Over The Moon: intervista a Erica De Matteis, voce italiana di Chang’e

Erica De Matteis è la voce italiana della dea Chang'e nel film d'animazione Over the Moon, disponibile su Netflix dal 23 ottobre.

Una dea, animata ma profondamente reale. Una personalità magnetica che spicca sullo schermo come una ventata d’aria fresca, in un panorama internazionale che accoglie a braccia aperte i nostri talenti. Abbiamo scavato nel profondo della giovanissima Erica De Matteis, alla sua prima esperienza nel doppiaggio di Chang’e, la dea della Luna nel film d’animazione Over The Moon – Il fantastico mondo di Lunaria diretto da Glen Keane, l’animatore statunitense famoso per i suoi lavori alla Walt Disney Animation Studios (La Sirenetta, Aladdin, La Bella e la Bestia).

Il film racconta la storia di Fei Fei, una bambina che, dopo la perdita della madre, non si rassegna all’idea che suo padre voglia formare una nuova famiglia insieme ad un’altra donna e possa così rinunciare all’amore eterno, tramandato nella tradizione cinese dalla leggenda di Chang’e, la dea della Luna separata dall’amore della sua vita. Convinta a dimostrare l’esistenza della dea, Fei Fei costruisce un razzo spaziale e assieme al fratellastro e alcuni amici a quattro zampe raggiunge la Luna, accolta da un tripudio di forme e colori estasianti e coinvolgenti, gioia per gli occhi di adulti e bambini. Un primo contatto con temi delicati: l’elaborazione del lutto, il dolore della solitudine, la difficoltà di lasciar andare il passato per tendere la mano al nuovo. Un film didascalico che emoziona, arricchito da una colonna sonora pop degna di star come Beyoncé e Lady Gaga.

Chi è Erica De Matteis: la formazione artistica e le prime esperienze nel mondo musicale della doppiatrice di Over The Moon

Appassionata di musica fin da bambina nel 2010, all’età di quindici anni, arriva il provino come cantante per la Disney nel programma My Camp Rock 2, in onda su Disney Channel Italia, e nello stesso anno inizia gli studi musicali e di canto con il maestro Fabrizio Palma. Agli studi accompagna anche l’approfondimento della chitarra classica e del teatro, cresce sul palco esibendosi live in diverse manifestazioni fino alle prime esperienze teatrali con una compagnia di Roma.

Contemporaneamente viene notata da un’agenzia di moda che le permette di affiancare all’impegno artistico anche una carriera lavorativa come modella per importanti marchi italiani e internazionali. Sfila sulle passerelle della Milano Fashion Week e nel 2018 vince il titolo di Miss Universo Italia, vittoria che le vale il biglietto aereo per la finale mondiale in Thailandia.

Nell’aprile 2020 viene scelta per prestare la voce nelle parti cantate nel film d’animazione in top 10 su Netflix Over The Moon – Il fantastico mondo di Lunaria, nel ruolo della “ultrastraordinariaChang’e, la dea della Luna alla ricerca di una formula magica che possa riportare in vita l’amato Hou Yi, perso sulla Terra e mai più ritrovato.

Un’interpretazione impegnativa, un personaggio complesso da animare con la sola voce nel tentativo di renderlo quanto più umano possibile nonostante la sua natura divina.

I segreti di Lunaria: intervista a Chang’e

Abbiamo intervistato Erica De Matteis in occasione di una live sul canale Il RaccattaFilm di Antonio Cianci, ve la riportiamo di seguito!

Ad aprile arriva la conferma della parte in Over The Moon. Come sei stata scelta per il ruolo, quali sono state le sfide che hai dovuto affrontare?

Studio canto da quando sono piccina. Per “Over The Moon” ho svolto un provino su parte che prevedeva la registrazione di una demo inviata poi al team casting di Netflix. I direttori del doppiaggio di Disney Channel ricordavano alcune mie registrazioni e mi hanno proposta a Netflix che ricercava personalità attive su Roma, dato il periodo del lockdown. Sono stata scelta inaspettatamente, mi sono commossa all’idea di prestare la voce ad un personaggio così complesso e meraviglioso; quando ho saputo di dover doppiare la versione originale interpretata da Phillipa Soo (Hamilton) sono rimasta sorpresa, è un’icona! Per il primo provino ho dovuto eseguire Ultrastraordinaria, (“Ultraluminary” nella versione originale), in una versione differente da quella definitiva. I tempi erano ridotti, il range vocale dei brani impegnativo, ma i testi nella loro trasposizione vengono calibrati anche sulla voce dell’interprete per far sì che renda al meglio.”

La dea Chang’e sembra essere ritratta inizialmente come una possibile villain. Un personaggio ambiguo che svela pian piano i retroscena dolorosi del suo passato. Ti riconosci in lei?

Chang’e ha dei valori molto solidi. Alla mia prima esperienza vincere un provino con un personaggio così forte e fragile, in perenne attesa di ritrovare il suo amore, credo sia stato un segno del destino. Sono valori che condivido, l’amore, la famiglia, il sentimento. Chang’e è stato il ruolo giusto nel momento adatto. L’essenza del film è contenuta nel brano Love Someone New, un momento che ho amato infinitamente per la sua intensità e per il quale era necessario emozionarsi. Rendere la delicatezza affettiva della nostalgia e della solitudine è stato un duro lavoro, in sala mi hanno aiutata a far fluire le emozioni nel modo più reale possibile. L’incontro tra le voci delle due protagoniste è un attimo introspettivo e profondo che forse il pubblico più giovane non riesce del tutto a comprendere. Over The Moon è da vedere più volte, ad ogni visione appaiono più chiari il cuore e il messaggio del film.”

