Forever young: i personaggi italiani senza tempo

Forever Young è il nuovo film di Fausto Brizzi, in sala dal 10 marzo. Quale è il segreto per rimanere giovani e non crescere mai? I personaggi del regista di Notte prima degli esami, Ex e Indovina chi viene a Natale? sono dei simpatici e testardi cinquantenni con tanta voglia di sentirsi vivi ma nostalgici degli anni 80. Mentre gli adulti diventano nel cinema una specie a rischio di estinzione, alcuni personaggi hanno conquistato la vera immortalità nella memoria di tutti. Sono personaggi senza tempo, attuali più oggi di ieri. Sono Marcello Rubini (Marcello Mastroianni in La dolce vita), Giulio Andreotti (Toni Servillo in Il divo), Angelica Sedara (Claudia Cardinale in Il gattopardo), Leo Nuvolone (Carlo Verdone in Grande grosso e Verdone), Peppino Impastato (Luigi Lo Cascio in I cento passi), Cecco e Sissi (Francesco Nuti e Sabrina Ferilli in Il signor quindicipalle). E ce ne sono tanti altri.

Eternamente giovani, i personaggi del cinema italiano

Forever Young sono gli attori diventati famosi da giovani e con un ruolo ben preciso: Bruno (Enzo Staiola in Ladri di biciclette), Salvatore (Jacques Perrin, Marco Leonardi, Salvatore Cascio in Nuovo cinema paradiso), Andrea (Elio Germano in C’hai rotto papà), Annuccia (Eleonora Cadeddu in Un medico in famiglia).

Forever Young sono i grandi nomi del cinema italiano che ci hanno lasciato un’importante eredità: Federico Fellini, Luchino Visconti, Pier Paolo Pasolini, Anna Magnani, Alberto Sordi, Edoardo Vianello, Sandra Mondaini, Mario Monicelli, Ettore Scola. Volti e personalità che hanno descritto l’Italia e gli italiani, che hanno lasciato una importante fotografia di un paese “giovane” ma sempre più vecchio.

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Forever Young sono attori e registi che vanno oltre l’età anagrafica e manifestano ancora il loro innamoramento cinematografico per grande o piccolo schermo, e per il palco. Sono Giorgio Albertazzi, Franca Valeri, Sandra Milo, Milena Vukotic, Giuliano Montaldo (nuovamente attore per Francesco Bruni in Tutto quello che vuoi).

Se con film come La morte ti fa bella gli americani hanno dimostrato di credere nel concetto dell’eternità estetica come antidoto alla giovinezza, il cinema italiano invece si fa forte della realtà. Del suo essere stato neorealista e di sentire la necessità di provare a esserlo ancora o di nuovo.

“Per crescere c’è sempre tempo”, recita la frase promozionale de film di Fausto Brizzi, da poco diventato papà. E per crescere serve tempo. Paolo Sorrentino ha raccontato La giovinezza (Youth) dopo l’Oscar per La grande bellezza. Il film presentato al Festival di Cannes ha diviso critica e pubblico. La storia di due amici, due persone anziane con una vita alle spalle ricca di successi e soddisfazioni. Due personaggi conosciuti che, come persone normali, si sentono giovani e nostalgici, bloccati in un tempo in cui forse non c’è altro spazio per loro. Fred e Mick convivono con angosce, attese, segreti e, soprattutto, con la consapevolezza di una memoria destinata a perdersi nel tempo.