Libere, disobbedienti, innamorate – In Between: recensione del film di Maysaloun Hamoud

Ricordati di essere sempre gentile, agli uomini non piacciono le donne che alzano la voce. Fai quello che ti dice così, quando lui ti desidererà, sarai pronta“. Con queste parole inizia Libere, disobbedienti, innamorate – In Between, opera prima di Maysaloun Hamoud (regista nata a Budapest ma cresciuta in un villaggio a nord di Israele), che racconta la storia di tre giovani ragazze che vivono a Tel Aviv, diverse tra loro ma unite nel da un’amara consapevolezza.

Tre ragazze a Tel Aviv tra tradizione e modernità

Laila (una bravissima Mouna Hawa), avvocato penalista, fumatrice accanita, look femminile e una sincerità diretta e senza fronzoli; Salma (Sana Jammelieh), barista, dj, lesbica, dolce e sensibile ma anche ribelle e Nour (Shaden Kamboura), tranquilla studentessa modello, perfetta donna di casa sopraffatta da un maschilismo svilente e pericoloso. Cosa hanno in comune? Sono tre giovani donne che vivono a Tel Aviv, una città moderna e innovativa, in cui i ragazzi adottano uno stile di vita più occidentale, diverso dalla tradizione; ma le protagoniste sono femmine e quindi ogni loro atteggiamento è posto in discussione.

Nour arriva nel palazzo dove abitano Laila e Salma

Il titolo originale Bar BaharTra terra e mare, identifica la situazione di impasse delle tre ragazze che si trovano a combattere tra modernità e consuetudini, tra voglia di sincerità (verso loro stesse prima di tutto e verso gli altri) e necessità di essere comprese. Laila si innamora di un ragazzo che sembra davvero preso da questa donna così bella, così in gamba e così schietta, ma quando la sorella di lui entra in gioco le cose cambiano; non bisogna fumare in pubblico, non è consono vestirsi in modo femminile, non si può pensare di cambiare il mondo in un giorno. “Tu vivi in una bugia, io non cambierò mai il mio stile di vita“, risponde una Laila con il cuore spezzato ma con la consapevolezza della propria anima.

La critica della regista Hamoud all’ipocrisia della propria società: ritratto femminista o tristemente realista?

Così Salma tace di fronte a un padre e una madre che si professano cristiani ma che umiliano la figlia per il solo fatto di essere gay e sceglie una strada diversa, non senza dolore. Nour, infine, privata della propria innocenza da un uomo che la ritiene una sua proprietà, non cede la propria integrità e lotta per ottenere ciò che desidera.

La mia generazione non può convivere ancora a lungo con i codici obsoleti della società patriarcale e dello sciovinismo: è tempo di mettere le carte in tavola. Se continuiamo a nascondere le nostre paure sotto il tappeto, finiremo per inciamparci sopra e sarà troppo tardi“.

Così la regista commenta la sua pellicola, un’opera prima coraggiosa e registicamente efficace: lodevoli le inquadrature che ritraggono le protagoniste in auto, un piccolo scudo che le protegge e al contempo gli dona quell’indipendenza vitale per il contesto sociale in cui vivono; ottime le caratterizzazioni dei personaggi, inclusi quelli maschili che non vengono denigrati a prescindere ma anzi se ne offre un dipinto variegato ma sempre realistico.

Salma, Nour e Laila sulla terrazza del loro appartamento

Libere, disobbedienti, innamorate: una colonna sonora travolgente e un cast magnetico per un’opera prima coraggiosa e promettente

La colonna sonora coinvolge lo spettatore, con l’hip pop della band palestinese Dam e con il brano Aziza di una bravissima e acclamata Yasmine Hamdan, regina dell’indie electro folk arabo e musa di Jim Jarmusch per cui ha interpretato un cameo nel meraviglioso Solo gli amanti sopravvivono, 2013. Il cast è senz’altro uno dei punti forti della pellicola: le tre protagoniste incarnano perfettamente tre realtà di donna diverse fra loro ma con unico destino, tre ragazze che trovano nell’unione la forza per guardare avanti, nonostante un’amaro che non abbandona il cuore.

Più che a serie come Sex and the City o Girls con cui la pellicola viene paragonata, non può non venire in mente il film che creò scandalo durante la sua composizione al punto che il produttore, dopo il rifiuto di ben due coppie di attrici e senza neanche una proposta di regia, decise di dirigerlo lui stesso (Ridley Scott) e di affidare i ruoli principali a Susan Sarandon e Geena Davis, uniche e indimenticabili Thelma e Louise, 1991.

Libere, disobbedienti, innamorate – In Between è in uscita nelle sale dal 6 Aprile, distribuito da Tucker Film.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 4
Emozione - 4

3.6