I 7 migliori film di Scarlett Johansson, oltre la Marvel

Star già dall'età di 10 anni, Scarlett Johansson, è una delle più richieste e migliori attrici degli ultimi tempi, ecco alcuni dei suoi migliori film.

Scarlett Johansson iniziò ad apparire sotto i riflettori già a 4 anni, esordendo sul grande schermo a 10 in Genitori cercasi, e coronando il suo sogno di diventare un’attrice. Dal 1994 in poi l’appellativo di “bambina prodigio” non poté che rivelarsi più esatto. A 19 anni la Johansson venne consacrata come star ottenendo due importanti nomination ai Golden Globe. Dopo aver collaborato con registi come Woody Allen, Michael Bay e Brian De Palma, entra a far parte dell’universo cinematografico Marvel nei panni di Black Widow. È infatti in uscita il suo primo film da solita, uno dei futuri prodotti Marvel più attesi dove verrà raccontato il passato di Natasha Romanoff. Ma, oltre i film del MCU, con incassi record e con Avengers: Endgame che ha conquistato il titolo di maggior incasso di tutti i tempi nella Storia del Cinema, quali sono gli altri migliori film di Scarlett Johannson? Premettendo che le performance dell’attrice sono degne di note dai suoi 10 anni fino ad oggi, riuscendo a interpretare i ruoli più diversi, ecco 7 imperdibili film con l’attrice.

L’uomo che sussurrava ai cavalli (1998)

Diretto e interpretato da Robert Redford, con un cast che comprende anche Kristin Scott Thomas e Sam Neil, Scarlett Johansson nel film interpreta Grace, vittima di un incidente nel quale perde l’uso della gamba e la sua amica muore. L’incidente era avvenuto durante una passeggiata a cavallo, per il quale Grace aveva avuto da sempre una forte passione, ma che, dopo quel tragico evento, rimane per lei solo un ricordo. L’interpretazione della giovane tormentata, segnata fin troppo piccola da una situazione che la getta in una profonda depressione, mista al senso di colpa e a una passione che non riesce più a coltivare, è intensa e complessa, trasmettendo davvero tutte le emozioni che un momento del genere può portare; il tutto insieme a un percorso di crescita e rinascita, tra ricadute e forza di rialzarsi. Candidata come miglior performance rivelazione ai Chicago Film Critics Association Award, L’uomo che sussurrava ai cavalli è ricordato come uno dei primi film dell’attrice, mentre si tratta del terzo. Anche se rimane comunque uno dei più noti dell’allora baby star.

Lost in traslation – L’amore tradotto (2003)

Il film è uno dei capolavori che vede Scarlett Johansson nel ruolo di co-protagonista accanto a Bill Murray. Diretto da Sofia Coppola Lost in traslation, erroneamente L’amore tradotto in italiano e che poteva rimanere letteralmente con i titoli di Persi nella traduzione, è un film originale e all’epoca anche innovativo che racconta un legame insolito, un amore fugace, mai espresso, sospeso tra rapporto amoroso e fraterno, definito da alcuni anche come un amore tra genitori e figli. L’intesa che si crea tra i due, nelle notti insonni passate nel lussuoso bar di Tokyo e poi in giro per la città, trasporta i due protagonisti in una dimensione diversa, nuova, quasi surreale, lontana dalle loro vite. L’interpretazione di Scarlett Johansson perfettamente si adatta alla giovane donna che sente di aver bruciato le tappe della propria vita, e che, come Bob, personaggio di Bill Murray, si sente terribilmente sola. Ma mente Bob, più maturo e avanti con gli anni, ne é consapevole e sembra averlo accettato, Charlotte, nome del personaggio dellla Johansson, lo scopre giorno dopo giorno. Candidato a 4 premi Oscar, nel film Scarlett Johansson aveva appena 19 anni.

La ragazza con l’orecchino di perla (2003)

Dramma storico con Colin Firth e un giovanissimo Cillian Murphy, il film racconta la vita del pittore Vermer e del suo straordinario quadro Ragazza col turbante, noto anche con il nome Ragazza con l’orecchino di perla. La pellicola tratta del rapporto di reciproca comprensione dell’arte, della pittura, e l’uno dell’altra, che si instaura tra il pittore, tormentato dalla ricerca della perfezione e da una carriera che non prende mai realmente piede, e Griet, spinta da una curiosità verso il mondo del pittore, affascinata dalla sua figura e dal suo modo di vedere la vita, ricca di dettagli, particolari e colori che appaiono poi nei suoi quadri. Griet, apparentemente giovane ingenua, è in realtà una ragazza con un innato senso critico e di considerazione verso l’arte e i misteri del mondo. Una capacità che non ha mai avuto modo di mostrare se non nel rapporto con il pittore Vermer. Capisce quando nei dipinti manca qualcosa e vede lo straordinario universo dal quale Vermer prende i soggetti per i suoi quadri. Alcuni momenti di complicità tra i due, fatta di sguardi e di dita che si sfiorano impercettibilmente, trasmettono una carica emotiva e intensità che lasciano senza fiato.

