“My Italy è un Luna Park di artisti”: intervista al regista Bruno Colella e al cast

Il regista Bruno Colella parla del film My Italy insieme al cast: Luisa Ranieri, Alessandro Haber, Lina Sastri, Piera Degli Esposti, Sebastiano Somma.

Si è svolta alla presenza del cast e del regista Bruno Colella la conferenza stampa di My Italy, in uscita nelle sale il 18 maggio. Un film che “attraverso la commedia racconta l’arte contemporanea, un mondo che mi ha sempre affascinato” dice il regista – “e che per questo ho inserito nell’opera”.

Continuando a spiegare alla stampa come è nata l’idea del film Bruno Colella ha dichiarato:

“La commedia per quanto mi riguarda ha sempre bisogno di essere accompagnata da altro, di contrasti, e con l’arte contemporanea ho messo sul grande schermo un Luna Park popolato da strani personaggi, che sono poi gli artisti con i loro percorsi.”

Tra tutti i protagonisti chi è stato il più difficile da dirigere?

“Di sicuro H.H. Lim, perché ha sempre uno stato d’animo inquieto. Era molto preoccupato mentre giravamo e perciò ha vissuto quasi un dramma! È stato il più delicato da trattare.”

Bruno Colella: “My Italy è un Luna Park di artisti e percorsi nell’arte.”

Per gli attori professionisti del film, come è stato essere diretti da Bruno Colella?

Luisa Ranieri: “Io sono entrata in corsa al progetto, Colella mi ha chiamata spiegandomi a grandi linee di cosa si trattasse e, anche se non tutto mi era subito chiaro, ho accettato di interpretare una donna elegante, una sorta di visione. È stata un’esperienza sul set molto divertente.” 

Alessandro Haber: “Sono rimasto folgorato dal film. È un’opera che dovrebbe girare per le scuole, per far comprendere la bellezza del cinema e dell’arte contemporanea. Ha una catarsi meravigliosa, è veramente un film bislacco, un gioiello, e per questo ringrazio Bruno Colella.”

Lina Sastri: “Per me Bruno è un grande amico, mi ha spiegato in modo molto caotico il progetto, come d’altronde è suo modo fare. My Italy è un film folle, un lavoro che spiega il nostro Paese con poesia, raccontando l’arte e il cinema nostrano. Ringrazio Bruno per avermi dato un personaggio al limite della comicità, visto che solitamente mi affidano sempre ruoli da dramma!”

Piera Degli Esposti: “Ci sono film che possono risultare noiosi quando raccontano le storie e i viaggi delle persone, My Italy invece non lo è perché utilizza una grandissima originalità. Tratta pittori, cultura e risulta un’opera riuscita. Non ci si annoia affatto, ma ci si diverte apprendendo.

Sebastiano Somma: “Ho sempre pensato che Bruno avesse un animo diverso e questo film è l’ennesima prova. So quanta arte c’è nella sua testa. Io come tutti i colleghi abbiamo messo il nostro impegno e la nostra amicizia e speriamo il film possa girare.”

Bruno, come è avvenuta la scelta degli artisti?

“Nel lavoro di scelta degli artisti sono stato affiancato dal critico d’arte Achille Bonito Oliva. Sono quattro artisti molto differenti tra loro, le analogie più importanti che li legano riguardano l’essere stranieri e avere tutti dei legami forti con l’Italia. Gli occhi di questi quattro artisti diversi sono stati fondamentali per i luoghi e le storie da raccontare.”