George Clooney: “Quello di Catch-22 è un mondo caotico e pazzesco”

"Solo la TV poteva comunicare il mondo caotico e pazzesco di Catch-22" spiega George Clooney alla conferenza stampa della serie, dal 21 maggio su Sky.

Si è svolta nella mattinata di lunedì 13 maggio presso lo Space Cinema Moderno di Roma,  l’anteprima del pilot e la conferenza stampa di presentazione di Catch-22, la miniserie prodotta e diretta da George Clooney, ispirata all’omonimo romanzo di Joseph Heller, una delle pietre miliari della narrativa americana moderna.

Incentrato sulle gesta disperate e caotiche di un aviatore americano nell’Italia della Seconda Guerra Mondiale, Catch-22 promette di essere la nuova serie rivelazione dell’anno, grazie a un cast di primissimo livello, nonché di un reparto tecnico e maestranze di grande qualità e dalle idee molto chiare.

George Clooney: “Solo la TV poteva trasmettere la storia di Catch-22

Durante la conferenza stampa, in cui erano presenti Clooney, Kuras, Heslov e Davis, assieme a buona parte del cast, il lungo viaggio fatto assieme per creare questa mini-serie televisiva è stato da tutti descritto come sentito, necessario, bellissimo.

Un viaggio che è stato fatto anche con maestranze italiane, in Sardegna, in una natura che la fotografia di Martin Ruhe ha valorizzato in pieno, e che ha permesso snodi narrativi e semiotici importanti nell’iter di questo strano pilota, un po’ coraggioso e un po’ no, un po’ pazzo e un po’ no.

Catch-22: recensione del pilot della serie tv di e con George Clooney

Di certo Catch-22 promette di appassionare e colpire il pubblico, vista la sua natura ibrida e assolutamente anticonvenzionale rispetto a tutto ciò che fino a oggi ha descritto sul piccolo e grande schermo il secondo conflitto mondiale, in special modo dal punto di vista degli americani.

Catch-22 Conferenza cinematographe.it

“Per me il libro di Heller era stato molto importante all’epoca, come per molti altri” ha confessato Clooney “e mi ha sempre affascinato l’idea di ricreare il mondo di Catch-22, un mondo caotico e pazzesco. E di far capire come sia impossibile o quantomeno difficile batterlo, o anche solo venirci a patti, cosa che il protagonista cerca di fare continuamente”.
“Solo la televisione oggi” ha voluto precisare Clooney “aveva il potere espressivo, la capacità di creare una narrazione così sfaccettata ed articolata nel tempo, così complessa”.

Grant Heslov ha poi voluto precisare quanto, dal suo punto di vista “sia importante soprattutto oggi parlare di guerra, è un tema molto attuale, come lo era ai tempi di Heller che fu un riferimento importante per i giovani anti-Vietnam; il nostro mondo non ha più avuto una guerra come quella negli ultimi 70 anni. A dispetto di tutto credo abbiamo vissuto in un mondo abbastanza tranquillo, ma il mio paese ora come ora sembra quasi averlo dimenticato e assieme esserne ossessionato”.

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Ellen Kuras ha voluto sottolineare quanto complesso e difficile è stato girare una mini-serie come Catch-22, con i vari episodi girati contemporaneamente, con un livello di difficoltà in termini di scrittura e soprattutto regia senza precedenti:

A volte ci siamo trovati a girare il primo episodio e contemporaneamente anche scene del secondo episodio… per gli attori è stato difficile, ma anche molto esaltante. Christopher Abbott per esempio doveva alternare interpretazioni diverse in continuazione, a seconda del momento e del mood del suo personaggio.

E proprio Abbott, lanciato dalle serie Girls e The Sinner ha specificato come “entrare nel corpo di un personaggio complesso come Yo-Yo è magnifico, l’ideale per un attore. C’è così tanto da fare, così tante emozioni e momenti da creare. Azione, commedia, dramma… Tutto questo fa di Catch-22 un contenitore eccezionale, è il viaggio di un uomo dalla normalità alla pazzia”.

Catch-22 arriverà su Sky Atlantic il prossimo 21 maggio.