti circostanti. L’ unica cosa che li tiene in piedi è la profonda devozione reciproca e la capacità di apprezzare quel poco che di buono resta, gli sporadici rapporti con i propri simili e con gli umani, la natura ed i piccoli piaceri della loro esistenza.

solo gli amanti sopravvivonoIn Solo gli amanti sopravvivono, Adam ed Eve rappresentano due entità prototipiche, come i nomi biblici suggeriscono, emblema di quell’amore primordiale che vede nella complementarietà l’essenza della durata eterna dei  legami.

Lui musica, lei danza, l’uno svuotato dall’incapacità di percepire la bellezza residua del mondo, l’altra capace di cogliere il piacere nelle più piccole sfumature di tutto ciò che percepisce anche solo attraverso un tatto sovrannaturalmente sviluppato, la loro esistenza scorre armonica fino all’arrivo a Detroit di Ava (Mia Wasikowska), la sorella di Eve, responsabile di un grave torto passato non meglio definito, mai digerito da Adam.

Ava è l’opposto che invece di completare distrugge, fagocitando letteralmente quel piccolo, fragile,  spazio di pace faticosamente sottratto da Adam all’incedere del nulla e del relativo senso di vuoto che lo affligge e, nel giro di una notte, il vampiro vedrà distruggere dall’irruenza della  ragazza tutto ciò che lo teneva ancora attaccato alla propria vita: l’amicizia di Ian (Anton Yelchin), l’unico suo contatto discreto e prezioso con il mondo vivente, le sue preziose chitarre e la sua scorta di sangue. Ai due vampiri, allora, non resta che lasciare Detroit per trasferirsi a Tangeri presso l’abitazione di Eve, trovandosi però a fare i conti con la fame e con l’improvvisa mancanza di sangue non contaminato con cui cibarsi.

solo gli amanti sopravvivono

Solo gli amanti sopravvivono: i vampiri romantici di Jim Jarmusch distrutti dalla superficialità umana

Solo gli amanti sopravvivono è un ritratto profondo ed un’ acuta metafora di un mondo che ha consumato voracemente le proprie risorse, i cui abitanti – come inconsapevoli zombie – contribuiscono attraverso abusi ed eccessi alla loro stessa autodistruzione. In questo quadro i vampiri, invece di essere un pericolo per l’umanità, assumono il ruolo di attoniti osservatori che, dall’alto della loro immortalità, si trovano comunque a dover temere per la propria esistenza, messa a rischio da quegli umani ormai non più validi nemmeno per fornir loro il nutrimento, un sangue contaminato da una vita dissoluta e priva di rispetto per se stessi ed il mondo che li ospita.

Adam ed Eve, invece, conservano e sublimano tutto ciò che resta loro, fino a quando l’istinto di sopravvivenza, unica forza superiore all’amore, non avrà la meglio su ogni proposito di una vita pura e lontana dal male.

solo gli amanti sopravvivonoCon Solo gli amanti sopravvivono, Jim Jarmusch, soave poeta ed esploratore degli aspetti più reconditi dell’esistenza, costruisce un film ipnotico, in grado di far calare lo spettatore senza riserve nelle vite sospese dei protagonisti.

Adam ed Eve sono l’emblema di tutto ciò che di buono e straordinario gli umani hanno creato, avendo lasciato, nel corso dei secoli, la loro impronta in ogni campo dello scibile, prima che l’uomo lo distruggesse o ne sminuisse il valore.

I vampiri di Jarmusch, quindi, non sono altro che la personificazione delle anime delle grandi menti che hanno reso gloriosa l’umanità, ora decadute insieme al mondo che un tempo  hanno contribuito a rendere rigoglioso e ridotti paradossalmente a far dipendere la loro stessa esistenza da chi lo ha distrutto.

solo gli amanti sopravvivono“Dove c’è ancora acqua la vita è destinata a rinascere” proclama Eve con ottimismo ma, nonostante la speranza sia l’ultima a morire, i due vampiri, faticosamente sopravvissuti  pacificamente attraverso le ere, vedranno nell’essere costretti ad adattarsi alle circostanze l’ironica e crudele causa della regressione che li porterà ad essere uguali se non peggiori degli “zombie” che hanno tanto disprezzato.

Adam ed Eve sono quindi solo due amanti sopravvissuti, la cui unica forza residua, infine, sarà proprio l’amore che li unisce, una dolce condanna che costringe a mantenersi in vita, a costo di nutrirsi accontentandosi del miglior nutrimento possibile, in un mondo malato ed avvelenato,  quello proveniente da chi – come loro – conosce la purezza del più nobile dei sentimenti.

solo gli amanti sopravvivonoSolo gli amanti sopravvivono, oltre la candidatura alla Palma d’Oro, ha ricevuto anche due nomination agli Independent Spirit Awards per la migliore sceneggiatura (Jim Jarmusch) e per la migliore attrice protagonista (Tilda Swinton); è stato inoltre candidato ai Saturn Award come migliore film horror; nel cast del film anche John Hurt (nel ruolo di Christopher Marlowe), Jeffrey Wright e Yasmine Hamadan.

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 4
Emozione - 4

4