“Le storie sono fondamentali per le persone” il cast sulla serie Sky Ridatemi mia moglie

Abbiamo avuto il piacere di intervistare il cast e gli ideatori di Ridatemi mia moglie, la nuova miniserie Sky Originals. Ecco le loro risposte alle nostre domande.

La stagione televisiva di Sky sta per ripartire con nuovi e vecchi prodotti targati Originals. Il primo ad inaugurare la ripartenza è Ridatemi mia moglie, la miniserie in due parti scritta da Giovanni Bognetti e diretta da Alessandro Genovesi. La storia è un adattamento della sit-com I Want My Wife Back, trasmessa dalla BBC nel 2016. Nel cast troviamo Fabio De Luigi, Anita Caprioli, Diana Del Bufalo, Alessandro Betti, Diego Abatantuono e Carla Signoris. Ridatemi mia moglie è una commedia che nasce dalla partnership tra Colorado Film (produttrice di tutti i film di Genovesi) e Sky Italia. Alessandro Usai, Ceo della Colorado Film ha fatto sapere che la miniserie si inserisce in un processo di rinnovamento della società, che punta ora anche alla serialità.

Ridatemi mia moglie vede protagonisti Giovanni (Fabio De Luigi) e sua moglie Chiara (Anita Caprioli). Tra passato e presente, la storia racconta la nascita del loro rapporto fino alla crisi che stanno affrontando. Eppure, è solo Chiara a rendersene conto, ad accusare il peso di una relazione che ormai le va stretta. Giovanni, dal canto suo, è convinto che tutto proceda in modo naturale, e forse è questo il suo più grande errore. Il castello di carte, su cui Giovanni ha costruito l’idea del suo matrimonio, crolla quando, al suo rientro da un viaggio di lavoro, trova una lettera scritta dalla moglie. Quest’ultima ha infatti lasciato l’appartamento intenzionata a lasciare l’uomo, ma le parole scritte non le sembravano quelle giuste e getta la lettera nel cestino. Trovata quindi per caso, la lettera rappresenterà l’inizio della fine, o un nuovo inizio per i due. Giovanni però è ancora follemente innamorato di Chiara e farà di tutto pur di riconquistarla.

Questo l’incipit della storia, di cui abbiamo parlato insieme al regista, sceneggiatore e al cast durante una serie di interviste. Vediamo insieme cosa è trapelato durante la conferenza stampa.

Ridatemi mia moglie, la parola ad Alessandro Genovesi e Giovanni Bognetti

Ridatemi mia moglie - Cinematographe.it

Abbiamo chiesto ad Alessandro Genovesi, regista e co-sceneggiatore della serie quale sia stato l’imprinting con Ridatemi mia moglie: “Volevamo realizzare un film che avesse un codice leggermente differente, romantico. Il provare a raccontare una storia che di fatto è una tragedia per il nostro protagonista. Il ridere delle sofferenze di qualcuno ci sembrava una cosa originale da raccontare”. Invece, sul piano della recitazione il regista afferma di aver lavorato sul realismo, cercando di spezzare la distanza tra attore e personaggio. “Per Ridatemi mia moglie ho puntato su un tipo di recitazione naturalistica e spontanea. Questo perché mi sembrava il modo migliore per raccontare questa storia e, soprattutto, far scaturire la comicità non dalle gag, ma dalla situazione in cui i personaggi si trovavano”.

Lo stesso principio vale anche per Giovanni Bognetti, fedelissimo partner lavorativo di Genovesi. Lo sceneggiatore ci dice infatti che “in fase di scrittura ricerchiamo sempre situazioni comiche o grottesche che rispettino un codice di naturalezza. Nella vita viviamo molte situazioni paradossali e grottesche, e quel senso di verità abbiamo cercato di trasmetterlo alla miniserie. Anche nel raccontare paradossi bisogna mantenere un legame molto vivo con la realtà”.

Come dicevamo, la serie è un arrangiamento di una sit-com inglese. Allora abbiamo chiesto a regista e sceneggiatore come è stato trasporre il prodotto e quale impronta volevano dare a quello nuovo. Genovesi ci risponde che: “Il prodotto originale ha delle caratteristiche molto precise, invece con Ridatemi mia moglie abbiamo trattato il materiale da un punto di vista totalmente cinematografico. Oltretutto, abbiamo cercato di dare al film un taglio internazionale. Nonostante abbiamo girato tutto il film a Roma, nella ricerca delle location c’è stata un’attenzione nel fare in modo che la città non si riconoscesse mai. In generale, lo stile è più anglosassone che non prettamente italiano. É una storia che può riguardare tutti, a prescindere dai confini nazionali”. Bognetti, invece, ironizza sul loro essere milanesi, e quindi di non provenire da un contesto regionale con una sua comicità caratteristica, come può essere quella romana, napoletana o toscana. “Noi veniamo da un tipo di esperienze e luoghi in cui si riscontra meno questa comicità regionale. Quindi ci viene più naturale cercare di tenere una comicità più universale”.

