Hostiles – Ostili: il film con Christian Bale e Rosamund Pike è una storia vera?

Il film di Scott Cooper, Hostiles - Ostili con protagonista Christian Bale e non nel cast anche Rosamund Pike, è basato su una storia vera?

Hostiles – Ostili, diretto da Scott Cooper, con un cast stellare composto dal premio Oscar Christian Bale, affiancato da Rosamund Pike, Ben Foster, Jesse Plemons, Timothée Chalamet, Scott Wilson, Bill Camp è molti altri, è considerata una delle migliori interpretazioni del camaleontico e straordinario attore Christian Bale, che veste i panni del protagonista. Presentato a importanti festival internazionali, tra cui anche la 12ª edizione della Festa del Cinema di Roma, il film è stato definito un wester esistenziale, dove rapporti umani e temi come l’uguaglianza, il razzismo e l’integrazione risultano essere il vero focus della storia. Ambientato nel 1982, Hostiles – Ostili, segue la vicenda del capitano dell’esercito Joseph Joe Blocker, che negli anni ha sviluppato un odio nei confronti dei nativi americani. Il colonnello Biggs gli affida l’ultimo compito: Blocker non può rifiutarlo e lo accetta controvoglia: scortare un capo Cheyenne, Falco Giallo, e la sua famiglia nella Valle degli orsi nel Montata, per far sì che passi gli ultimi giorni della sua vita nella propria terra e presso la sua tribù. Falco Giallo e Blocker hanno inoltre dei trascorsi, molti compagni del capitano sono stati uccisi dal capo Cheyenne e il rancore di Blocker porta a incatenare e legare la famiglia di Falco Giallo durante il viaggio, che sarà pieno di pericoli e insidie e che costringerà i due a collaborare insieme per sopravvivere. A loro si unirà la giovane vedova Rosalie, la cui famiglia è stata massacrata dagli indiani Comache. Dall’ambientazione al soggetto, così come la tecnica e i temi del film, Hostiles – Ostili è un film fortemente realistico, tanto da chiedersi se è basato su una storia vera.

Hostiles – Ostili è basato su una storia vera?

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Hostiles – Ostili non è tratto da specifici fatti realmente accaduti. La trama è basata su un vecchio manoscritto dello sceneggiatore Donald E. Stewart, scomparso nel 1999 – quindi molto prima che Hostiles vedesse la luce – e vincitore dell’Oscar alla Miglior sceneggiatura per Missing e autore della trilogia degli anni ’90 di Jack Ryan: The Hunt for Red October, Patriot Games e Clear and Present Danger. Scott Copper, che ha poi rielaborato la sceneggiatura e diretto il film, ha visto in Hostiles la possibilità di esaudire un suo desiderio: realizzare un western sulla scia di registi classici del genere come John Ford, ma modernizzandolo per riflettere e trattare la, purtroppo attuale, tematica del razzismo.

Il film si svolge al punto massimo della tensione tra i nativi americani e i coloni bianchi che, giorno dopo giorno, invadono i loro territori. “Il manoscritto di Stewart è stato scritto tra gli anni ottanta e novanta“, ha dichiarato il regista durante un’intervista del Los Angeles Daily News. “Volevo che potesse essere un film attuale e che avesse una rilevanza sociale e politica. Quando stavo lavorando alla sceneggiatura il divario razziale e culturale in America era ampio. Non mi rendevo conto però che si sarebbe ampliato così tanto nel tempo. Il film che voglio realizzare è un film sull’inclusione e la riconciliazione. Ho pensato che fosse importante far vedere e trasmettere come quello che è successo nel 1892 stia continuando ad accadere ancora oggi“.

Un film autentico e fortemente realistico

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Ad aggiungere autenticità al film sono state le riprese stesse, Hostiles – Ostili è stato infatti girato tra l’Arizona e il Montana nelle vaste distese dove si compie il viaggio intrapreso durante la pellicola. “Non ho mai girato nello stesso luogo due volte. Ho visto una parte dell’America che altrimenti non avrei mai visto. Quei luoghi hanno aiutato a raccontare la storia, in qualche modo hanno contribuito a caratterizzare i personaggi e a costruire la psicologia di tutti questi uomini e donne mentre attraversano centinaia di miglia di viaggio“. Anche il casting del film è un elemento da considerare realistico. Il personaggio di Falco Giallo, il capo di guerra Cheyenne, è interpretato dall’attore Wes Studi, che è Cherokee, e sebbene non sia un membro della stessa tribù del suo personaggio, Studi è un nativo americano, come lo sono molti altri attori del film. È inoltre da considerarsi una novità rispetto alla tradizione hollywoodiana di trascurare gli attori nativi americani per i ruoli dei nativi americani. Studi ha inoltre imparato a parlare Cheyenne per il film.

“È un linguaggio difficile“, ha detto l’attore durante un’intervista del Los Angeles Times. “Mi piace sperimentare suoni diversi, ma nonostante questo è evidente che io sia in grado di parlare Cherokee. La vera difficoltà è nella comprensione, non nei suoni che diventano semplice fonetica“. Per quanto quindi Hostiles – Ostili non sia basato su una storia vera, rappresenta un ritratto realistico della vita durante i giorni dell’American Frontier attraverso molteplici elementi.

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