La Sirenetta (2023): 5 motivi per vedere il live-action Disney

Impossibile giudicare senza aver visto, lo stesso vale per il tanto controverso live-action La Sirenetta. Ecco 5 buoni motivi per andare al cinema a vederlo.

Ogni millennial che è cresciuto guardando il film d’animazione del 1989 La Sirenetta probabilmente conoscerà a memoria canzoni come “Parte del tuo mondo” e “Baciala“. Dopotutto, la storia parla di Ariel, una bellissima sirena figlia minore del Re Tritone, piena di spirito e sete di avventura, che sogna di esplorare il vasto mondo in superficie. Il 24 maggio è uscito nelle sale cinematografiche il remake live-action, che è stato oggetto di numerose controversie negli anni precedenti, a causa della decisione di scritturare come protagonista un’attrice di colore, che si distanzia totalmente dalla protagonista del classico d’animazione.

Il film, diretto dal candidato all’Oscar Rob Marshall, è interpretato dalla cantante e attrice Halle Bailey (Ariel), Jonah Hauer-King (Principe Eric), Tony Award- vincitore Daveed Diggs (la voce di Sebastian), Awkwafina (la voce di Scuttle), Jacob Tremblay (la voce di Flounder), Noma Dumezweni (Regina Selina), Art Malik (Sir Grimsby), con il premio Oscar Javier Bardem (Re Tritone) e la due volte candidata all’Oscar Melissa McCarthy (Ursula). Tra i produttori possiamo menzionare il due volte vincitore dell’Emmy Marc Platt, il tre volte vincitore del Tony Award Lin-Manuel Miranda, il vincitore dell’Emmy John DeLuca e Rob Marshall e, infine, Jeffrey Silver come produttore esecutivo.

5 motivi per andare a vedere il live-action La Sirenetta

1. Il live-action La Sirenetta è un film incentrato sull’unità e la realizzazione di sé, non unicamente sull’amore

Nel film d’animazione originale del 1989, ricorderete la discussione tra Re Tritone e Ariel, in cui la sirenetta ha pronunciato una battuta che avrebbe potuto essere romantica tanti decenni fa, ma risentirla oggi farebbe rabbrividire non poco, considerando le circostanze. Quella frase era: “Papà, lo amo!“. Premettendo che non c’è niente di sbagliato nell’amore e nell’essere innamorati, ricordiamo che questa battuta viene pronunciata quando ancora Ariel non ha mai scambiato nemmeno una parola con il Principe Eric. Non sapeva nulla di lui tranne il fatto che era un essere umano di bell’aspetto. Questo ha consentito di reiterare l’errore secondo cui le donne hanno come desiderio ultimo il matrimonio, esistono solo per stare con gli uomini e che le loro decisioni, speranze e sogni ruotano attorno al sesso maschile.

È un errore in cui la Disney ha una nota storia pregressa. Tuttavia, la versione live-action di La Sirenetta del 2023 cambia marcia. In quella che si presume sia la stessa scena, il dialogo di Ariel si sposta su un’altra argomentazione, piuttosto che ricadere sull’amore provato per un uomo con cui non ha nemmeno parlato, opponendosi al pregiudizio e alla discriminazione. Tritone dice: “Lui è un essere umano, tu sei una sirena” e Ariel risponde: “Questo non ci rende nemici“. Ariel non crede che una vita umana sia inferiore a quella di una sirena, a differenza di suo padre, il Re del mare. Non ha alcun motivo per disapprovare l’umanità nonostante le loro differenze.

2. Il Principe Eric ha una storia d’origine

A differenza del classico animato, il Principe Eric nella versione live-action ha una storia d’origine molto intrigante, che va ad aggiungere molta più profondità al suo personaggio. Oltre ad essere l’interesse amoroso di Ariel, lotta con i suoi conflitti, il che fa capire che lui e Ariel sono fondamentalmente due facce della stessa medaglia. Nel live-action scopriamo che Eric è un grande appassionato di navigazione ed esplorazione, tanto che viaggia per mete lontane rispetto al suo castello, non solo per scoprire cose nuove, ma anche per riportare a casa materie prime essenziali. Ha anche una stanza interamente dedicata al suo hobby, in cui si rifugia, sfogando tutti i suoi malumori: la potremmo chiamare la stanza del navigatore, in quanto si tratta proprio di uno spazio a tema che il Principe ha adibito ai suoi interessi.

Nonostante ciò, la passione di Eric è ostacolata dalla madre adottiva, la Regina Selina, che teme di perdere il figlio in uno dei tanti naufragi che colpiscono le navi durante le varie esplorazioni. La Regina Selina preferisce che il figlio interrompa questo interesse tanto pericoloso, pur di vederlo al sicuro. È interessante come il live-action abbia voluto dare un maggiore spessore a Eric, allontanandolo dall’immagine che magari molti spettatori si erano fatti del personaggio animato, ovvero che fosse essenzialmente un ragazzo essenzialmente piatto, un borghese annoiato in cerca di qualche diversivo.

3. Il rapporto tra Ariel e Re Tritone nel live-action La Sirenetta

Quando eri un bambino, probabilmente ti sei schierato dalla parte di Ariel quando Re tritone ha deciso di farle saltare in aria tutte le “cianfrusaglie” e l’oggettistica che Ariel reperiva dalle navi in naufragio dal mondo in superficie. Ma, adesso che stai riguardando la storia da adulto, probabilmente il tuo punto di vista è cambiato. Il rapporto meravigliosamente imperfetto tra Ariel e Re Tritone cattura il modo in cui possono essere padri e figlie nella vita reale. Sappiamo tutti come Re Tritone alla fine abbia imparato a lasciar andare la sua bambina e, per l’occasione, esclama la sua battuta migliore nel film: “Non dovevi perdere la voce per essere ascoltata“.

4. Viene celebrata la vita nell’oceano

Se Ariel vuole far parte del nostro mondo, allora ci offriamo volontari per scambiarci di posto con lei perché il suo mondo sembra divino. Il film si è assicurato di dare vita alle creature marine, alle barriere coralline e all’oceano stesso in un modo che onori le acque e ogni forma di vita al loro interno. Da Ariel che cade in un letto di meduse rosa brillante, ai delfini che risalgono dalle profondità dei mari oscuri, fino alla bellezza che è la Ursula di Melissa McCarthy; questo film è destinato a mostrarci una deliziosa celebrazione di tutto ciò che riguarda l’oceano. Perché questo è importante? Perché dobbiamo avere un occhio di riguardo per gli oceani, in modo da conoscere il danno che abbiamo causato attraverso le nostre impronte umane su questo pianeta. Dobbiamo celebrare la bellezza dell’oceano in modo da poter opportunamente invocare la sua protezione contro la crisi climatica. Nel film c’è anche un accenno alla salvaguardia degli oceani!

5. Finalmente un cattivo come si deve nel live-action La Sirenetta, con Melissa McCarthy nei panni di Ursula

Era da un po’ che nella serie di remake live-action Disney, sia quelli usciti nelle sale cinematografiche che quelli approdati direttamente sulla piattaforma streaming Disney+, non c’era un cattivo alla vecchia maniera. Melissa McCarthy riesce a personificare un’Ursula appariscente e affascinante, con motivazioni forse ancora più dark rispetto alla villain del classico d’animazione, rendendola più pericolosa e meschina. È stato creato particolare hype per Ursula, considerando anche che ci vuole un po’ di tempo prima che il film la riveli totalmente. La McCarthy si è lanciata in una performance divertente e gloriosamente pungente ispirata all’arte del drag – l’Ursula animata, infatti, era in parte basata sull’icona drag Divine.

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