Alessandro Siani parla di Succede anche nelle migliori famiglie: “Volevo portare al pubblico una commedia pura”

Alessandro Siani, circondato dal cast, ci racconta segreti e ambizioni della sua nuova commedia, Succede anche nelle migliori famiglie. Con Cristiana Capotondi, Anna Galiena e tanti altri. In sala il 1 gennaio 2024.

Nell’ingorgo di commedie pronte a invadere le sale italiane in questo anomalo inizio d’inverno cinematografico 2023/2024, una menzione d’onore va a Succede anche nelle migliori famiglie. Un bel record, il secondo film in poco meno di dodici mesi (l’altro si chiamava Tramite amicizia) per Alessandro Siani nella doppia veste di regista – attore protagonista. Uscita il 1 gennaio 2024 per 01 Distribution, il totale è di circa 400 sale. Alessandro Siani è arrivato al film numero sette come regista; cifra importante, gli viene fatto notare alla presentazione stampa del film. “Il mio settimo film? Chiedo scusa, non capiterà più! Volevo portare al pubblico una commedia pura, tornare a divertirmi. L’ho scritto con Fabio Bonifacci, avevamo già lavorato insieme in due altri miei film, Mister Felicità e Il principe abusivo. Sono passati tanti anni dal Principe abusivo, molte cose sono cambiate per la commedia, anche in termini di politicamente corretto”.

Succede anche nelle migliori famiglie cinematographe.it conferenza stampa

Necessario cambiare qualche schema mentale un po’ datato, dunque, dal momento che “oggi il comico è quello che non può più permettersi di dire niente, mentre tutti gli altri sì. Prima era il contrario. Abbiamo scelto di indirizzare la comicità verso altre strade, servendoci di un cast d’eccezione, l’eccezione che fa la regola”. La storia è quella dei tre fratelli Di Rienzo (Alessandro Siani, Dino Abbrescia, Cristiana Capotondi) che, dopo la morte del capofamiglia (Sebastiano Somma), medico autorevolissimo, con la mamma (Anna Galiena) pronta a risposarsi, finiscono in un vortice di equivoci e situazioni sopra le righe che ne scardinano l’immagine di famiglia perfetta.

Alessandro Siani ha parole d’amore per ogni membro del suo cast. “Cristiana Capotondi ha il merito di inserire un po’ di dramma nella commedia. A Sergio Friscia non ho nemmeno fatto leggere il copione, perché non c’era un ruolo per lui nel copione! Gli ho chiesto se era libero da una certa data in poi e ha accettato. Annandrea Vitrano, avevamo già lavorato insieme, c’era un ruolo e lo ha coperto bene. Dino Abbrescia, calca le tavole del palcoscenico da cinquant’anni, lo volevo nell’ultimo ruolo prima della pensione! Anna Galiena, grandissima attrice e grandissima mamma. Preparazione e disciplina, chiede e domanda, si incuriosisce sul personaggio, è una cosa fantastica. Antonio Catania, il maestro Juan Pablo Antonio Catania! L’ho cercato, l’ho voluto. Poi ci sono gli assenti (all’incontro stampa, ndr) Euridice Axen e Sebastiano Somma. E gli attori bambini, anche loro bravissimi”.

Succede anche nelle migliori famiglie: il cast mette scherzosamente alla berlina il regista “pillicuso”

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Per non girare intorno al problema: dal post-Covid in poi, la commedia italiana in sala ha faticato molto. Non è una semplice (si fa per dire) questione di contrazione degli incassi o di concorrenza delle piattaforme streaming, che qualche commedia di successo hanno saputo tirarla fuori. Il problema è un altro, spiega Alessandro Siani. “C’è proprio un’altra cultura, oggi il classico film di Natale, la commedia natalizia, non esiste più”. Un’eccezione colossale, parlando di incassi, è ancora al cinema al momento della discussione. “Il film di Paola Cortellesi, certo, che non ha scatenato un’ondata, era molto semplicemente un film perfetto. Dopo il suo film si traballa, siamo in tanti comici a uscire. Io, Ficarra e Picone, Fabio De Luigi, Pio e Amedeo. Speriamo che ora che c’è proposta, ci sia anche risposta.

