Il Mago del Cremlino: Jude Law parla del “suo Putin” con Olivier Assayas, “bisognava raccontare questa storia”

Il mago del Cremlino è la storia di Putin, della Russia, della situaizone geopolitica anche attuale. Ne parla, al Festival di Venezia 2025, il regista Olivier Assayas insieme al cast, composto da Jude Law, Alicia Vikander, Tom Sturridge, Jeffrey Wright.

Il Mago del Cremlino è il film diretto da Olivier Assayas tratto dall’omonimo romanzo di Giuliano da Empoli, presentato a Venezia 82. La storia è il racconto dell’ascesa di Vladimir Putin, interpretato da Jude Law, attraverso il suo braccio destro Vadim Baranov (Paul Dano), ispirato alla vera figura dello spin doctor Vladislav Surkov. La pellicola è un film politico che tocca tutti i temi del potere e dei suoi intrighi.
Noi di Cinematographe.it abbiamo incontrato il regista Olivier Assayas e il cast in conferenza stampa.

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Il Mago del Cremlino e gli “spaventosi” cambiamenti nella politica moderna

il mago del Cremlino; cinematographe.it

La storia di Vladimir Putin “si applica a molti leader”, ha dichiarato Assays. “È una situazione molto spaventosa e pericolosa. Abbiamo preso un caso, che è una storia specifica di Vladimir Putin. Penso che si applichi a molti leader.” Più in generale, “penso che sia più in generale la trasformazione della politica negli anni. Credo che la politica sia cambiata in modo importante, specialmente durante questo periodo. Soprattutto per le persone della mia generazione. Ciò che sta succedendo adesso non è solo terribile, ma è ancora più terribile perché non abbiamo risposte.”

In un cast di soli uomini, spunta Alicia Vikander nel ruolo di Ksenia, una sorta di bussola morale del personaggio di Baranov, interpretato da Paul Dano: “Prima di tutto, è una storia su molti uomini, ma penso dobbiamo avere una controparte femminile, che qui funge da morale”, ha spiegato. “Credo che questo sia il suo posto in questa storia. Lei diventa uno specchio per il personaggio di Baranov, lo aiuta a prendere le sue decisioni, influenza le sue opinioni, e le sue responsabilità. All’inizio pensavo che Ksenia fuggisse semplicemente, invece è una donna che non si allontana dall’affrontare la verità.”

Il regista ha poi voluto aggiungere: “Per concludere su ciò che hai detto, per me è estremamente importante avere un personaggio che incarna la libertà. Ksenia nel film, nel mondo della politica, è una persona che protegge fortemente la libertà. Ksenia rappresenta l’energia che c’era negli anni 90 quando i russi pensavano di cambiare il Paese, di cambiare il mondo, e li abbiamo visti scappare.”

Jude Law e il suo Putin: “Una rivelazione scoprirlo”

jude law il mago del cremlino cinematogrpahe.it

Per Jude Law scoprire la vita di Putin “è stata una rivelazione perché sapevo poco su di lui e quindi è diventato un obiettivo per me di imparare di più su di lui. Come uomo volevo ricostruire chi era. E penso che questo sia stato importante.”

Tom Sturridge interpreta il nemico di Baranov e di Putin, Dmitrij Sidorov: “Il mio è un personaggio che rappresenta l’opportunismo e la gratitudine che si riflette nei sistemi di potere.”

Jeffrey Wright è invece il giornalista incaricato di scrivere la storia di Baranov. L’attore si è appassionato molto al libro di Giuliano da Empoli, ha raccontato in conferenza stampa. “Vi consiglio di leggere questo libro perché ci sono strumenti incredibilmente moderni che riguardano il potere autocratico in un modo davvero magnifico per un libro scritto nel 2022 e che parla così specificamente di dove siamo. Mi ha aiutato a dare una cornice al personaggio del film. Mi ha aiutato perché mi ha dato dei riferimenti storici per capire dove siamo perché non penso che sia possibile, in particolare in America, capirlo.”

L’attore ha poi fatto una riflessione sull’attuale situazione geopolitica: “Guardando i media è come far parte di un grande spettacolo dove siamo spettatori o attori. Tornando alla storia, per me era importante comprendere quali siano le aspirazioni dei leader oggi. Per me è stato anche utile, e anche di contrasto, vedere la storia americana perché è un film molto specifico che coinvolge tutti noi. La cosa che apprezzo davvero è che c’è una storia sulla Russia, e c’è una storia americana di contrasto. Parte della mia ricerca riguarda capire perché bisognava raccontare ora questa storia in America.”