Gael García Bernal: 5 cose che non sai sul protagonista di Cassandro

Nato il 30 Novembre del 1978, Gael García Bernal è un attore, regista e sceneggiatore messicano. Fin da bambino l’attore ha sempre dimostrato una grande passione per il teatro e la recitazione, influenzato molto dal lavoro dei suoi genitori, Patricia e José. Entrambi, infatti, sono attori teatrali. Il suo primo esordio fu quando era ancora giovanissimo: nel 1981 interpretò il Bambino Gesù in uno spettacolo teatrale. Da quel momento, Gael non ha più smesso di coltivare la sua passione, fino a trasformarla nel suo lavoro. Ma ci sono probabilmente delle curiosità che non conoscete su questo attore: ecco quali sono.

1. Gael García Bernal ha doppiato Coco

Gael García Bernal cinematographe.it

Nonostante sia conosciuto soprattutto per i suoi lavori da attore, o regista, Gael ha fatto anche da doppiatore per uno dei film Pixar: Coco. Nel film, vincitore di un premio Oscar, l’attore presta la voce a Héctor Rivera, uno scheletro del Mondo dell’Aldilà che guiderà il giovane protagonista nel suo viaggio. Ma l’attore – e in questo caso doppiatore – non si è limitato a doppiare i dialoghi: ha anche prestato la sua voce per delle parti cantate. Tra le sue tante abilità, infatti, Gael ha delle spiccate qualità canore che i produttori di Coco hanno voluto utilizzare per le canzoni.

2. Ha interpretato il protagonista in una nota serie TV di Prime Video

Gael García Bernal

Nel periodo compreso tra il 2014 e il 2018, Gael García Bernal ha affascinato il pubblico con la sua interpretazione nella celebre serie Mozart in the Jungle, di Prime Video. In questa serie, ha dato vita al personaggio di Rodrigo De Souza, un genio della musica che introduce gli spettatori nell’effervescente universo della musica classica. Questo mondo si rivela più affascinante di quanto si possa immaginare grazie alle vicissitudini che caratterizzano la vita del protagonista. Questa performance straordinaria gli ha meritato il prestigioso riconoscimento del Golden Globe come miglior attore in una serie commedia o musicale.

3. Da adolescente ha insegnato agli indigeni messicani

Gael García Bernal

Quando Gael aveva solo 14 anni, decise di contribuire all’alfabetizzazione degli indigeni Huichol messicani, insegnandogli a leggere e scrivere la lingua inglese. Fin da piccolo, l’attore è sempre stato un grande attivista e ha continuato a promuovere la democrazia ed i diritti umani. Questo l’ha portato a schierarsi più volte, in questioni politiche e sociali, dalla parte dei migranti, dei poveri e dei popoli indigeni. Per favorire la cultura cinematografica nelle classi più povere, spesso discriminate, l’attore fondò Il Festival Ambulante Gira de Documentales, un evento annuale che permette a tutti di prendere parte. Proprio per questo suo progetto, nel 2011 vinse il premio WOLA per i diritti umani e, nel 2016, il Time lo inserì tra le 100 persone più influenti del mondo.

4. Gael García Bernal ha recitato in Letters to Juliet

Letters to Juliet

Letters to Juliet è un film romantico del 2010 diretto da Gary Winick e scritto da Jose Rivera e Tim Sullivan. La trama ruota attorno a una giovane donna americana di nome Sophie, interpretata da Amanda Seyfried, che va in vacanza in Italia con il suo fidanzato Victor. Forse non lo sapevate ma, proprio quest’ultimo è interpretato da Gael García Bernal. Il film è una storia romantica che riprende il più che noto romanzo di William Shakespeare: Romeo e Giulietta. La storia è ambientata in scenari pittoreschi dell’Italia, in particolare a Verona, dove sono girate la maggior parte delle scene.

5. Non è solo un attore, regista e sceneggiatore..

Gael García Bernal

Gael non si è limitato a cimentarsi nel ruolo di attore, regista e sceneggiatore, ma deciso di diventare anche lui stesso un produttore cinematografico. Insieme al suo collega ed amico Diego Luna, ha deciso di aprire una casa di produzione dal nome Canana, nel 2005, con cui ha prodotto molti film. Oltre a dirigere personalmente questa sua casa di produzione, Gael collabora con la Golden Phoenix. Proprio con quest’ultima ha prodotto numerosi documentari sugli omicidi irrisolti di più di 300 donne in Ciudad Juarez.

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