Buon compleanno Margherita Buy! I primi splendidi 60 anni dell’attrice, fra successi e un disturbo che non le dà tregua

L'apprezzata e premiata Margherita Buy, interprete di numerosi successi, racconta un disturbo che la accompagna da sempre.

Margherita Buy è una delle attrici più apprezzate nel panorama italiano, vincitrice di numerosi premi è tra le migliori interpreti italiane note anche a livello internazionale. Collaborando con nomi come Daniele Luchetti, Giuseppe Piccioni, Carlo Verdone, Mario Monicelli, Cristina Comencini, Ferzan Özpetek, Nanni Moretti, Giuseppe Tornatore, Gabriele Salvatores e molti altri, l’attrice compie oggi, 15 gennaio 2022, i suoi 60 anni. È entrata in contatto durante il liceo con Andrea Camilleri, allora docente all’Accademia nazionale d’arte drammatica: frequentava la sua casa sua essendo allieva della moglie che dava alla giovane Buy ripetizioni di latino. Volendo intraprendere la carriera d’attrice finito il liceo, Margherita Buy tentò di entrare in accademia, ma senza successo. Prendendo poi lezioni private di recitazione, riprovò l’anno successivo e questa volta venne ammessa. In accademia conosce Sergio Rubini, anche lui attore e regista, che diventerà il suo compagno e poi suo marito. I due divorzieranno però ufficialmente nel 2012, essendosi già separati dal 1993.

La carriera di Margherita Buy e un disturbo che da sempre condiziona la sua vita

La carriera di Margherita Buy è caratterizzata da un successo dopo l’altro, sin dal debutto in La seconda notta, Domani accadrà e La settimana della Sfinge che le fanno guadagnare un Globo d’oro e un Concha de Plata al Festival internazionale del cinema di San Sebastián. Margherita Buy recita poi anche nel film La stazione; l’interpretazione le vale un David di Donatello, un Nastro d’argento e un Ciak d’oro. Secondo grande successo degli anni ’90 è la prima collaborazione con Carlo Verdone in Maledetto il giorno che t’ho incontrato, con il quale la Buy diventa nota al grande pubblico, oltre a vincere il secondo Globo d’oro, il secondo Ciak d’oro e il premio Faiano. Dopo aver lavorato nuovamente con Luchetti, con Cristina Comencini e Mario Monicelli e nuovamente anche con Piccioni, gira, diretta da Piccioni stesso, Fuori dal mondo, secondo David di Donatello. Dal 2000 la Buy partecipa anche agli acclamati Le fate ignoranti, Incompreso, Caterina va in città e Ma che colpa abbiamo noi, con i quali l’attrice conquista altri numerosi riconoscimenti. Tra i suoi lavori successivi e più recenti si ricordano anche Il caimano, La sconosciuta, Giorni e vuole, Lo spazio bianco, Mia madre, Genitori e figli – Agitare bene prima dell’uso, Moschettieri del re – La penultima missione, Tre piani, 7 donne e un mistero.

Margherita Buy, in numerose occasioni, ha anche raccontato di un disturbo che la perseguita da anni e che si presenta spesso, in particolare ogni volta che l’attrice si appresta a entrare in contatto con qualcosa che non conosce. Si tratta di un disturbo d’ansia che negli anni la Buy ha capito di dover “coltivare”, con cui dover convivere e accettare come se l’ansia sia una compagna di vita e un qualcosa da cui imparare. Margherita Buy non ha mai nascosto il fatto di essere ansiosa, ma come l’ansia può essere un tratto caratteriale, il passo, da un elemento della propria personalità a un qualcosa che invece schiaccia e condizione la vita della persona, è più breve di quanto si possa immaginare. “Io la vivo come un allarme, uno stato d’animo di attenzione verso se stessi“, ha dichiarato durante un’intervista di Vanity Fair. “Quando qualcosa non ti piace, non la trovi giusta, questa sensazione strana, che può essere definita in modo generico come ansia, è un avvertimento. Va ascoltato, non temuto o sedato. Farsi l’ansia un po’ amica è un buon sistema per sopravvivere in questo mondo complesso, pieno di insidie“.

la vita possibile

Margherita Buy ha anche sottolineato che l’ansia è un qualcosa che ha sempre fatto parte della sua vita e che sicuramente, interpretare alcuni casi personaggi ansiosi, è stato un doppio modo per affrontare o meglio imparare ad accompagnarsi all’ansia senza farsi sopraffare. “Per certe cose, in effetti, ce l’ho, come gli spostamenti e i viaggi“, ha continuato durante l’intervista. “Ma è anche caratteriale. Sono molto lenta nei cambiamenti e lo spostamento è un cambiamento. Se devo fare un viaggio in aereo ci penso molto, ma sono più preoccupata all’andata che al ritorno. Un segnale che la mia è un’ansia legata a quello che non conosco“. Margherita Buy, ha anche parlato dell’importanza della psicoanalisi e di non vergognarsi dei propri problemi; per sfuggire l’ansia invita a non fuggire dalle cose, perché tutto dipende dall’approccio e dal punto di vista che si ha nei confronti di questo disturbo, che, purtroppo, è eccessivamente comune.

 

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