Lavorare con lentezza: una colonna sonora strettamente legata alla sceneggiatura

Uscito nel 2004, Lavorare con Lentezza è un film ambientato nei violenti e caotici anni ’70 italiani, quando ormai da tempo la lotta studentesca era sfociata in scontri tra frange di opposto colore politico a frequente esito mortale. Da pochi anni si era verificata l’orrenda strage di Piazza Fontana, la prima di tante che avevano ormai tristemente avviato l’Italia verso il torbido periodo storico della Strategia della Tensione.

Guido Chiesa, il regista di questo film dalle mille sfumature, ha situato gli eventi ed i personaggi nella Bologna del 1976, creando un film ricco e variegato, con una sceneggiatura del collettivo Wu Ming che è stata sublimata dalle interpretazioni di Claudia Pandolfi, Valerio Mastrandrea, Tommaso Ramenghi, Marco Luisi e Massimo Coppola. Il film si è aggiudicato il Premio Marcello Mastroianni ex aequo a Ramenghi e Luisi, che interpretano i due protagonisti.

Tutto nasce dal movimento del ’77 e dalla sua radio ufficiale: Radio Alice. Qui si incrociano i destini di poliziotti, studenti, famiglie e piccoli delinquenti, che avranno il loro climax in una rapina poco organizzata e nella morte dello studente Francesco Lorusso, ucciso dalle forze dell’ordine durante alcuni scontri di piazza. Il film è in tutto e per tutto un’immersione in un periodo e in un contesto dove la cultura non era mero mezzo di espressione ma anche strumento di lotta e di rivendicazione della propria identità.

La musica non faceva eccezione, anzi era essa stessa uno strumento per comunicare una certa visione del mondo e della società.

Il film ha in Teho Teardo l’abile compositore delle musiche originali, ennesima prova del talento di un compositore che ha saputo regalare melodie di altissimo livello al cinema e teatro italiani. Doveroso è infatti ricordare le sue colonne sonore per Denti, Il Fuggiasco, La Ragazza del Lago, Il Divo, Quo vadis, Baby? e tanti altri film italiani di primissimo livello. Anche in Lavorare con Lentezza, Teardo ha saputo creare un iter musicale che rappresenta perfettamente il suo modus operandi: leggere la sceneggiatura e poi creare la musica adatta, evitando il dover creare una “scrittura musicale di commento” come si è soliti fare in Italia, a suo dire.

Per quello che riguarda lo spaccato musicale di quegli anni (o riferito a quegli anni) i pezzi sono tutti o direttamente collegati all’impronta culturale che abbiamo imparato a riconoscere e ai suoi artisti più rappresentativi (Rino Gaetano, Tim Buckley, Patti Smith, Enzo Del Re su tutti) oppure sono musiche e trasmissioni originali di quella Radio Alice che in Lavorare con Lentezza è stata riscoperta e riportata alla memoria collettiva come uno dei più fulgidi esempi di autoproduzione culturale di quegli anni turbolenti.

Non mancano però gruppi moderni come gli Afterhours, chiamati ad interpretare gli storici Area (gruppo musicale attivo fin dal 1972 e diretto testimone di quegli anni) nel film di Chiesa. Frank Zappa, Carl Douglas, Gianni Nebbia, The Fugs, Inessa Galante…c’è un pò di tutto in questa colonna sonora, che in fin dei conti ha la stessa frenetica e caotica energia della radio e dei ragazzi che vi misero dentro il meglio dei loro vent’anni.