Thor: Love and Thunder – perché Natalie Portman sarà Mighty Thor?

L'attrice Natalie Portman torna a interpretare Jane Foster in Thor: Love and Thunder, e il suo personaggio si chiamerà Mighty Thor. Ecco perché.

Natalie Portman torna nel Marvel Cinematic Universe nel prossimo capitolo dedicato a Thor: riprenderà infatti i panni di Jane Foster nel film Thor: Love and Thunder. Nella quarta pellicola dedicata al dio asgardiano, l’attrice solleverà Mjolnir con il nome di Mighty (Potente) Thor. Come ampiamente previsto, i Marvel Studios hanno presentato l’attesa Fase 4 durante il panel nella Hall H del San Diego Comic-Con 2019. In Thor: Love and Thunder ritroveremo di nuovo Chris Hemsworth e Tessa Thompson rispettivamente nei panni del Dio del tuono e Valkyrie, regina di Asgard.

Thor: Love and Thunder – storia del nome Mighty Thor

Thor: Love and Thunder cinematographe.it

Il nome ha una ricca storia alle spalle; Stan Lee tendeva sempre a usare gli aggettivi per descrivere i suoi supereroi preferiti e The Mighty Thor (Il Potente Thor) era il suo modo preferito di riferirsi al Dio del Tuono. È stato usato sulla copertina di Journey Into Mystery del 1962. È un aggettivo appropriato per Thor, anche perché descrive perfettamente il tipo di personaggio che Lee voleva creare. Fresco del successo di Hulk, Lee stava pensando a un personaggio che potesse competere con il gigante verde in forza, ma che potesse anche abbracciare il lato più fantastico dei fumetti. Alla fine decise di creare un dio, ed era questo il termine associato a Thor fino al 2004, quando la Marvel terminò la saga di Mighty Thor a causa delle vendite scarse.

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Dal 2007, la Marvel Comics ha rilanciato la serie Thor con lo scrittore J. Michael Straczynski. Per differenziarlo dalle precedenti, hanno abbandonato l’aggettivo “Potente” e l’hanno semplicemente chiamato Thor. Un cambiamento sostanziale ci fu solo nel 2014, quando Jason Aaron ha svelato la nuova Thor al femminile. Lo scrittore sapeva che i lettori del fumetti si sarebbero trovati spaesati di fronte questo cambiamento e infatti non tutti l’hanno accettato. Consapevole delle critiche, Aaron fece autocritica nei suoi fumetti.

Ad esempio, in un numero, il supercattivo Titania derise la Dea del Tuono e propose nomi alternativi come “She-Thor” e “Lady Thunderstrike”. Queste battute hanno allontanato le polemiche. Non ci volle molto perché Jane Foster si dimostrasse degna del titolo di Potente Thor.

Thor: Love and Thunder – come sarà Mighty Thor di Natalie Portman nel film

I Marvel Studios ora affrontano un problema simile a quello che Jason Aaron ha incontrato nel 2014. Innanzitutto devono essere in grado di distinguere tra Thor Odinson e Thor di Jane Foster, e come Aaron non vogliono che il genere sia il solo fattore chiave. La Marvel potrebbe seguire l’esempio dei fumetti e usare l’aggettivo “Potente” – in particolare, perché sul grande schermo, quella parola non è stata usata con riferimento a Thor Odinson così tante volte.

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Sarà interessante vedere se Jane Foster della Fase 4 si dimostrerà potente allo stesso modo del personaggio dei fumetti e se userà Mjolnir in modo tale da rendere invidioso anche lo stesso Thor Odinson (e Chris Hemsworth).