Girare Succede anche nelle migliori famiglie lontano da casa, in Sicilia (Milazzo, Cefalù), per Alessandro Siani è anche un modo per uscire dalla comfort zone. Ma che voto assegna al suo regista-attore, il nutrito cast? Pregi e (simpatici) difetti? Comincia la mamma di set Anna Galiena. “Prima di essere un comico, è un regista. Quello che fa, quello che scopre, ha sempre a che fare con la regia. Pochi comici italiani gli somigliano”. Ad Antonio Catania non riesce proprio di trovargli dei difetti. “Non ne ho visti. Posso raccontare un pregio: guarda il film nella direzione del suo modo di fare commedia. Con gli attori è molto educato”. Se c’è un difetto, sottolinea Annandrea Vitrano, è “che è attento, troppo attento a ogni cosa che succede nel film. Da ogni punto di vista! Come diciamo noi in Sicilia, pillicuso.

Cristiana Capotondi gioca sul piano di un sottile paradosso. “Il maggior pregio di Alessandro è il suo difetto. La mattina, io e la Galiena eravamo pronte sul set con le nostre belle battute studiate, preparate. Alessandro veniva a dirmi: ma tu, la vuoi dire davvero questa battuta? Ma se è nella sceneggiatura! Lui crea un habitat emotivo sul set e dopo si va in scena con tutte le cose che ha creato, quelle scritte e improvvisate. Come fossero 12 sceneggiature diverse! Siamo una specie di compagnia itinerante, in cui ognuno fornisce il suo contributo”.

L’improvvisazione è importantissima per Dino Abbrescia. “Alessandro ha un’attenzione maniacale sul set e improvvisa molto, cosa che adoro. Addirittura, improvvisa senza neanche provare”. Per esprimere il suo giudizio, Sergio Friscia fruga persino nel privato del regista. “Lui è uno psicologo, ha un grande cuore, sono cose che vanno d’accordo”. Difetti, invece? “Uno, in effetti. Durante le riprese, la sera, mangiavamo tutti insieme, è utile per fare gruppo. Beh, non sono mai riuscito a trascinarlo nel vortice della scarpetta! Non mi mangia come vorrei”.

Una commedia totale

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Ha ragione Anna Galiena, a parlare della vocazione quasi autoriale, perché no, di Alessandro Siani. Il mestiere, le sfide professionali sdoppiate (regia-recitazione), le racconta con un senso del cinema lucido e ambizioso. Ancora una volta, si torna a parlare di commedia e del suo destino, sia al cinema o sul divano. “Sulle piattaforme la commedia va forte. D’altronde, a casa il film lo puoi vedere quando vuoi, dove vuoi. Puoi rivedere vecchi classici o scoprire cose nuove. In parte, è quello che sta succedendo. Alle Giornate Professionali di Sorrento” continua “abbiamo sentito la gente ridere tanto per il nostro film, tanto”. La prova che i tempi siano proprio cambiati, sta nel modo con cui Alessandro Siani ha accolto il successo di Succede anche nelle migliori famiglie.

“Un tempo, una reazione del genere ci avrebbe resi molto felici, perché potevi sempre sperare nel passaparola”. Stavolta le cose sono andate diversamente. Molta più cautela, non era il caso di lasciarsi andare. “Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: chi sa come andrà. Noi crediamo che la gente voglia andare al cinema per essere intrattenuta. L’esperienza dovrà continuare e mai perdersi. D’altronde, la nostra commedia ha sempre saputo raccontare il paese”.

Per Antonio Catania, “la commedia si salva con i contenuti. Qui parliamo di famiglia, rivolgiamo lo sguardo dentro la famiglia per rivelarne elementi inattesi e frustrazioni. Trattando l’argomento in maniera molto leggera”. L’etichetta coniata da Anna Galiena per il film è commedia totale. Se penso agli autori di commedia che prediligo, Hawks, gli italiani, cos’è che vedo: che oltre all’intrigo, all’azione – qui ce n’è molta – emergono i sentimenti. Vale anche per il nostro film”. La storia l’ha conquistata “leggendo la sceneggiatura, girando, spero anche vedendola. Mi auguro che questa sia la forma di commedia da fare in futuro. E poi, sul set, non c’era un attore che non fosse perfetto”.