Un anno di scuola: intervista alla regista Laura Samani e all’attrice Stella Wendick [VIDEO]

La nostra video intervista alla Laura Samani e all'attrice Stella Wendick per il film Un anno di scuola, nella sezione Orizzonti di Venezia 82.

Laura Samani porta sul grande schermo il romanzo di Giani Stuparich, Un anno di scuola, film presentato nella sezione Orizzonti all’82ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia, trasportando la storia quasi un secolo dopo, nel 2007. L’ambientazione è sempre la città di Trieste e Fred, la protagonista, interpretata da Stella Wendick, si ritrova improvvisamente catapultata, dalla Svezia all’Italia, in un Istituto Tecnico interamente maschile dove viene presa di mira, spesso umiliata, vittima di scherzi che la mettono in difficoltà. Adattarsi a quella nuova realtà non diventa mai facile, ma il coraggio, l’esuberanza e il cambio di reazione di Fred, che inizia a capire come relazionarsi e rispondere alle provocazioni, la portano a creare legami forti e indissolubili. Con Antero, Pasini e Mitis e poi con Antero in particolare. La presenza di Fred nel loro gruppo per anni composto solo da loro tre, stravolge gli equilibri. Quando alcune situazioni si complichino, è a Fred che viene addossata tutta la colpa. Tra voci che girano a scuola su questa improvvisa presenza femminile in un trio che aveva tenuto segreti luoghi d’incontro e che aveva regole precise per far sì che non si creassero dissapori, Fred si affezione ai suoi tre amici, ma il suo arrivo mette irrimediabilmente il loro rapporto a dura prova.

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Tra gelosie, amori non corrisposti e passioni travolgenti, per Fred farsi accettare diventa un percorso ad ostacoli; quando sembra che finalmente anche per gli altri lei sia uno di loro, qualcosa arrivare a incrinare l’equilibrio e Fred si trova costretta a scegliere tra se stessa e quella persona che credeva di dover diventare per essere appunto accettata. Un anno di scuola gioca e ragiona sulla percezione, in particolare da parte degli uomini, che si ha sugli uomini stessi e le donne. Su come ieri, e oggi, la figura maschile deve ancora rappresentare concetti di potere, capacità, volontà e diritto di agire, mentre spesso le donne, si pensa, debbano limitarsi ad apparire. Un qualcosa su cui Fred è nettamente più avanti, rifiutando ruoli che si sta cercando e si cerca da sempre di combattere. Un anno di scuola è basato su un romanzo ambientato più di un secolo fa, la trasposizione cinematografica sposta il racconto nel 2007, eppure il film di Laura Samani è più attuale che mai; e un film su cui riflettere e da guardare con occhio attento, chiedendosi dove sia il confine che separa il gioco dall’umiliazione, l’incomprensione dall’ignoranza e l’amore dall’amicizia.

Un anno di scuola: intervista video alla regista Laura Samani e all’attrice Stella Wendick

Laura Samani ha raccontato del periodo in cui ha letto il romanzo e di quello che l’ha portata alla realizzazione di questo film: “ho letto il romanzo quando ero all’ultimo anno di scuola superiore che è lo stesso periodo in cui è ambientato il romanzo di Stuparich. Per me è stato un racconto che parlava di noi, di me, dei miei amici e quindi mi ha emozionato e anni dopo ho deciso di farne un film“. Un anno di scuola è un film che si regge sui loro personaggi, in particolare quello della protagonista Fred e di quelli che diventeranno i suoi amici. “Direi che quello che mi ha colpito di più di Fred è stato il suo coraggio“, ha affermato l’attrice. “Ma anche la sua dolcezza, l’equilibrio che ha tra queste due emozioni, è quello che mi ha toccato di più del personaggio e che mi è piaciuto di più di lei“. Sia la regista che l’attrice si sono espresse sul maschilismo che è molto presente all’inizio del film: delle scene dove sembra però si voglia suggerire anche un’altra idea, come quella di una comprensione e di un cambio di percezione che nei giovani può avvenire crescendo, capendo di aver sbagliato. “All’inizio del film noi entriamo nel racconto con i maschi, la macchina ci fa guardare quello che stanno guardano i maschi“, ha dichiarato la regista. “E questo fa sì che stiamo con loro, che siamo parte della gang anche noi, forse prima ancora che ne faccia parte Fred e poi invece ci spostiamo sul suo personaggio perché vogliamo capire le ragioni di tutti“. L’attrice ha affermato: “se si prendono in esame le scene nel film sì, loro lo sono, è così. Ma non mi piace dire che crescendo, capiscono, direi impara adesso. Sì, è vero che parliamo di persone giovani, ma in un certo senso di donne che devono crescere prima degli uomini e quindi poi per questo danno loro un po’ di tregua“.

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