Claudia Cardinale e il trauma dello stupro e della gravidanza che volle comunque portare avanti

La tragica storia di Claudia Cardinale, stuprata a sedici anni e della sua lotta femminista.

Claudia Cardinale è un’attrice femminista, sempre al fianco di donne che hanno subìto violenza, perché lei stessa per prima ha affrontato quello che nessuna donna dovrebbe mai provare. L’attrice di Il gattopardo e Otto e mezzo è stata violentata quando aveva solo sedici anni da uno sconosciuto più grande di lei. Da quel tragico evento è poi nato l’amore della sua vita, il figlio Patrick, che per anni e per tenere pulita la propria immagine ha dovuto presentare come suo fratello.

claudia cardinale, cinematographe.it

Claudia, in un’intervista con Il Messaggero ha però ammesso che “Il trauma mi ha paralizzata per tanto tempo, impedendomi di sposarmi e concedermi totalmente a un uomo. Solo Pasquale Squitieri, quando ero già adulta e famosa, mi ha permesso di recupare un po’ di fiducia nell’altro sesso. Ma non volli sposare nemmeno lui”. Una violenza sessuale è un evento che segna una donna nel profondo, non è solo un momento in cui un uomo abusa fisicamente, ma è un trauma soprattutto psichico che perseguita la vittima, facendola sentire sporca per tutta la sua vita, colpevole di un crimine che lei non ha commesso, ma che sente suo nonostante provi ad andare avanti.

claudia cardinale, cinematographe.it

Ancora oggi, nonostante ci siano giornate dedicate proprio alla sensibilizzazione di questo delicato argomento, nonostante si stia lottando per una legge che tuteli le donne, molte sono le vittime di violenza. Gli uomini continuano a credere di essere in diritto di abusare di una donna, creando sconcerto tra chi sente quotidianamente notizie di violenza e femminicidio. “La cosa peggiore” ha affermato l’attrice durante l’intervista “è che la maggior parte dei femminicidi viene commesso da mariti, fidanzati, amanti, cioè le persone che dovrebbero amare e proteggere di più una donna”.

claudia cardinale, cinematographe.it

L’attrice, da quando è ambasciatrice dell’Unesco, utilizza la sua immagine per battersi per l’uguaglianze di genere e per il rispetto di tutti i diritti delle donne. Ma non smette mai di consigliare alle donne che sono vittime di violenza di “denunciare subito, senza esitazioni né paura”.

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