Loving – L’amore deve nascere libero: la storia vera del film di Jeff Nichols

Loving - L'amore deve nascere libero ripercorre la storia d'amore tra Richard e Mildred Loving, pionieri del matrimonio interrazziale negli Usa degli Anni '60.

Presentato in Concorso al Festival di Cannes 2016 (QUI la nostra recensione), Loving – L’amore deve nascere libero racconta il coronamento e le difficoltà della storia d’amore tra Richard Loving, lavoratore bianco, e Mildred, una giovane donna nera, nella Virginia del 1958. Le vicende sono la trasposizione cinematografica di quanto realmente accaduto a due innamorati del tempo, il cui legame fu difeso anche in sede legale da un vero e proprio processo e poi narrato nel documentario del 2011 The Loving Story diretto e ideato da Nancy Buirski.

Richard era un un uomo bianco e, in quanto tale, perfettamente integrato nella società dei pieni diritti della Contea di Caroline. Innamoratosi di Mildred Jeter, i due iniziano una relazione approdata poi in un matrimonio dopo la scoperta della gravidanza della donna. Essendo illegale il matrimonio e la convivenza tra persone di razza diversa nello stato della Virginia, i due amanti si sposarono a Washington. Facendo ritorno nel paese natale, i coniugi Loving dovettero fronteggiare una serie di difficoltà relative alla grande ostilità dimostrata dai concittadini, pronti a denunciarli alle autorità e a vederli imprigionati per il loro “crimine d’amore”.

Loving - Cinematographe.it

Mildred e Richard Loving sono interpretati da Ruth Negga e Joel Edgerton.

I protagonisti del film di Jeff Nichols,  Loving – L’amore deve nascere libero, sono diventati nell’immaginario comune dei veri e propri pionieri dell’amore interrazziale legalmente riconosciuto, tanto che il loro caso giudiziale costituisce un precedente spesso citato nei processi a sfondo sociale e razziale e tanto da essere addirittura celebrati annualmente in occasione del Loving Day: il 12 giugno di ogni anno si celebra infatti la ricorrenza della sentenza con cui la Corte Suprema ha sancito l’incostituzionalità di fatto di tutte le leggi contro una società multirazziale che erano ancora in vigore.

Nel 1958 nella Contea vigevano ancora le rigide regole di segregazione, le cosiddette Jim Crow segregation laws, e il Racial Integrity Act del 1924, nonostante Central Point e le cittadine circostanti rappresentassero un fulgido esempio di convivenza multirazziale sviluppatasi nel corso del secolo precedente: il padre di Richard, per esempio, lavorava per un facoltoso uomo nero della zona e anche gli amici del futuro sposo erano neri. Conosciutisi a scuola, i due coniugi iniziarono una relazione e una convivenza quando scoprirono che Mildred era rimasta incinta: Richard si trasferí nella proprietà della famiglia Jeter contravvenendo a quanto prescritto dalle leggi locali. La loro vita coniugale dopo il processo proliferò con la costruzione di una nuova casa tutta loro e con la nascita di tre figli, Donald, Peggy e Sidney; i due restarono uniti fino alla morte di Richard avvenuta in un incidente stradale nel 1975, occasione in cui Mildred perse un occhio (la donna è morta invece nel 2008 per delle complicazioni da polmonite).

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Il matrimonio dei Loving ha decretato illegali le leggi che proibivano i legami interrazziali.

Alla scoperta della gravidanza i due arrivarono fino allo Stato di Washington per potersi sposare. Al rientro a Central Point, trovarono subito delatori pronti a denunciare la loro illegalità alla polizia locale (convivenza, matrimonio e anche i rapporti sessuali tra razze diverse non erano consentite) che perquisí la casa il giorno seguente: di fronte all’evidenza del certificato di matrimonio, però gli agenti sostennero che l’unione non era valida nello Stato della Virginia, trascinando cosí la coppia in tribunale. Nel gennaio del 1959 i due furono condannati a un anno di prigione e al divieto di tornare insieme per un periodo di 25 anni: per questo si trasferirono nello Stato di Washington DC. Frustrati dall’impossibilità di tornare presso le loro famiglie insieme, la coppia presentò ricorso nel 1964 attraverso la American Civil Liberties Union, che predispose una class action e portò la coppia alla sentenza vittoriosa del 12 giugno 1967, la quale sanciva di fatto l’incostituzionalità delle leggi di segregazione razziale. La coppia poté cosí fare ritorno a Central Point dalle loro famiglie, da marito e moglie.