Gabriele Mainetti: intervista dal TS+FF 2025, tra mondi distopici e film del cuore [VIDEO]
Con Gabriele Mainetti abbiamo parlato del rapporto fra cinema e videogiochi e dei legami tra transumanesimo, fantascienza, politica e società in un genere che crea e si ricrea continuamente.
Il regista Gabriele Mainetti quest’anno è stato coinvolto come presidente della giuria dell’edizione 2025 del Trieste Science+Fiction Festival – il più importante evento italiano dedicato alla fantascienza. Mainetti ha ottenuto riconoscimenti non solo come regista (Lo chiamavano Jeeg Robot, Freaks Out e La città proibita sono pellicole che innovano e hanno sorpreso pubblico e critica) ma anche come produttore e sceneggiatore attraverso le sue storie ricche di elementi fantasy o i suoi film d’azione.
La nostra intervista video a Gabriele Mainetti, al Trieste Science+Fiction Festival 2025 n qualità di Presidente di Giuria del premio Asteroide

ll Trieste Science+Fiction Festival assegna annualmente al miglior lungometraggio del concorso internazionale, il tradizionale premio Asteroide, che è il massimo riconoscimento dello storico festival triestino. Durante la manifestazione della 25esima edizione, l’acclamato regista è stato protagonista di due eventi aperti al pubblico che si sono svolti il 31 ottobre. Mainetti ha presieduto infatti un incontro pubblico nell’ambito degli IVIPRO DAYS (appuntamento annuale dedicato al settore dei videogame e ai suoi legami col territorio e il patrimonio culturale), durante il quale ha raccontato il suo rapporto con i videogiochi, e ha introdotto poi al Teatro Miela di Trieste due film che hanno fatto la storia del genere fantastico.
Ritrovandolo questa volta nel ruolo di Presidente della Giuria del Premio Asteroide (il riconoscimento internazionale che ogni anno premia il miglior film di registi emergenti nei generi science fiction, horror e fantasy) abbiamo intervistato il regista italiano e ci siamo immersi con lui nel variegato mondo della manifestazione che esplora vari ambiti della cultura fantascientifica e si arricchisce di incontri con rilevanti esponenti della produzione cinematografica di fantascienza italiani e stranieri. Fra le novità di quest’anno figura sicuramente la nuova sezione del festival “Thing to Come”.
Nella nostra intervista abbiamo parlato delle nuove frontiere del genere, delle interconnessioni fra cinema e videogiochi e dei legami tra transumanesimo, fantascienza, politica e società (esplorati attraverso la nuova sezione “Thing to Come”). Di un genere che crea e si ricrea continuamente.