Bocche inutili: recensione del film-evento diretto da Claudio Uberti 

Esce per pochi giorni – il 25, 26, 27, 28 e 29 aprile 2022 – in circa 40 sale il film di Claudio Uberti dedicato a una vicenda della Resistenza italiana. Con un’attenzione particolare alla differenza femminile.

Bocche inutili ci porta nella località di Fossoli, a circa cinque chilometri da Carpi, provincia di Modena, nel 1942 fu costruito un campo di prigionia, altrimenti detto “di transito”, in cui venivano concentrati ebrei ed oppositori politici del nazifascismo in attesa di essere convogliati ad Auschwitz.
Claudio Uberti, insieme alle sceneggiatrici Francesca Nodari e Francesca Romana Massaro, attinge a testimonianze reali e documentate di sopravvissute alla Shoah per portare in scena la storia di Ester – il cui nome parlante significa “segreto”: la stessa Ester biblica nasconde la sua identità di ebrea fino al momento in cui la rivela al re, nel tentativo di salvare il suo popolo dalla strage ordita da Aman – e di Ada, due donne che si ritrovano internate nel campo e che cercano insieme di salvare non soltanto sé stesse, ma anche il bambino che la prima porta in grembo, simbolo della generatività femminile, di quel principio creativo in grado di segnare lo scarto dal maschile. 

Bocche inutili: la storia, ispirata a testimonianze reali, di Ester, Ada e delle altre donne nel campo di prigionia di Carpi

Margot Sikabonyi interpreta Ester. Nel film anche Lorenza Indovina, nel ruolo di Lia

Il film si apre non a caso con una citazione di Emmanuel Lévinas, filosofo francese di origini ebraico-lituane che ha teorizzato l’alterità del femminile: “La femminilità… ci è apparsa come una differenza che va al di là delle differenze, non soltanto come una qualità differente da tutte le altre, ma come la qualità, appunto, della differenza”.  Con “qualità della differenza”, lo studioso intende sì l’alterità rispetto al maschile, laddove il maschile rappresenta il carattere dell’universalità e dell’identità, dell’infrangibilità dell’io, ma anche l’alterità come modalità d’accettazione di ciò che è differente e persino incomprensibile, l’insondabile di cui lo stesso nazismo può essere considerato espressione.

Il femminile si rivela, dunque, nel segreto, quello che Ester incarna già a partire dal suo nome, nel suo nascondersi: è ciò che trascende la comprensione, resta inafferrabile, insubordinato al potere, è l’altrove che accoglie (sì, che accoglie anche il male), è il desiderio dell’altro, il sì detto a ciò che è alieno a sé, all’esistenza nelle sue infinite frammentazioni e imperfezioni, alla vita che può nascere, come il bimbo di Ester, anche nella e dalla morte.

Le bocche del titolo sono allora inutili perché non gridano e non impietosiscono, sono bocche ammutolite, ma sono bocche inutili anche perché nutrono non per avvincere a sé e per trattenere, ma per lasciare andare, per garantire la libertà al proprio figlio, e il proprio figlio non è solo il neonato generato, ma il mondo intero, creato dal femminile biologico e accolto, fin nei recessi delle sue perversioni, dal femminile onto-psicologico.
Costruito sulle fondamenta di una riflessione complessa e di altissima caratura, il film paga la sua genesi più saggistica che drammaturgica; affida alle bocche delle interpreti – inutili, nell’accezione discussa, nella virtualità di un titolo e non nella sostanza realizzativa – parole spesso enfatiche e deformate dalla ritorcitura di una sintassi pensabile più come scritta che come autenticamente dicibile.
Nell’economia dei mezzi rappresentativi a cui il film fa ricorso, il linguaggio funge da strumento compensatorio e gonfia, anziché sgonfiare, il messaggio dell’alterità promesso dalla citazione: un’alterità che dovrebbe, appunto, rivelarsi nel segreto, nella sottrazione propria del sentire rispetto al capire, e che invece qui non si rivela mai, soffocata da un eccesso di detto e da un difetto di evocato.

Bocche inutili, il film di Claudio Uberti con Margot Sikabonyi e Lorenza Indovina, è al cinema dal 25 al 29 aprile 2022.

Regia - 2
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2
Recitazione - 2
Sonoro - 2
Emozione - 2

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