La verità è che non gli piaci abbastanza: le frasi più significative del film

Quali sono le frasi più significative della commedia romantica La verità è che non gli piaci abbastanza? Ecco alcune delle più celebri!

La verità che non gli piaci abbastanza, film del 2009 diretto da Ken Kwapis, è un adattamento cinematografico di un romanzo scritto da Greg Behrendt e Liz Tuccillo, sceneggiatori della celebre serie tv Sex and the City. Con un cast che comprende star di Hollywood e nomi noti del cinema statunitense e internazionale, il film racconta 5 storie, unite tra loro da incontri casuali, amore, amicizia o legami di parentela, e che hanno come filo conduttore le relazioni. Dal matrimonio al secondo appuntamento, dalla cotta improvvisa a un rapporto d’amicizia che si trasforma in amore fino a tutte le possibili “non relazioni” che si possono creare spesso tra le persone prima di arrivare a definirsi o a svanire. La verità che non gli piaci abbastanza, come dice il titolo, presenta sia numerose coppie che una serie di uomini e donne alle prese con una storia d’amore che vogliono più di ogni altra cosa ma che ancora non esiste, insieme a chi crede di star vivendo la storia d’amore perfetta, ma un incontro o una discussione rischia di far finire tutto per sempre. Al centro del film c’è Gigi che, grazie ai consigli di Alex, capisce che gli uomini con cui è uscita probabilmente non la richiameranno mai ed è inutile passare ore e settimane a sperare in una loro telefonata.

Poi c’è Connor, innamorato da anni di Anna, ma lei lo vede come un amico e non ha idea che lui la ami da sempre. Beth e Neil sono invece una coppia che sta insieme da 7 anni, con la differenza che lei vuole sposarsi e lui no, e Janine e Ben sono marito e moglie da molto tempo, ma da quando lui conosce Anna, il suo matrimonio si incrina, anche se non come lui avrebbe immaginato. Infine c’è Mary, sfortunata in amore, che dispensa consigli ad Anna, in pace con se stessa e in attesa di una storia che le cambierà la vita. Con Ginnifer Goodwin, Justin Long, Kevin Connolly, Scarlett Johansson, Jennifer Aniston, Ben Affleck, Jennifer Connelly, Bradley Cooper e Drew Barrymore, La verità che non gli piaci abbastanza è una deliziosa commedia sentimentale divertente e spiritosa, con un fondo di verità che ragiona tanto sulle relazioni, quanto sui tempi, dominati dai telefoni e da internet, dove comunque chiamarsi era ancora l’opzione migliore per rivedersi. La pellicola è ricca di frasi iconiche sulla società di oggi, che in poche parole e righe raccontano un mondo, una realtà, una serie di situazioni dove non esiste niente di ovvio e nessuno standard su cui basarsi. Lo stesso titolo La verità è che non gli piaci abbastanza è una di quelle verità chiare e limpide e che potrebbero risolvere molti problemi dei protagonisti.

La verità è che non gli piaci abbastanza: le frase più celebri del film

La verità è che non gli piaci abbastanza

Scarlett Johansson e Kevin Connolly

A partire dall’intro, dove si presenta da subito il mondo che si andrà ad esplorare e rappresentare:

Una ragazza non dimentica mai il primo ragazzo che le piace; anche se le cose non vanno tanto bene, di solito c’è lì qualcuno che offre perle di saggezza…ed è fatta…è così che iniziano i nostri problemi! Sapete che vuol dire questo? Che siamo tutte incoraggiate anzi programmate a pensare che se un uomo si comporta come un perfetto stronzo vuol dire che gli piacciamo! Perché ci raccontiamo queste stronzate? Possibile che sia perché abbiamo troppa paura ed è troppo difficile dire l’unica verità che è davanti agli occhi di tutti e che non vogliamo vedere?

Il film rappresenta poi piccole situazione che partono dagli Stati Uniti: “Ha perso il tuo numero o è imbarazzato dal tuo successo professionale” passano per il Giappone: “è rimasto spiazzato dalla tua maturità emotiva” arrivando fino fino all’Africa:

forse ha dimenticato il numero della tua capanna o è stato mangiato da un leone”“.

Quando Gigi, personaggio che passa più della metà del film ad aspettare la chiamata di uomini che le promettono “di farsi sentire”, incontra per la prima volta Alex, e ascolta i suoi consigli lui le dice:

se ti vuole ti cerca, e se non ti cerca beh.. allora vuol dire che non ti vuole!

La frase forse più ovvia del mondo, ma su cui nella realtà, come nel film, si costruiscono spesso storie e supposizioni, a volte assurde, e che raramente si rivelano vere, come la pellicola chiarisce con espedienti esilaranti.

