Lasciami per sempre: incontro con Simona Izzo e il cast del suo nuovo film

Simona Izzo, insieme al cast di Lasciami per sempre, presenta il suo nuovo film a Roma parlando di famiglia allargata e questioni personali.

Lasciami per sempre (recensione) è l’ultimo film della regista italiana Simona Izzo basato sul suo romanzo Baciami per sempre. Diario di una famiglia allargata, opera sulle disfunzioni di un nucleo familiare che si ritroverà a passare insieme un intenso pranzo di compleanno.

Il cast del film è composto da Barbara Bobulova, Max Gazzè, Valentina Cervi, Veruska Rossi, Vanni Bramati, Marco Cocci, Myriam Catania, Andrea Belisario, Niccolò Cancellieri, Camilla Calderoni, Sean Cubito, Maiga Balkissa, Maurizio Casagrande e Mariano Riggillo. Simona Izzo, insieme ai protagonisti di Lasciami per sempre, ha presentato a Roma la sua nuova opera, raccontando insieme ai suoi attori cosa ha significato girare questo film.

Lasciami per sempre: incontro col cast del film per la regia di Simona Izzo

 

Parlateci del vostro ruolo nel film

Simona Izzo: Quando si tratta di fare un film è come se fosse sempre la prima volta, è quasi come con i figli, puoi essere al secondo o al terzo, ma ogni volta vivi qualcosa di nuovo. E visto che si dice che i figli nati da donne molto più grandi sono più intelligenti questo mio Lasciami per sempre lo vedo come uno dei miei lavori più completi, contiene più conoscenze, più passioni.

È un film che fa sorridere, ma con seri risvolti drammatici. Ho voluto prendere un’occasione come i pranzi di famiglia perché è la tipica situazione in cui nessuno vuole mai andare, ma allo stesso tempo sappiamo che c’è come un cordone ombelicale che ti legherà sempre a quella realtà. Come dice il mio sceneggiatore: la famiglia è il luogo in cui sei amato e ti comporti nel modo peggiore proprio grazie a questo amore.

Mariano Riggillo: Non ho visto il film per intero, soltanto una buona parte, ma mi è bastata per restare impressionato da quei personaggi che portano tante cicatrici, come anche il mio in fondo che tra l’altro le ha ben visibili poiché ha tentato il suicidio. Questo è un dato positivo, l’allargamento della famiglia risulta come l’accettazione del dolore.

Myriam Leone: Il mio personaggio è una ragazza solitaria che sa bene cosa significa non avere nessuno accanto, per questo si avventa contro il giovane Lorenzo, perché ha capito il peso e l’importanza della famiglia non avendone mai avuta una.

Andrea Bellisario: Il mio è un personaggio con il quale mi sono identificato molto, non per altro quando Simona mi ha scelto per la parte la prima cosa che mi ha detto è stata “Si vede che tu stai male!”. Scherzi a parte, è un ragazzo che non si accorge della fortuna che ha, non all’inizio perlomeno, ma infine saprà apprezzare la sua famiglia. Devo ringraziare Simona per avermi dato l’opportunità di lavorare con questi grandi attori.

Sean Cubito: Questo è stato il mio primo film e sono molto contento di aver lavorato con un cast che si è rivelato sul set molto caloroso, come se ci fosse un vero affetto familiare. E un grazie devo dedicarlo a Simona che mette il cuore in quello che fa. Ha di certo un animo un po’ pazzo, ma il film mi piace molto e spero possa piacere anche al pubblico.

Camilla Calderoni: A dire la verità in principio il mio lavoro nel film riguardava i costumi, poi un giorno mentre ero a casa di Simona lei mi dice di presentarmi il giorno dopo sul set con qualcosa da indossare io stessa visto che le mancava l’attrice e lì, su due piedi, mi ha scelta. È stata una vera fortuna. E la seconda è stata trovare un cast con tale sintonia sul set.

Simona Izzo: “Dicono che quando le donne sono più grandi i figli nascano più intelligenti, e visto che per me ogni film è come un figlio in questo ho messo tutte le mie passioni e le mie conoscenze. Forse per questa ragione è il più completo.”

Vanni Bramati: Sono rimasto colpito da questo film prima di tutto per l’esperienza umana che abbiamo vissuto, Simona è una persona estremamente generosa e siamo stati tutti molto legati anche visto il tema da trattare. I personaggi si portano dentro delle ferite ed ognuno cerca di portare il proprio bagaglio, a volte prendendo anche quello di qualcun altro.

Barbara Bobulova: Sul set mi sono ritrovata un po’ come Alice nel paese delle meraviglie, a differenza di tante realtà di adesso di cui io stessa faccio parte, la mia famiglia non si è mai ritrovata in situazioni del genere, appena qualcuno alzava un po’ la voce chiedeva scusa un minuto dopo. Per questo avevo come la sensazione di ritrovarmi in un circo!

Valentina Cervi: Per me, che vivo una realtà famigliare altro che allargata, ben oltre, è stato un salto liberatorio fare questo film. C’è stata una forte unione tra noi e Simona non ci ha mai abbandonati, anche nei momenti di maggior precarietà.

Veruska Rossi: Mi sono divertita moltissimo a fare questo film e ringrazio Simona che è un insieme di conoscenza, interessi, sentimenti, follia. Il mio è un personaggio forte e per me è stato un regalo.

Maurizio Casagrande: Conoscevo già Simona, ma non avevamo mai lavorato insieme finora, è una persona dai mille risvolti genialmente folli, potevi arrivare sul set e scoprire che la scena era stata completamente cambiata dal giorno alla notte. Per te poteva sembrare tutto un disegno sconclusionato, ma in realtà lei ha sempre ben chiaro cosa fare.

Max Gazzè: Mi sono totalmente affidato a Simona per questo personaggio molto delicato, quasi alterego della sua compagna interpretata da Barbara Bobulova. Per interpretarlo avevo bisogno di una sensibilità femminile che Simona è riuscita a trasmettermi. Mi sono fidato di lei. Il ruolo mi è piaciuto molto, è stata un’esperienza straordinaria. L’unico mio dispiacere è stato quello di non aver composto la colonna sonora, ma mi trovavo nel bel mezzo di un tour mondiale.