Ridatemi mia moglie: Giovanni e Chiara, i protagonisti della storia

Ridatemi mia moglie - Cinematographe.it

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Fabio De Luigi e Anita Caprioli, i protagonisti di Ridatemi mia moglie. Alla domanda su come si siano approcciati al personaggio, De Luigi afferma di aver trovato semplice vestire i panni di Giovanni, in quanto frutto di una scrittura a lui conosciuta (quella di Bognetti e Genovesi). “Mi hanno messo comodo in una cosa che mi appartiene. Non so se ci sia un Giovanni dentro di me, però qualcosa ormai si è sedimentato negli anni. Quindi ho richiamato il mostro, in qualche modo”. Anita Caprioli ha amato fin da subito la sua Chiara, un personaggio un po’ naif, eppure così ancorato alla realtà. Per quanto riguarda invece le difficoltà incontrate per via del Covid, e delle restrizioni sul set, l’attrice afferma che le problematiche non hanno gravato su di loro più di quanto non abbiamo fatto su altri set. Inoltre, afferma di aver scoperto recentemente che il cinema, quanto la televisione, è uno dei settori con i maggiori controlli.

Le abbiamo chiesto anche quanto sia importante raccontare storie d’amore, storie reali di vita vissuta in un periodo come il nostro. La sua risposta: “Il racconto è sempre importante. La cosa bella è che in questo periodo forse ci si è resi conto dell’importanza e della forza del racconto. Le storie sono fondamentali per le persone, non tanto per l’idea solo di vedere un film o una serie, ma proprio perché è necessario che vengano raccontate delle storie”. Fabio De Luigi ci parla invece di ciò che ha amato maggiormente di Ridatemi mia moglie, ed il suo passare dal presente al passato, un movimento a ritroso alla ricerca delle ragioni più profonde che hanno generato la crisi tra Giovanni e Chiara. L’attore ci parla anche della sua scena preferita, ed è quella del primo incontro tra i due protagonisti.

Diana Del Bufalo e Alessandro Betti ci parlano dei loro personaggi

Diana Del Bufalo - Cinematographe.it

Diana Del Bufalo interpreta Lucia, la sorella minore di Chiara. È una ragazza che ha avuto il coraggio di inseguire i suoi sogni e aprire la sua pasticceria. Alessandro Betti è invece il capo e migliore amico di Giovanni, un uomo ambiguo, complesso e senza scrupoli. È forse la figura più enigmatica di Ridatemi mia moglie, e questo suo essere spiazza spesso i suoi interlocutori; o le sue vittime. Abbiamo chiesto ai due interpreti come si sono approcciati ai loro personaggi, e quali sono i punti in comune con la loro personalità e quali no. Per Diana Del Bufalo è stato facile entrare nei panni di Lucia, l’attrice afferma infatti che il personaggio le assomiglia molto. “Lucia è una donna indipendente, le piace stare un po’ da sola ed è un po’ insofferente. Un esempio è la relazione con quest’uomo un po’ strana, nel senso che questo uomo dolce e accomodante si accolla un pochino. Ecco, a me non piacciono gli uomini che si accollano, e forse è anche per questo che li pianto un po’ male, come fa Lucia d’altronde”. Inoltre, Del Bufalo ci svela che una scena insieme a Fabio De Luigi è stata dovuta rigirare ben trenta volte, in quanto De Luigi non riusciva a smettere di ridere: “Fabio rideva di sé stesso tra l’altro. Non riuscivamo a fare la scena, lui infatti era mortificato. Gli ho detto di pensare ad una cosa brutta, sennò non avremmo mai finito”.

Betti, giustamente, afferma di non essere affatto come Antonio. “Non sono uno che usa gli amici per coprire le proprie malefatte. Indubbiamente tutti noi abbiamo una parte un po’ più nascosta e oscura. Però il divertente è stato proprio quello di lasciarsi andare. Mi sono divertito nel massacrare il povero Giovanni (Fabio de Luigi). La cosa più interessante è stata il dire quello che non si può, quello che uno si immagina o sogna soltanto di fare”.

Renato e Rossana, i suoceri ingombranti di Ridatemi mia moglie

Ridatemi mia moglie - Cinematographe.it

In Ridatemi mia moglie troveremo Diego Abatantuono in una nuova veste e il suo Renato avrà un arco evolutivo molto interessante. Inizialmente non riusciremo a capire il perché di molti suoi atteggiamenti e attenzioni verso il rapporto tra Giovanni e Chiara, “e sarà interessante vederne i risvolti nella seconda parte” ci confida l’attore. Durante la conferenza stampa, regista e sceneggiatore aggiungono anche che, la parte di Renato, è stata trattata con il massimo rispetto e tatto. Abatantuono afferma inoltre di essersi affidato completamente alla sceneggiatura e alle mani sapienti di Alessandro Genovesi, con cui ha lavorato altre volte. Anche se, in una scena, ha messo del suo nella caratterizzazione del personaggio rendendola un pò più bambinesca.

Con Diego ci siamo guardati in faccia ed è partito tutto. Basta guardarsi, devo dire che Diego è un libro aperto sul set e una ricchezza di comunicazione che il personaggio viene di conseguenza. Rossana è una donna che subisce le follie della famiglia e del marito. Diciamo che è un pò il rapporto che io e Diego abbiamo anche fuori dal set” dice scherzosamente Carla Signoris, che ha recitato insieme ad Abatantuono in film come Mister Felicità di Alessandro Siani. “C’è una certa complicità e follia tra i due. Rossana teme un po’ questa dipartita del genero Giovanni, perché da quel momento in poi si ritroverebbe il marito appicciato tutto il giorno“.

Ridatemi mia moglie inaugura il 13 settembre la stagione televisiva su Sky 6, il nuovo canale di Sky. Divisa in due parti, la seconda uscirà il 20 settembre, a una settimana di distanza.

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