Laura Dern – Dall’ala di Lynch, vola (si spera) verso l’Oscar

Laura Dern è una delle attrici più in gamba e anche promettenti della sua generazione, anche se, a volte, un po’ sottovalutata.
Figlia degli attori Bruce Dern (candidato all’Oscar come Migliore Attore lo scorso anno, per Nebraska) e di Diane Ladd (Chinatown di Roman Polanski), Laura è sì figlia d’arte, ma ha saputo camminare con le sue gambe sin da subito.

laura dern cuore selvaggio
Già da ragazza diventa l’attrice feticcio di David Lynch, con cui lavorerà per Velluto Blu (1986), con Dennis Hopper e Isabella Rossellini, Cuore Selvaggio (1990) con Nicolas Cage e Willem Dafoe e Inland Empire – L’Impero della Mente (2006), con Jeremy Irons.
Ma è con l’inizio degli anno ’90 che sua carriera subisce una sempre più graduale ascesa; nel 1991 interpreta la dolce ragazza di campagna in Rosa Scompiglio e i suoi Amanti (insieme a Robert Duvall e per la regia di Martha Coolidge), che gli fa ottenere una nomination agli Oscar per la Miglior Attrice Protagonista.

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Due anni dopo, invece, partecipa ad uno dei suoi film più ricordati, il film a metà tra storia e fantascienza, Jurassick Park, dove interpreta la giovane paleobotanica Ellie Sattler (che gli fa fruttare anche una particina in Jurassic Park III, del 2001).
Dopo Un Mondo Perfetto (sempre del 1993), di Clint Eastwood, nel 1996 partecipa al film La storia di Ruth, donna americana, film di debutto del regista Alexander Payne.
L’inizio del nuovo millennio è segnato da film importanti come Il Dottor T e le Donne, per la regia di Robert Altman e la partecipazione ad uno dei migliori film del primo decennio, come Mi Chiamo Sam, del 2001.

laura dern jurassic park
Conosciuta anche per aver interpretato insieme a sua madre ben 4 film, in cui rispettavano i ruoli di madre e figlia (Cuore Selvaggio, La Storia di Ruth, Donna Americana, Daddy and Them, McKlucky, Metà Uomo e Metà Odio e per essere state candidate insieme agli Oscar per Rosa Scompiglio ed i suoi Amanti), Laura Dern ritorna sul grande schermo nel 2010, insieme a Will Ferrell, con la commedia Everything Must Go, di Dan Rush, mentre tra il 2012 e il 2014 partecipa a film d’importanza come The Master, Colpa delle Stelle, 99 Homes (presentato allo scorso Festival di Venezia) e Wild.

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É proprio con Wild, che viene riconosciuta, ancora una volta, dalla critica e dal grande pubblico; per la sua interpretazione riceve la nomination agli Oscar, come Miglior Attrice non Protagonista.
Che questo possa essere, finalmente, il suo anno di consacrazione della sua carriera (che ha visto anche la partecipazione non irrilevante in serie tv come Afterburn e West Wing – Tutti gli Uomini del Presidente, nel 1992 e nel 2002)?