Match Point (2005)

Uno dei più alti momenti di cinema per Woody Allen, una grande storia d’amore e un dramma ad alta tensione. Suspence, colpi di scena, romanticismo, cinismo e anche quell’elemento di casualità che spesso cambia completamente la vita delle persone, salvandole o distruggendole. A Chris, Jonathan Rhys Meyers e Nola, Scarlett Johansson, basta uno sguardo per capire cosa provano l’uno verso l’altra, peccato che stiano per diventare cognati. Chris è indissolubilmente attratto sia dal tenore di vita che con la moglie riesce a mantenere, sia dalla passione travolgente che ha per Nola. E prima o poi si troverà forse a dover scegliere tra i due. Scarlett Johansson veste i panni qui della sensuale e, combattiva, dato che è malvista dai genitori del suo futuro sposo, pecora nera da quella che sta per diventare la sua famiglia. Innamorata di Chris, ma stanca di essere seconda a sua moglie e giudicata in base al suo stile di vita, lontano dai canoni di ricchezza e benessere degli Hewett, si fa prendere dalla gelosia e dalla rabbia, incarnando alla perfezione il suo ruolo, portando lo spettatore a immedesimarsi e a provare empatia.

The Prestige (2006)

Nonostante il ruolo secondario di Scarlett Johansson in questo film, anche nella pellicola di Christopher Nolan l’attrice crea un perfetto dualismo con il personaggio interpretato da Rebecca Hall. Centrale il ruolo del doppio nell’intera storia, che inizia come una collaborazione che si trasforma poi in rivalità tra due abili prestigiatori. Scarlett Johansson interpreta l’assistente e poi amante tradita da Angier, Hugh Jackman, che, per vendetta, rivela i piani all’antagonista Borden, Christian Bale, diventando l’elemento che, per amore e inconsapevolmente, scatena una serie di eventi, dove le reciproche provocazioni tra i due illusionisti non conosceranno limite. Egoista e rancorosa, il personaggio di Johansson è diametralmente opposta al suo doppio: l’ingenua, dolce e sensibile Sarah.

Storia di un matrimonio (2019)

Noah Baumbach dirige un piccolo capolavoro con due star: Scarlett Johansson è infatti qui affiancata da Adam Driver. Storia di un matrimonio è un film che parla del divorzio attraverso, in un certo senso, il suo opposto, e cioè il matrimonio. Il film è giocato su una serie di contrari che si intersecano tra loro trasmettendo e rendendo verosimile l’amore tra i due, quanto la loro separazione. Se in una scena i due sembrano fatti l’uno per l’altra, in quella successiva l’amore sembra esaurito, finito, sparito, lasciando interdetti e sorpresi gli stessi spettatori, oltre che i protagonisti. Le due interpretazioni sono forse le migliori prove attoriali per entrambi; Joahnsson e Driver creano un connubio perfetto di sensazioni ed emozioni. Con una sceneggiatura e regia poetiche, ma al tempo stesso realistiche, il film è magistralmente interpretato dagli attori protagonisti, che hanno entrambi infatti ricevuto la nomination agli Oscar per l’edizione del 2020.

Jojo Rabbit (2019)

Seconda candidatura, nella stessa edizione, qui per la categoria Miglior attrice non protagonista, agli Academy Awards. In Jojo rabbit, di Taika Waiti, satira amara sul nazismo, la Johansson interpreta la madre del piccolo Jojo, convinto sostenitore del regime e che trascorre le giornate frequentando le riunioni della gioventù hitleriana. La madre Rosie cerca di distogliere il figlio dal sua forte entusiasmo per il Terzo Reich, capendo che ha 10 anni e tutto il tempo per cambiare idea. Allegra e gioviale, cerca di educare il figlio a un atteggiamento più accogliente e tollerante. Un personaggio positivo e buono che, con dolcezza e simpatia, cerca di cambiare un mondo dominato dall’odio e dalla violenza.

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