Ninian Doff: “Il mio Get Duked! A metà tra South Park e i Goonies”

La nostra intervista a Ninian Doff, regista di Get Duked!

Get Duked! di Ninian Doff è una commedia dissacrante, grottesca e spiazzante, che unisce caratteristiche e topoi di molti generi diversi, dal film apocalittico al teen drama, dal survival movie all’horror, senza mai rinunciare però ad una satira (anche politica) molto pungente e ad interessanti escamotage visivi.
La trama vede quattro ragazzi perdersi per le Highlands scozzesi durante un orienteering, finendo in breve in mezzo a pazzi assassini, contadini improbabili e poliziotti molto sui generis. Il film ha un cast che unisce giovani emergenti come Samuel Bottomley, Viraj Juneja, Rian Gordon o Lewis Gribben, ad altri molto più noti quali James Cosmo, Kate Dickie o Eddie Izzard. Il mondo dei “grandi” e quello dei “cioffani” vengono egualmente decostruiti ed illuminati di una luce alquanto ridicola ma anche oscura, che leva loro ogni originalità e ogni dignità.

Abbiamo avuto modo di intervistare il regista Ninian Doff (al suo primo lungometraggio dopo una lunga lista di corti, editing e videoclip musicali) che ci ha permesso di approfondire alcune questioni inerenti finalità e genesi dell’opera.

La nostra intervista a Ninian Doff, il regista di Get Duked! 

Signor Doff, sembra esserci davvero molta satira politica in Get Duked!. Quali spunti di riflessione spera di creare con questo film?

“Sicuramente la satira politica è parte fondamentale del plot, ed in particolare dei poliziotti interpretati da Katie Dickie e Kevin Guthrie, ed il mio intento era quello di immettere dei messaggi politici e sociali abbastanza forti nell’iter narrativo di un film, che però doveva rimanere puro intrattenimento.
Battute, scherzi, ironia, anarchia, energia dovevano fondersi con la componente politica, o almeno è quello che ho cercato di realizzare.”

Devo assolutamente chiederlo: quanto c’è di South Park in Get Duked!?

“Questa è una bella domanda! Si certo, il livello di interazione tra i personaggi e soprattutto l’uso della violenza e l’atmosfera satirica, feroce e dissacrante sono simili.
Posso tranquillamente affermare che South Park è stata una grossa fonte di ispirazione per me. Sono sempre stato un grande fan della serie.”

Il film unisce generi molti diversi. Contemporaneamente è un film di formazione, un survival movie, un horror…com’è stato destreggiarsi tra questi generi così diversi e queste atmosfere così diverse?

“Probabilmente è stata la parte più difficile di Get Duked!, la sfida più ardua.
Perché porti il tuo pubblico in una direzione già sapendo che poi li dovrai guidare da tutt’altra parte, cambiare tutto, dall’horror si troveranno in una commedia e poi ancora in un’altra direzione. Poi nel finale quasi pare di stare in Goonies.
Ma del resto era mia intenzione volare in ogni direzione. Tuttavia nel perseguire questo obbiettivo, volevo anche evitare l’effetto “zapping televisivo”, e quindi mantenere una certa coerenza nell’iter narrativo, ed in questo sicuramente vi è stato l’ostacolo più grande: non far perdere il pubblico lungo la strada.
Quando lavori bene in questo senso, quello a cui punti è far si che lo spettatore infine si “arrenda” e ti segua in tutto e per tutto….”