La verità che non gli piaci abbastanza è diviso in 3 parti, ognuna con un titolo, il primo è “se non ti chiama…” ed è inframezzato da un monologo, dove è presente una delle frasi più belle di tutto il film:

io dico solo che se un uomo non mi chiama vorrei riservarmi il diritto di chiamarlo ogni quarto d’ora finché non risponde, ma si sa, se lui guarda il telefono e vede sempre il mio numero allora penserà che io sia una psicopatica, cosa che io non sono, è evidente

che appunto ragiona su come telefono domini le vite delle persone, in un mondo dove per ogni chiamata o messaggio si può sapere da subito chi l’ha mandato, cosa contiene, quando è stato inviato, a che ora è stato visto e dopo quanto tempo è stato ascoltato, nel caso delle note vocali. Tra i fantastici o meglio illuminanti consigli del personaggio Alex, quando parla con Gigi, c’è una descrizione dettagliata della così detta “scintilla” che dovrebbe scoccare tra due persone durante un innamoramento:

noi uomini abbiamo inventato la scintilla per poter non richiamarvi, trattarvi male, tenervi sulla corda per poi convincervi che l’ansia, le paure, le incertezze che ne derivano in realtà sono la vera Scintilla… e voi donne ve la bevete, ve la mandate giù e vi piace, vi piace perché vi nutrite di questi drammi. Tutte voi amate il melodramma“.

Un commento sicuramente cinico, ma che, almeno una volta nella vita, avrà condizionato scelte o pensieri di chi si sarà trovato in una situazione dove pensava fosse scattata la scintilla o dove la scintilla è stata usata come scusa.

La verità che non piaci abbastanza e il messaggio sottinteso

cinematographe.it, La verità è che non gli piaci abbastanza

Sul finale, in alcune storie del film molto romantico e in altre molto amaro, ma con un barlume di speranza per qualsiasi spettatore, Alex dice:

voi donne vi fate tutti questi viaggi mentali: prendete ogni cosa che un uomo fa e le trasformate in un’altra cosa

che in realtà, come si “rivelerà” poi alla fine, non si riferisce propriamente alla donne, ma a chiunque sia innamorato di una persona, e interpreta una serie di comportamenti come qualcosa di più di quello che in realtà sono. La stessa Gigi, per risposta ad Alex, regala un’altra battuta, o meglio, un breve monologo, davvero celebre:

Io disseziono ogni piccola cosa e a volte mi espongo troppo ma almeno ho dei sentimenti tu credi di essere forte perché le donne per te sono intercambiabili tu sicuramente non soffrirai non ti renderai ridicolo ma così non t’innamorerai mai tu non sei forte tu sei solo Alex..io farò una serie infinita di cazzate ma so di essere più vicina all’amore di quanto non lo sia tu…“.

Il romanticissimo scambio

…io sono l’eccezione“, “tu sei la mia eccezione

che sottolinea come le eccezioni esistano, è presente in una delle storie d’amore più particolari e dolci che vengono raccontate in La verità è che non gli piaci abbastanza, e dove l’eccezione è semplicemente l’essere innamorati di qualcuno. Un’altro significativo monologo è quello che dà la giusta speranza che il regista Ken Kwapis vuole trasmettere, nella miriade di problemi, incomprensioni, esitazioni e stress che vengono mostrate:

“mentre cresciamo ci insegnano tante cose: se un ragazzo ti dà un pugno gli piaci; non tagliarti i capelli da sola; un bel giorno incontrerai un uomo meraviglioso e per te ci sarà il lieto fine. Ogni film che vediamo, ogni storia che ci viene raccontata, ci scongiura di aspettare questo: la svolta del terzo atto, la dichiarazione d’amore inaspettata, l’eccezione che conferma la regola. Ma a volte siamo così concentrate sulla ricerca del lieto fine che non riusciamo a interpretare i segnali, a riconoscere chi ci vuole da chi non ci vuole, chi resterà da chi andrà via. E forse nel lieto fine non è compreso un uomo meraviglioso… Forse sei tu, da sola, a rimettere insieme i pezzi, a ricominciare, per liberarti nella speranza che arrivi qualcosa di meglio nel futuro. Forse il lieto fine è solo andare avanti. O forse il lieto fine è questo: sapere che nonostante le telefonate non ricevute e il cuore infranto, nonostante tutte le figuracce e i segnali male interpretati, nonostante i pianti e gli imbarazzi, non hai mai e poi mai perso la speranza!”.

Una serie di battute che racchiudono tutto il senso del film. La verità è che non gli piaci abbastanza non ha un unico finale, perché appunto, in amore, non c’è nessuna regola da seguire.

 

Leggi anche La verità è che non gli piaci abbastanza: recensione del film