I Cesaroni – Il Ritorno, parola al cast: “è stato come rimettere piede a casa dopo tanti anni”
All’Italian Global Series Festival 2025 il comeback de I Cesaroni, con anticipazioni sull’attesa settima stagione.
Partenza con il botto per l’Italian Global Series Festival, la neonata kermesse romagnola diretta dal critico e giornalista Marco Spagnoli (ideata e organizzata da APA – Associazione Produttori Audiovisivi, con il sostegno del Ministero della Cultura) dedicata alla serialità, che nella serata inaugurale in scena il 21 giugno nella suggestiva cornice dell’arena a cielo aperto allestita nella Corte degli Agostiniani di Rimini ha registrato il suo primo sold out. E non poteva essere altrimenti visto l’attesissimo appuntamento in cartellone ritagliato su una serie cult, con un panel su I Cesaroni – Il Ritorno che ha segnato appunto il grande comeback della famiglia televisiva più amata di sempre, che ha fatto la storia della fiction italiana.
Claudio Amendola e il cast de I Cesaroni ospiti della prima edizione dell’Italian Global Series Festival tra reunion e anticipazioni della settima stagione

Nel corso dell’evento interverranno Claudio Amendola, protagonista storico e regista della nuova stagione, e l’intero cast, tra cui alcuni volti iconici e nuove entrate. La serata è stata l’occasione per scoprire in anteprima assoluta i retroscena della produzione, i primi contenuti inediti con la proiezione di una clip con le primissime immagini dal set e il racconto di un ritorno che promette di parlare al cuore di diverse generazioni. Le riprese della settima stagione sono attualmente in corso e termineranno ad agosto. Ed è in una pausa dal set che il cast formato da volti storici e new entry si è ritagliato un momento per incontrare i fan che sono accorsi numerosissimi in quel di Rimini, dove la reunion è andata in scena. Il nuovo capitolo, in dodici episodi per sei serate, non ha ancora una data di messa in onda, per cui bisognerà attendere sicuramente il prossimo anno. Ma nel frattempo questo antipasto romagnolo ha iniziato a solleticare la curiosità e ad alimentare ulteriormente l’appetito dei fan, che attendono da dodici lunghissimi anni di rimettere piede nella storica bottiglieria della Garbatella e tra le mura di casa Cesaroni.
Claudio Amendola: “I Cesaroni è la cosa più divertente che ho fatto nella mia vita dal punto di vista lavorativo”

A rompere il ghiaccio non poteva non pensarci Claudio Amendola che ha spiegato i motivi che lo hanno convinto a tornare a vestire i panni del mitico oste Giulio: “I Cesaroni è la cosa più divertente che ho fatto nella mia vita dal punto di vista lavorativo. Da tantissimi anni scelgo di fare solo le cose in cui mi diverto e ho smesso di fare quei tipi di lavoro dove non solo ci si annoia, ma ci si stanca troppo. Oltre all’attore adesso dirigo anche le fiction perché non ne potevo più dei registi di fiction e quindi ad un certo punto, appena ho avuto il potere contrattuale per impormi, sono passato dietro la macchina da presa pure nella serialità. Nel caso de I Cesaroni però c’è qualcosa in più rispetto alle altri show che ho firmato come regista. Penso di essere tra le pochissime persone che conoscono meglio questa serie, motivo per cui credo di essere quella giusta per portare in porto questa nave meravigliosa che fino adesso sta navigando su una tavola piatta. Non stiamo trovando nessun tipo di difficoltà se non quella di provate a smettere di ridere in scena, perché ci divertiamo tutti moltissimo.“
Claudio Amendola: “La prima volta che ho rimesso piede sul set de I Casaroni – Il Ritorno mi sono sentito subito come a casa e in famiglia“

Claudio Amendola ha poi parlato delle emozioni che ha provato nel ritornare sul set, dell’approccio registico e delle novità della settima stazione: “Su quel set mi sono ritrovato subito a casa ed è stata un’emozione fortissima rimettere piede nelle location, alcune delle quali sono rimaste uguali e identiche a come le avevano lasciate dodici anni fa. Tutte le location storiche della Garbatella sono confermate e tornate ad essere il set naturale. Abbiamo ricostruito gli interni in studio, mentre per altre ambientazioni come la scuola, questa volta abbiamo girato in luoghi reali: i muri, le aule, i corridoi e tutto il resto sono veri, Questo rispetto alle stagioni passate è stato in tal senso un upgrade. Per quanto riguarda lo stile ho deciso di rimanere fedele e dare continuità all’approccio dei miei predecessori. Quindi mi sono rifatto ai fratelli Stefano e Francesco Vicario e a Francesco Pavolini. Questo perché I Ceseroni è un prodotto molto semplice di vasto consumo, di conseguenza deve essere di facile fruibilità. Chi mi ha preceduto alla regia ha giustamente cercato di dare sin dall’inizio una linea molto basilare. È chiaro che sono passati tanti anni e ora abbiamo dei mezzi tecnici diversi che ci aiutano a dare una veste e una risoluzione visivamente e qualitativamente più elevate. Sicuramente mi sto prendendo delle piccole licenze stilistiche, ma nulla di più. Noi andiamo in onda mentre la gente fa anche altre cose, compreso cenare, motivo per cui non possiamo richiedere un livello di attenzione specifico per quanto concerne elaborati movimenti della macchina da presa, piuttosto che giochi di ombre o tagli particolari nella composizione delle inquadrature. In tal senso devo arrivare a tutte le persone e il modo più giusto per farlo è utilizzare un linguaggio tecnico semplice e immediato.”
Claudio Amendola: “Ne I Cesaroni – Il Ritorno la storica bottiglieria della Garbatella è in crisi finanziaria e proverà a risollevarsi“

