Il Paradiso delle Signore: la costumista e la mostra a Riccione, “Ogni abito è un pezzo di cuore”

Inaugurata a Riccione nel corso dell’Italian Global Series Festival la mostra dedicata ai costumi di scena de Il Paradiso delle Signore. L’abbiamo visitata per voi.

Mentre sono in corso le riprese della nuova stagione, in onda dal prossimo settembre, Il Paradiso delle Signore, il celebre e amato daily Rai ambientato nella Milano degli anni Sessanta si mette in mostra. Lo ha fatto nel vero senso della parola con un’esposizione alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Villa Franceschi di Riccione di alcuni tra i più iconici costumi di scena della serie.

Alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Villa Franceschi di Riccione inaugurata durante l’Italian Global Series Festival 2025 la mostra dedicata ai costumi di scena de Il Paradiso delle Signore

Mostra Il Paradiso delle Signore cinematographe.it

L’esposizione, aperta al pubblico fino al 15 luglio 2025 a ingresso gratuito, è stata inaugurata lo scorso 22 giugno con un evento esclusivo nel corso della prima edizione dell’Italian Global Series Festival, alla quale hanno preso parte alcuni volti noti del cast, tra cui Vanessa Gravina, Flavio Parenti, Francesca Del Fa, Filippo Scarafia, Luca Ferrante, Ilaria Maren, Giulia Sangiorgi e Pietro Masotti. Con loro abbiamo visitato le stanze della mostra e ammirato alcuni degli abiti che hanno caratterizzato indelebilmente la serie, simboli di un’Italia in trasformazione e specchio dei cambiamenti sociali e culturali vissuti dalle sue protagoniste. Entrati nella galleria si viene accolti da alcune sagome delle Veneri, che è il nome con il quale vengono chiamate le bellissime commesse del magazzino meneghino. A loro il compito di guidare e indicare il percorso ai visitatori che in ordine anti-orario potranno esplorare le cinque stanze che ospitano i 25 abiti, ma anche delle gigantografie con foto di scena e dei videowall in cui scorrono in loop sequenze estrapolate delle stagioni passate. La galleria e l’esposizione si trasforma così in una vera e propria macchina del tempo che consente al fruitore di riavvolgere le lancette dell’orologio e ripercorrere la storia dell’amata fiction del pomeriggio Rai.   

Tanti ospiti e alcuni membri del cast al taglio del nastro della mostra sui costumi de Il Paradiso delle Signore

Mostra Il Paradiso delle Signore cinematographe.it

Il tutto mentre gli ospiti venivano sommersi dall’entusiasmo e dall’affetto dei tantissimi fan accorsi in massa per incontrare da vicino i loro idoli, a caccia di selfie e autografi. Ma non prima del taglio ufficiale del nastro, al quale erano presenti anche il direttore artistico della kermesse Marco Spagnoli, la sottosegretaria Lucia Borgonzoni, il produttore Giannandrea Pecorelli e la costumista Pamela Fontinovo. Ed è quest’ultima che abbiamo avuto il piacere di intervistare tra gli splenditi abiti da lei stessa pensati, disegnati e confezionati.

La nostra intervista alla costumista de Il Paradiso delle Signore, Pamela Fontinovo, realizzata in occasione della prima edizione dell’Italian Global Series Festival

Mostra Il Paradiso delle Signore cinematographe.it

Cosa il visitatore potrà trovare in questa mostra?
La mostra allestita per la prima volta a Roma si compone originariamente di 32 pezzi che ci hanno accompagnato nel corso delle singole stagioni. Qui a Riccione, per una questione di spazi a disposizione, abbiamo invece deciso di esporne 25. La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Villa Franceschi è un posto meraviglioso, con un numero di sale inferiore rispetto a quello necessario per esporre l’intera collezione, ma devo dire che riesce comunque a valorizzare in maniera incredibile i costumi grazie alla sua eleganza”.

Qual è il processo creativo che lei e il suo staff seguite per la realizzazione di queste straordinari abiti?
Noi confezioniamo tutto in casa. Abbiamo un laboratorio interno dove realizziamo tutti gli abiti da donna, mentre la parte dedicata all’uomo è affidata a una ditta e a dei sarti esterni, ma supervisionati dal nostro team. Compriamo l’intera filiera, a cominciare dallo studio dei tessuti e dei colori sino alla documentazione fotografica.  Dietro c’è dunque un lavoro pazzesco che parte da un lungo e accurato processo di ricerca che ha portato ad oggi a quasi 10.000 costumi prodotti nell’arco di sette anni”.

Come è cambiata e se si in cosa la metodologia di lavoro nel corso delle stagioni tenendo conto del passaggio dello show dal serale al daily?
All’inizio per la versione serale, io ricoprivo il ruolo di prima assistente e la mole di lavoro era sicuramente diversa perché il numero di episodi era nettamente inferiore, motivo per cui si poteva attingere dai materiali di repertorio che prendevamo dalle varie sartorie del settore. Poi quando si è passati alla versione daily e gli episodi sono aumentati abbiamo dovuto per forza di cose cambiare metodologia e reimpostare il lavoro, producendo internamente i costumi. Io nel frattempo sono diventata capo costumista. Le location sono più o meno le stesse e per spezzare la monotonia cerchiamo di variare molto i costumi in scena anche attraverso la combinazione dei colori, così da dare allo spettatore l’impressione di un cambiamento continuo”.

Ci sono uno o più costumi ai quali è affezionata tra quelli realizzati sino ad oggi per la serie? 
Come dico sempre gli abiti per me sono come dei figli. Il Paradiso delle Signore è esso stesso un figlio, per cui non faccio preferenze e non ci sono costumi ai quali sono particolarmente affezionata, perché sono tutti uguali. C’è qualcuno che mi ha fatto penare un po’ di più, questo sì, come ad esempio quelli da sera, che hanno bisogno di una cura nel dettaglio e nel confezionamento maggiore, ma in generale sono tutti pezzi di cuore e non riesco a fare distinzioni”.

Cosa bisogna aspettarsi nella prossima stagione dal punto di vista dei costumi?
Si comincia a cambiare, alleggeriamo un po’ le donne. Prima erano costrette nei reggiseni, nei bustini, mentre adesso saranno più libere, per cui abbiamo iniziato a togliere tutta la costruzione che c’era del corpo”.