L’avete riconosciuto? Orson Welles lo definì “il più grande regista di sempre”, era il re del western e le sue influenze risuonano nella storia del cinema

Con le sue opere ha influenzato tanti grandi maestri.

Orson Welles lo ha definito a più riprese il più grande regista di sempre. Sulla sua prolifica attività si sono espressi eccellenti critici, da François Truffaut a Jean-Luc Godard. Morto il 31 agosto 1973 a Palm Desert, in California, John Ford ha lasciato un’eredità inestimabile nel mondo del cinema.

Specialità della casa, i lungometraggi western, scolpiti nei ricordi degli appassionati del genere e non solo. Perché i capolavori di questo sublime artista hanno saputo abbattere ogni barriera e confine. Grazie all’eccezionale operato dietro la macchia da presa, ha iscritto il proprio nome tra i miti del grande schermo. E i numerosi riconoscimenti conferitigli in carriera stanno lì a testimoniarlo.

John Ford e un western che ha fatto scuola

Primo piano John Ford

Attivo fin dall’epoca del muto, John Ford è ampiamente riconosciuto come uno dei più grandi cineasti della storia. Figure del calibro di Sergio Leone, Clint Eastwood, Martin Scorsese, Akira Kurosawa, Wim Wenders, Peter Bodanovich, Bertrand Tavernier, Sam Peckinpah e Truffaut hanno pubblicamente ammesso la notevole influenza dei lavori di John Ford, un vero e proprio precursore di un certo modo di proporre la settima arte.

Alla fama e alla gloria di Ford, a cui il mondo del western è indissolubilmente associato, contribuì pure il sodalizio stretto insieme ad attori di grande successo popolare, in particolare John Wayne: i due girarono insieme la bellezza di 21 film.

Ford John

Ma non bisogna dimenticare nemmeno il rapporto di collaborazione stretto insieme ad interpreti della levatura di John Carradine, Henry Fonda, Lee Marvin e Victor McLaglen.

Tra i fondatori della Motion Picture Directors Association, John Ford ha ricevuto quattro premi Oscar nel corso dei decenni per: Il traditore (1936), Furore (1941), Com’era verde la mia valle (1942) e Un uomo tranquillo (1953).

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