Il regista attore romano si è poi soffermato sulle tematiche affrontate nella serie: “I Cesaroni è un specchio della realtà ed è sempre stato un prodotto molto forte in linea con lo spirito del tempo. In chiave comedy ha esplorato le relazioni sociali, familiari ed è riuscita a intercettare il cambiamenti in tal senso. Abbiamo avuto un’attenzione particolare nel cercare di raccontare con la nostra chiave che è quella del disincanto, della leggerezza, a volte dell’ironia, spesso anche del sarcasmo e al limite del politicamente scorretto di affrontare le tematiche che poi sono quelle di cui si parla a tavola nelle famiglie. Sicuramente questi nuovi Cesaroni, un po’ invecchiati, sono i figli di questi anni trascorsi. La bottiglieria versa in una grave situazione finanziaria a causa del Covid, perché per moltissime attività la pandemia rappresenta un fardello ancora da smaltire. Ritroviamo i personaggi belli impicciati, ma con la stessa voglia di rimboccarsi le maniche e andare avanti trovando di volta in volta soluzioni con l’infallibile metodo Cesaroni, un metodo del quale siamo proprietari del copyright e che non sbaglia mai.”
Ricky Memphis e Lucia Ocone tra le new entry della settima stagione de I Cesaroni

Claudio Amendola ha poi parlato del cast, tra vecchie e nuove conoscenze: “Tutti gli attori che facevano parte delle prime stagioni li ho ritrovati con il ruolo in tasca. La cosa che più mi ha colpito è il rapporto con i tre figli che sono diventati altrettanti uomini, eppure sono esattamente la proiezione di quei ragazzi. Sapete benissimo che abbiamo un vuoto cosmico. Fino all’ultimo abbiamo sperato che Antonello Fassari potesse essere con noi. Purtroppo non è stato così ma abbiamo la certezza di averlo vicino, anzi vicinissimo. Il primo giorno che siamo entrati in bottiglieria ha guardo i presenti che erano con me e abbiamo sentito veramente una presenza gentile che vegliava su di noi. In tal senso Antonello è con noi. E quindi quello che più ho ritrovato è stato questo senso di casa, di calore, di famiglia. Aspettatevi quella famiglia, quella famiglia incasinata, allargata, con le braccia e i cuori aperti ad accogliere. E poi ci sono le new entry. Ho trovato due amici come Ricky Memphis e Lucia Ocone di una professionalità enorme, con i quali veramente non abbiamo bisogno di dirci nulla. Loro interpretano nella settima stazione rispettivamente il consuocero di Giulio e la nuova socia della bottiglieria. Con loro c’è sempre stata una connessione istintiva, innata, immediata. Una delle grandi forze de I Cesaroni, delle altre serie, era quel meraviglioso trio formato da me, Max Tortora e Antonello Fassari. Oggi posso dire con serenità e con grande gioia che il trio che abbiamo messo su con queste new entry è altrettanto forte, altrettanto comico. E se vogliamo c’è pure una quota rosa in più che non fa mai male.“
Lodovico Fremont: “Sono contento che gli sceneggiatori in questa nuova stagione hanno voluto dare una chiave veramente particolare e profonda al personaggio di Walter”

La parola poi è passata ad alcuni componenti del cast, a cominciare da quelli della prima ora. A prendere per primo il microfono è stato Lodovico Fremont, Walter nella serie: “Anche per me è stato come tornare a casa. Ricordo che quando ho rimesso piede sul set insieme a Claudio e Matteo Branciamore, mi e ci siamo commossi. Sono felicissimo di essere tornato a vestire i panni di un personaggio al quale sono legato e devo tantissimo. In più sono contento che gli sceneggiatori hanno voluto dare una chiave veramente particolare e profonda alla sua figura, che mi sta dando la possibilità di conoscere ed esplorare aspetti nuovi di lui.”
Federico Russo: “Mimmo è cresciuto e nella settima stagione avrà un ruolo più attivo rispetto a quello che accade dentro e fuori dalle mura di casa Cesaroni“

