Anne Hathaway e quell’evento che ha reso un’insopportabile beffa il suo ruolo a teatro: “avevo appena abortito”

Attraverso la sua testimonianza, l'attrice premio Oscar esprime vicinanza a chi sta affrontando o ha affrontato il medesimo calvario.

Nemmeno la vita in apparenza più perfetta è esente da momenti delicati, che temprano il carattere. In una recente uscita, Anne Hathaway, simbolo di grazia, bellezza e talento, ha condiviso un’esperienza dolorosa riguardante il passato.

Correva il 2015, quando ebbe un aborto spontaneo, mentre interpretava una donna incinta in una commedia a teatro. La pièce, intitolata Grounded, richiedeva all’attrice premio Oscar di partorire un bambino ogni sera. Ironia della sorte, impersonava la gioia della maternità, mentre, lontana dai riflettori, stava cercando di ricucire le ferite provocate dal dramma personale.

Il destino beffardo ha colpito Anne Hathaway: il delicato ruolo portato a teatro poco dopo aver abortito

Anne Hathaway racconta del beffardo ruolo interpretato a teatro poco dopo acer abortito - Cinematographe.it

Anne Hathaway ha raccontato ai microfoni di Vanity Fair come sia stato difficile fare pace con la perdita. Andare avanti, per rispettare gli impegni precedentemente presi, si è rivelato un calvario, costringendola ad attingere forze inimmaginabili. Quando si dice professionalità.

Tuttavia, era davvero difficile conviverci. E attraverso la sua personale testimonianza spera di arrivare dritta al cuore di quante più persone possibile. Perché, a suo avviso, dell’aborto spontaneo e delle ripercussioni sulla psiche di una donna se ne parla troppo poco. Mettendoci la faccia, confida di consolare chi è costretta ad affrontare qualcosa di simile oggi. “Non dovete sentirvi isolate. Vi vedo e sono stata voi”, ha dichiarato.

Anne Hathaway racconta del beffardo ruolo interpretato a teatro poco dopo acer abortito - Cinematographe.it

La vita sa, a volte, riservare delle grandi amarezze e persino una donna che ha realizzato tantissimi sogni non è scampata a una parentesi traumatica. Trascorso un decennio da allora, Anne Hathaway sente che è il caso di gettare la maschera e di mostrare le proprie fragilità. L’intervento ne conferma lo spessore umano, abbinato alle qualità espresse nel lavoro, valsele la consacrazione in un’industria complicata e competitiva come quella di Hollywood.

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