Mila: tutto ciò che sappiamo sul cortometraggio Rai che spiega la guerra ai bambini

Mila è un progetto corale, frutto del lavoro di 350 volontari e artisti professionisti di tutto il mondo.

Ancora oggi i bambini continuano a pagare le conseguenze delle guerre in tante parti del mondo e i recenti fatti di attualità ce lo dimostrano. Con l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, anche l’Europa è piombata nel buio. E come spesso accade a soffrirne sono soprattutto le persone più fragili. Prova a riflettere sul costo generazionale il corto Mila, un ambizioso progetto per la cui realizzazione sono serviti ben dieci anni.

Mila : la trama del film animato Rai ambientato a Trento che cerca di dare voce alle vicende di bambini cresciuti in zone di guerra

Una scena di Mila

 

Il film di animazione digitale, realizzato con tecnologie all’avanguardia, racconta la Seconda Guerra Mondiale a Trento, vista attraverso gli occhi di una bambina. Quando il capoluogo trentino, occupato dall’esercito del Terzo Reich, fu bombardato dagli alleati. Il tema portante è il trauma vissuto dai piccoli durante la guerra.
Protagonista è Mila, una bambina italiana che ne subisce gli orrori durante il bombardamento di Trento del 1943. Grazie a una giovane donna che le dà una mano, sopravvive ma perde la famiglia e la casa. Le sono rimasti come ricordo di ciò che era un cappello ormai consumato e un biglietto della giostra ridotto a brandelli. Donna e bambina sopravvivono alla notte, devastata dalle azioni degli alleati, e al mattino seguente risorgono per testimoniare l’inizio della fine dello scontro.

Con le loro perdite e il loro calvario, trovano la salvezza e il conforto l’una dall’altra, e cominciano a gettare le basi per una nuova vita insieme. Come abbiamo già avuto sopra occasione di spiegare, la storia è ispirata a eventi realmente accaduti, ma si prefigge un proposito più ampio: rappresentare le tante, troppe vicende di bambini cresciuti in zone di guerra.

Mila: il trailer e il cast tecnico dietro al corto Rai

La pellicola è stata pensata, voluta e realizzata dalla trentina Cinzia Angelini, animatrice affermata sulla scena internazionale, impegnata in collaborazioni con studi quali Dreamworks, Disney Animation Studios, Warner Bros., Sony Imageworks, Illumination Entertainment e Duncan Studio. Alcuni dei titoli a cui la “madre” di Mila ha lavorato costituiscono dei veri e propri classici contemporanei del genere: Balto, Bolt, Cattivissimo Me 3, Il Principe d’Egitto, Minions, Spider-Man 2 e Spirit.

L’obiettivo perseguito mediante Mila è di mostrare la forza e la resilienza dei bimbi, anche se lasciati soli e abbandonati. Ispirata a una delle pagine più nere, la speranza della pellicola è di influenzare le generazioni future. Di far riflettere nel momento di decidere se avviare o meno un conflitto.
Se così sarà, il duro lavoro attuato non risulterà vano. Raramente l’animazione esplora questioni così serie e complesse. Un qualcosa a cui ha cercato di “porre rimedio” Cinzia Angelini, secondo cui è il mezzo perfetto perché mentre sono i civili i primi ad essere colpiti, sono i loro figli gli ultimi ad essere ricordati.

Mila è lo sforzo di un team globale di 350 artisti e volontari da oltre 35 Paesi, quali Francia, Spagna, Russia, Belgio, Messico, Argentina, Brasile, India, Malesia, Indonesia, Egitto, Nigeria e Australia e tanti altri (compresa, naturalmente, l’Italia!).

Dove vedere il film?

Un momento di Mila

Prodotto da Aniventure, Cinesite, IbiscusMedia, PepperMax Films e Pixel Cartoon, ha goduto, tra gli altri, del Patrocinio di Unicef Italia. Il corto, realizzato in collaborazione con Rai Ragazzi, è andato in onda in prima visione mondiale su Rai Gulp il 20 novembre 2021, in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia. È stato selezionato in Festival e Rassegne in ogni angolo del pianeta ed è entrato in lizza per la candidatura agli Oscar 2022.

Mila è disponibile alla visione sul servizio streaming RaiPlay.

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