È stato il turno di Federico Russo, il piccolo Mimmo Cesaroni che nel frattempo è cresciuto e lo ritroviamo insegnante di sostegno in quella stessa scuola che aveva frequentato da bambino: “Essere tornato a far parte di questo gruppo per me è stata una grandissima gioia. Aspettavo questo momento da tantissimo tempo e avevo quasi perso la speranza, ma invece alla fine è successo. È stato da una parte come rinascere e dall’altra come aver ritrovato una famiglia. Il mio personaggio, quello di Mimmo, ha mantenuto quella sua saggezza, quella sua serietà. All’epoca era un bambino, quindi osservava. Adesso invece è bello vedere come partecipa insieme alle decisioni del gruppo, e dei fratelli. Insomma ha un ruolo più attivo rispetto a quello che accade dentro e fuori dalle mura domestiche.”
Elda Alvigini: “Per me rincontrare Stefania Masetti è stato come ritrovare una vecchia amica a distanza di tanti anni”

Altro volto storico presente alla serata era quello di Elda Alvigini: “Per me rincontrare Stefania Masetti è stato come ritrovare una vecchia amica a distanza di tanti anni. Ecco perché voglio ringraziare tutte quelle persone che hanno pensato, oh però Stefania ci deve stare in qualche modo. Questa settima stagione è un’occasione non solo di ritrovare il personaggio, ma per vedere come e se è cambiato. È torna a fare la dirigente scolastica, ha sempre il suo bel caratterino fumantino, però è anche più saggia e con una capacità di ascolto molto maggiore rispetto al passato. Per lei l’amicizia è un sentimento sacro, a cominciare da quella con Giulio. Entrambi separati dai rispettivi grandi amori sono rimasti come calzini spagliati di due colori diversi, gettati in una lavatrice, che quindi si fanno forza a vicenda. In più sono molto molto contenta di tutti i colleghi che sono entrati a fare parte del cast.”
Marta Filippi: “Io ero una grande fan da ragazzina della serie, nata e cresciuta a Garbatella e andavo ad assistere tutte le volte alle riprese. Ora sono una delle protagoniste de I Cesaroni – Il Ritorno”

E infine è stato il turno di alcune new entry. Tra queste Marta Filippi che nella settima stagione interpreterà Virginia, la nuova compagna di Marco: “Allora, diciamo che per me che vedevo la serie da piccola è stata veramente una sensazione assurda, perché quando sono entrata per la prima volta sul set della casa è stato come mettere piede in un luogo a me familiare che conoscevo da sempre anche se non c’ero mai stata fisicamente. Io ero una fan da ragazzina, nata e cresciuta a Garbatella e andavo ad assistere tutte le volte alle riprese. È stato molto bello riguardarsi le stagioni precedenti per preparare il mio personaggio sotto un altro punto di vista e io ad oggi sono tanto tanto fortunata a vivere in prima persona questa esperienza umana e professionale. Spero che piacerà allo spettatore almeno un quarto di quanto sta piacendo a me lavorare con loro su questo set, con questa che giorno dopo giorno sta diventando come una seconda famiglia. Sono emoziona ed esplodo veramente di gioia, di gratitudine. Sto imparando veramente tanto. Ogni giorno c’è qualcosa in più da aggiungere, qualcosa in più per cui divertirci.”
Andrea Arru: “Vestire i panni di Olmo è un’esperienza che mi eccita moltissimo perché è la prima volta che mi capita di interpretare una figura così piena di sfumature”

Al giovane e talentuoso Andrea Arru è stato affidato invece il ruolo di Olmo, un ragazzo “particolare”, alunno della scuola: “Sono di origini sarde, quindi non sono cresciuto con il culto de I Cesaroni a casa, però devo dire che appena metti i piedi nelle vicinanze di Roma e del quartiere della Garbatella senti l’energia della serie che ti travolge ed entra dentro. Essendo un nuovo personaggio in una stagione molto attesa di una serie tanto popolare devo essere sincero mi mette un po’ di ansietta, perché so che le aspettative sono alte. Allo stesso tempo è un’esperienza che mi eccita moltissimo perché è la prima volta che mi capita di interpretare una figura così piena di sfumature, che deve essere portata in una chiave molto leggera. Per me è fantastico perché era da anni che speravo in un segno divino di avere appunto un ruolo proprio diverso da tutti quelli che avevo fatto fino ad adesso e sono stato accontentato. Sono felice, onorato e spero che Olmo piaccia al pubblico come a me sta piacendo interpretarlo.”
Ricky Memphis: “Sono molto contento di essere entrato a fare parte di questa grande famiglia che è I Cesaroni”

A chiudere ci ha pensato Ricky Memphis, new entry nel ruolo di Carlo, consuocero di Giulio in quanto padre di Virginia, la compagna di Marco Cesaroni: “Sono molto contento di essere entrato a fare parte di questa grande famiglia e da ultimo arrivato confermo l’ansia perché è chiaro che per noi new entry è una grande responsabilità. Personalmente spero di essere all’altezza della situazione. Io porto la mia professionalità e anche il fatto di fare le cose al meglio, cioè con amore.”