Assolo – Intervista all’attrice e regista Laura Morante e al cast

Seconda regia per Laura Morante che a Roma presenta il suo nuovo film Assolo, storia di una donna fragile in cerca di riscatto. Insieme all’attrice anche il cast: Francesco Pannofino, Gigio Alberti, Piera Degli Esposti, Carolina Crescentini, Emanuela Grimalda, Antonello Fassari, Eugenia Costantini e Filippo Tirabassi. Cosa aspettarsi dalla pellicola? Noi di Cinematographe abbiamo cercato di carpire qualche informazione in più e ve la sveliamo nell’intervista che segue.

Intervista a Laura Morante insieme al cast di Assolo

Laura Morante, sei alla tua seconda regia, il film è una commedia che volge lo sguardo alla realtà. Cosa puoi dirci su Assolo?

Il lavoro di co-sceneggiatura con Daniele Costantini è stato più lungo di quello che avevo pensato. All’inizio eravamo partiti bene, le scene erano uscite spontanee poi dopo tanto materiale non siamo riusciti a continuare. Ero angosciata, non si trovava il modo di unire tutto insieme. Non sapevamo se farne una commedia, un dramma, un mondo onirico. Stavo rinunciando, ma Daniele mi ha detto “Un sola settimana. Solo un’altra settimana.”. Quell’atto di fede mi ha dato fiducia. La cosa divertente di Assolo è che le parti che rappresentano la vita vera sono state tutte inventate, mentre le scene che sono più stravaganti sono tratte da eventi veramente accaduti. Preferisco rifarmi a forme espressive che ricompongono la realtà, il film è una continua ricerca della verità che però ha bisogno di rielaborazione per risultare reale. Flavia, la mia protagonista, è lo strumento usato per guardare alla realtà.

Secondo film, seconda protagonista femminile. Com’è Flavia rispetto ad Amanda di Ciliegine?

Sono diverse. Ma in tutte le donne c’è un po’ di Flavia e un po’ di Amanda. Flavia è una sognatrice, con poca autostima e che non sa vivere da sola, per lei una vita senza un uomo accanto è inconcepibile. Amanda invece era quella che non si sognava nemmeno di volere un uomo al suo fianco. Sono l’una il negativo e il positivo dell’altra.

Il messaggio di Assolo: amarsi un po’ di più per poter essere amati da altri, senza paure nè timori.

Nel film vediamo trattati argomenti che raramente sono racchiusi in chiave comica, pensi sia questa la soluzione per risolvere i problemi?

Il film non vuole essere una risposta, ma un’esortazione. La vecchiaia è un momento drammatico per una donna, bisogna riderci su, ma anche pensarci bene. È la fase di una persona che può finalmente tornare “soggetto” della propria vita, smetterla con la paura di non essere amata e salvarsi dai timori. Era necessario dirlo.

Da quando non sei più solo un’attrice, hai capito quanto sia importante raccontare le proprie storie? Da chi hai rubato (in senso artistico)? E nel futuro lavorativo prossimo, potremmo trovare la Morante “sola”?

Dopo che una fa tanti film inizia ad essere interessata sempre meno a determinate parti, quindi sente l’esigenza di parlare da sé. Non so dire se ho rubato da qualcuno, non mi piace molto l’idea, preferisco semmai che lo spettatore trovi da solo alcuni riferimenti che lo riportano ad altro. E per quanto riguarda il futuro, per ora non ho progetti. A me piace avere un interlocutore con cui discutere del lavoro e tra l’altro con Daniele c’è uno scambio quotidiano.

Assolo

Piera Degli Esposti, nel film sei la dottoressa Grünewald, dalla quale Flavia va per le sedute di psicanalisi. Che consiglio sentiresti di dare a tutte le donne?

Come viene detto anche nel film, è difficile amare una donna che non si ama. Bisogna insistere sull’essere un po’ più narcisisti.

Come avete lavorato sui personaggi?

Morante: Prima di tutto abbiamo pensato alla questione interpretativa, ognuno aveva insieme due ruoli ossia il vero personaggio e quello visto con gli occhi di Flavia. Questa è la doppia valenza con cui i miei attori hanno affrontato il loro personaggio.

Grimalda: Io interpreto Giusi nel film e sono la maestra d’asilo del figlio di Flavia. La mia capigliatura rossa è ancora più sgargiante nei sogni della protagonista ad indicare un personaggio molto divertente, che ha messo nel colore dei suoi capelli la voglia di vita. Mi sono divertita sul set, ho cercato di calibrare la commedia con le indicazioni di Laura che ci riportavano alla realtà contemporanea. E la devo ringraziare per un altro grande atto di fede: pur essendo incinta, ha accettato che io interpretassi quel ruolo.

Crescentini: Il mio personaggio è una donna con una grande fiducia in sé, ma da un momento all’altro il suo matrimonio si sgretolerà, quindi questa serenità e questo controllo se ne andranno insieme alle sicurezze. È stato bello lavorare con Laura, ha la grande capacità di tenere tutto sotto controllo. Le sue indicazioni erano utili essendo lei stessa un’attrice.

Alberti: Io faccio parte della banda degli ex, che sono parecchi tra l’altro, ma sono quello che forse tra tutti ha risolto i suoi problemi con Flavia, almeno finchè in un momento di difficoltà si troverà davanti a lei che è la regina delle vittime e non riuscirà a contenersi. Si può dire però che sono una via di mezzo.

Degli Esposti: Sono stata bene con Laura perché mi ha dato una calma di cui io avevo bisogno per fare questo personaggio così sicuro di sé e calmo. Mi ha dato la possibilità di stare distesa e allo stesso tempo la sensazione che sia io che lei eravamo a conoscenza dell’analisi che stavamo affrontando.

Pannofino: Mi associo ha tutte le cose dette su Laura, ti dà una bella calma, anche per il fatto che non era facile dare due interpretazioni dello stesso personaggio.

Costantini: Io interpreto il ruolo della fidanzata di uno dei due figli di Flavia. È stato un personaggio interessante da fare perché, anche se per poche scene, bisognava sempre cambiare registro.