John Q: una storia vera interpretata da Denzel Washington

Stasera, mercoledì 6 dicembre 2017, andrà in onda John Q. Verrà trasmesso su Iris (canale 22 del digitale terrestre) alle 21:00.

John Q è un film drammatico del 2002, diretto da Nick Cassavetes. Del cast di questa pellicola, tratta da una storia vera, fanno parte Denzel Washington, Robert Duvall, James Woods e Anne Heche.

John vive una vita modestissima, anzi povera. Ha moglie e figlio. Scopre che il bambino soffre di un brutto vizio cardiaco, che presto gli costerà le vita se non si interverrà con un trapianto. Il poveretto le prova tutte, subendo delusioni, inganni e arbitrii nei vari ospedali. Si rende conto che il figlio morirà, e lui non può farci niente. Allora decide di agire, con violenza. Prende in ostaggio alcune persone, compreso il chirurgo. Il suo diventa un “caso”. Opera dunque di denuncia umano-burocratica, con la tesi che le cose funzionano talmente male che occorre provvedere da sé. Film corretto, decolla ma non si alza molto.

John Q è una vera e propria denuncia al sistema sanitario degli Stati Uniti d’America, dove le cure non sono a disposizione di tutti i cittadini, ma solo di quelli benestanti, che possono usufruire di una copertura assicurativa. Reale, crudo e senza mezze misure, John Q è un film toccante e sincero, che mostra uno dei lati più disumani degli Stati Uniti, che non sono unicamente il Paese a cui aspirare.

La pellicola vede l’incredibile interpretazione di Denzel Washington, che interpreta John, un padre che in una situazione drammatica, senza lavoro e con un figlio malato, prova a non perdere la speranza. Ingannato da tutti coloro che gli stanno intorno, John decide di farsi giustizia da solo e di provvedere a quanto lo Stato dovrebbe permettergli, ma gli priva.

Nonostante i suoi modi poco garbati e in certi momenti davvero spietati, John si guadagna le simpatie degli spettatori, che non possono far altro che tifare per lui e per la sua causa, assolutamente giusta. Il film mostra anche un’altra faccia degli Stati Uniti, quella dei borghesi che dicono di avere le mani legate, quando si trovano davanti qualcuno che ha bisogno del loro aiuto e che non ha davvero nessun’altra alternativa.

La storia raccontata in John Q è vera, in quanto profondamente reale e attuale. Chi, preso dalla disperazione, probabilmente non si sarebbe comportato come lui? In una città come Chicago, dove banche, ospedali e istituzioni gli negano ogni possibile aiuto, John Q trova solidarietà proprio nella parte meno ricca della sua città, formata da lavoratori salariati come lui e da madri che ogni giorno compiono sacrifici pur di dare da mangiare ai propri visti.

Quella di John Q è una storia trattata con estrema sensibilità e sapientemente diretta da Nick Cassavetes, regista anche de Le pagine della nostra vita (del 2005) e de La custode di mia sorella (del 2009), due film anch’essi che emozionano il pubblico e che vengono ricordati per la loro immensa profondità.

Nick Cassavetes, infatti, ha la capacità di trattare il tema della malattia e il percorso di guarigione con estrema delicatezza: ne Le pagine della nostra vita ha trattato l’Alzheimer, ne La custode di mia sorella il cancro e in John Q una malattia al cuore.

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