Christian De Sica e Massimo Boldi sono Amici come prima: “Il pubblico ci chiedeva di tornare”

Amici come prima è il ritorno in coppia di Christian De Sica e Massimo Boldi. Ma avevano litigato? E cosa si aspettano dal pubblico?

Erano reclamati a gran voce. Tutti aspettavano questo ritorno. E il pubblico è stato accontentato. Più di dieci anni dal loro ultimo film insieme, Massimo Boldi e Christian De Sica tornano al cinema con Amici come prima, tra malinconie e ricordi, ma anche tanta, tanta, tanta voglia di condividere una nuova avventura. In uscita nelle sale il 19 dicembre, la commedia a tutto tondo – secondo gli attori – vede la regia di De Sica aiutato dal figlio Brando e la presenza di Lunetta Savino, Regina Orioli e Francesco Bruni nel cast. Un ritorno che vuole allontanarsi dal classico cinepanettone, ma non disprezza l’utilizzo di alcuni suoi stilemi, puntando tanto sulla forza della nostalgia e la voglia di continuare a portare gente in sala.

Un ritorno in grande stile quello con Amici come prima, cosa ne pensate?

Christian De Sica: “Con Massimo ci siamo conosciuti da giovani. Facevamo parte di una stessa band, lui suonava la batteria ed io ero la voce. Poi il gruppo si è sciolto e ci siamo ritrovati in Yuppies. Adesso erano dodici anni che non giravamo insieme un film, penso sia un po’ come riveder ballare Fred Aster e Ginger Roger.” 

Massimo Boldi:Per tredici anni non abbiamo lavorato insieme, pur rimanendo amici. Non è vero che c’è stata di mezzo una discussione, solo abbiamo intrapreso due strade differenti. Molta gente che ho incontrato mi chiedeva se avevamo litigato e se era per questo che non facevamo più film insieme e continuavano a dirmi di chiarire per poter tornare con il nostro duo. Adesso lo abbiamo fatto, per la gioia di grandi e piccini. Ora però, visto che lo avete chiesto tanto, dovete andare al cinema!”

Christian, tuo figlio Brando non è accreditato alla regia insieme a te, ma è stato di grande aiuto. Puoi raccontarci della vostra esperienza lavorativa?

“Chiedere a mio figlio di fare la co-regia è stata una svolta. Avere un regista giovane che si occupa di due attori meno freschi è una boccata di vitalità. Non ha voluto che il suo nome comparisse vicino al mio perché non voleva passare per il solito figlio raccomandato, ma tra poco uscirà il suo nuovo film e potrà mostrare il suo valore. Spero di rilavorare con lui e gli sono davvero riconoscente per il lavoro svolto con Amici come prima. È stata una festa averlo all’opera, ogni mattina ci vedevamo e mentre lui spiegava le idee che aveva avuto per le scene e che scambiavamo insieme a quelle che avevo avuto io, si vedeva che aveva ben in mente come muoversi. In fondo ha studiato in America, il suo insegnante di sceneggiatura era David Lynch e quello di regia Steven Spielberg. Sa il fatto suo e presto lo mostrerà.”

La domanda che tutti si fanno intorno ad Amici come prima è: ma è un cinepanettone oppure no?

C.D.S.: “Ma magari lo fosse. Se siamo qui è per i cinepanettoni. Prima li facevamo solo noi, dopo sono arrivati tutti gli altri.”

Con questa pellicola vi siete tolti qualche sfizio?

C.D.S.: “Di solito i film che facevamo erano più slapstick, con una serie di siparietti e bene o male interpretavamo tutti sempre lo stesso ruolo. Questa volta, invece, interpreto un disperato che ha bisogno di trasformarsi in una donna per lavorare. A differenza degli altri film è che quella di Amici come prima è una storia a tutto tondo. C’è anche della malinconia e della tristezza, come la scena in macchina con Boldi che mi chiede di aiutarlo o quella con mio figlio in cui gli dico che non deve nascondersi. Non è un film tout court come erano gli altri.”

Boldi & De Sica: “Ci avete chiesto di tornare? Ora andate al cinema!”

E sul set ritrovare il ritmo e la coordinazione è stato più o meno facile del previsto?

M.B.: “Certamente è stata una grande gioia. Abbiamo ritrovato subito quella grande intesa che c’è tra noi. Gli anni sono passati senza che ce ne rendessimo conto, ma la magia che ci lega è rimasta invariata. Non siamo amici come prima, ma veri amici.”

E cosa possono dirci gli altri attori che hanno preso parte al ritorno di Boldi e De Sica?

Lunetta Savino: “Ringrazio Christian che mi ha permesso di fare coerentemente la stronza dall’inizio alla fine. Da tempo aspettavo un ruolo con questa connotazione, soprattutto di farlo con accento milanese. Ho detto a Christian di spingere su questa linea. Donne simili esistono e per un’attrice è bello esplorare personaggi così lontani da sé.” 

Regina Orioli: “Non sono così cattiva nella vita rispetto a come mi vedete nel film. Per me era un’occasione interpretare un personaggio così cattivo. Di solito mi fanno fare la stronza subdola, almeno qui era del tutto esplicito.”

Francesco Bruni: “Mi sono trovato bene con tutti sul set e sia Christian che Brando hanno un’ottima capacità di comunicare.” 

Ma come nasce Amici come prima e cosa vi aspettate dal pubblico?

C.D.S.: “Al principio non doveva trattarsi di un film con Massimo. Con Fausto Brizzi avevamo pensato ad un’opera drammatica: un uomo che si vestiva da donna non perché era omosessuale, ma aveva bisogno di un cambiamento, di trovarsi in altre vesti. Ma i produttori hanno detto che probabilmente era meglio farne una commedia, trasformando il travestimento in utilità. Quindi ci siamo ritrovati ad avere bisogno di un gran comico e abbiamo chiamato lui. Sul set ha portato tanto, è un improvvisatore nato che non può essere tenuto in binari troppo stretti. Mi ha dato grandi soddisfazioni. Sia lui che io ci sentiamo rinati e ringiovaniti. Per quanto riguarda il pubblico spero che accetti Amici come prima. E che torni ad amare il suo cinema, cosa che ha smesso di fare da tempo. C’è tanto qui: commedia, tenerezza, malinconia, ma anche quell’accenno ai cinepanettonioni che ci si aspetta.” 

M.B.: “C’era la voglia di ritrovarsi. Con i cinepanettoni si è raccontata un po’ la storia della nostra Italia. Sono parte della nostra vita vissuta e spero che con Amici come prima possa cominciare un nuovo ciclo. Pensando al film, lo abbiamo girato tenendo conto di tutte le generazioni, per questo è un vero film di Natale per tutti.” 

Quindi tornerete?

C.D.S.: “Non abbiamo accordi che ci vincolano tra noi per ora. Ognuno ha i propri progetti. Ma non è detto che non potremo ritornare. Sempre se questo non farà schifo!”