La colonna sonora di Over The Moon non si limita a descrivere la scena, ma entra nello spettro emotivo dei personaggi. Quanto è stato difficile abbracciare i diversi generi?

Di tutti i meravigliosi brani della colonna sonora quello che sento più mio è senza dubbio Love Someone New. Abbracciare i diversi generi musicali, dal rap alla lirica, è stata una sorpresa anche per me, una sfida importante. Mi hanno informata di dover eseguire parti rap solamente dopo la conferma del provino. Ho dovuto lavorare sulla realizzazione di una voce mista, a volte “sporca” per rendere le emozioni in maniera più sentita e viscerale, liberatoria, altre più “pulita”, limpida. Il pezzo più impegnativo è stato Ultrastraordinaria, un brano con dei fiati veloci e un range vocale costante nei registri alti, infatti abbiamo registrato inizialmente le strofe e solo in seguito il resto. Il lavoro dell’artista, del cantante in particolare, è un esercizio fisico: arrivavo a fine giornata col mal di schiena e vocalmente distrutta, dopo aver ricercato per ore suoni puliti e naturali. Alla fine, dopo l’immenso lavoro, la canzone diventa la tua migliore amica.”

Nel doppiaggio di Chang’e hai dovuto cantare anche in cinese. Come ti sei esercitata per la parte?

Abbiamo fatto delle videochiamate con un insegnante madrelingua cinese in diretta, se non erro, da Los Angeles. Durante le lezioni lavoravamo sull’emissione del suono, abbiamo fatto moltissima pratica e spesso le tracce venivano scartate perché alcune pronunce non corrispondevano durante le parti cantate in comune.”

La tua formazione artistica: i cartoni animati che ti hanno avvicinata al mondo dell’animazione

Ho studiato musica per moltissimi anni. Una fase della mia formazione è stata teatrale, anche se sono nata nell’ambiente musicale insisto nel dire che non esiste nulla più formativo del teatro. Sono cresciuta con le canzoni Disney, ho sempre amato La Bella Addormentata nel Bosco, Mulan, ma non credo ci sia un personaggio femminile in cui io mi ritrovi di più rispetto ad un altro. Amo alla follia Riflesso (Mulan), una delle prime canzoni del mondo Disney che ho studiato. Se dovessi scegliere il film della mia vita invece direi Moulin Rouge. Vidi il film in seconda serata, di nascosto ai miei genitori, rimasi estasiata e mi dissi: Io farò musical

Devi vincere assolutamente un provino. Quale brano scegli?

“Sento moltissimo Love Someone New, di Over The Moon. Ma anche Your Song e Fly Away nella versione di Moulin Rouge sono quelle che mi rappresentano di più.”

Nel film echeggia un grido di battaglia molto forte: “nessuna barriera”. L’amore è in grado di  abbattere muri e barriere che sembrano insormontabili. Qual è la più grande barriera per chi si approccia al mondo del doppiaggio?

“La più grande barriera sono i limiti che ci autoponiamo, accade spesso di credere di non essere all’altezza e precludersi esperienze che possono rivelarsi vitali. Rischiavo di fare lo stesso errore: per il provino in Over the Moon mi confidai con mia madre, essendo una cosa totalmente nuova ero scettica, avrei dovuto competere con professionisti più preparati. L’ostacolo più grande è la paura di mettersi in gioco in un lavoro che ci espone. La meraviglia è un provino in un settore che non pensavo potesse essere il mio e che invece ad oggi è stata la più bella scoperta di quest’anno. Un consiglio per chi vuole fare questo mestiere? Lo studio, e la perseveranza.”

Alla sua prima esperienza nel mondo del doppiaggio Erica è stata coinvolta in un progetto internazionale, un film d’animazione diretto da un famosissimo animatore della Disney. Alla domanda “cosa si prova al pensiero di aver doppiato un film di un regista premio Oscar” la risposta è stata sorprendente. “Sono felice di vedere ogni giorno il film con i miei nipoti, Stella e Leonardo. Non poteva esserci un film migliore con cui immergermi in questo mondo. La visione condivisa in famiglia è una soddisfazione impagabile“.

Erica De Matteis è una ragazza con i piedi per terra ma con tutte le caratteristiche per volare in alto. Una figura pura e spontanea, una sognatrice animata da solidi valori, che con la sua delicatezza incanta dentro e fuori lo schermo. Ultrastraordinaria.

Dove trovare Erica sui social e i suoi progetti futuri…

Erica, oltre a cantare e scrivere, è anche una grande appassionata di sport: gira il mondo e insegna fitness, in particolar modo ginnastica posturale e pilates. Tra i contenuti che crea sono molte le lezioni di pilates per le amanti del fitness, che la seguono per ritrovare l’equilibrio tra corpo e mente: “l’amore per se stessi, la fiducia nelle proprie capacità, la forza interiore sono valori che cerco di trasmettere quotidianamente attraverso i miei canali social“, una presentazione che non necessita di alcuna introduzione e non lascia dubbi circa la personalità sincera e genuina di Erica.

La vedremo presto in una nuova serie d’animazione Dreamworks in uscita il prossimo 13 novembre. Un progetto che ha rinnovato l’entusiasmo trasformando la sua prima esperienza al doppiaggio nella conferma di una vocazione più solida. “Credevo di conoscermi, di aver scelto la mia strada. Poi è arrivato il provino, e mi son detta – è mai possibile che a ventisei anni, io mi renda conto di aver escluso questo settore? – Vincere questo secondo provino è stata la conferma di ciò che sentivo.

Erica è molto attiva sui social, potete trovarla sulla sua pagina Instagram o sul suo blog dove “fonde le sue mille passioni in un’unica grande avventura“.

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