Buon compleanno Kristen Stewart: i 5 migliori film della nuova Diana Spencer

Per un periodo "marchiata a fuoco" a causa di Twilight, Kristen Stewart ha smentito coi fatti i pregiudizi degli scettici.

Sono sempre solo affari. O forse no. Quando il sacro fuoco dell’arte divampa, le scelte professionali possono condurre sulla strada più tortuosa e irta di ostacoli. Mai banale e brutalmente onesta, Kristen Stewart ha apertamente spiegato le esperienze intraprese. Il percorso non è stato privo di cattive valutazioni, ma si tratta semplicemente del prezzo da pagare per chi mette tutta se stessa in gioco.

Col senno di poi, l’attrice (nata il 9 aprile 1990) avrebbe magari evitato di “macchiare” la sua filmografia. Dopo essere stata scoperta all’età di otto anni, ha portato in scena dei piccoli personaggi in tv prima di guadagnarsi l’opportunità di interpretare Sarah, la giovane figlia di una madre recentemente divorziata (che incarna il premio Oscar Jodie Foster) in Panic Room, di David Fincher.

A 17 anni si è calata nei panni di Bella Swan nel lungometraggio Twilight (2008), che ha dato il là a svariati sequel. Paradossalmente, la chiamata è stata in grado di elevarla allo status di diva del grande schermo e, al contempo, di metterne a repentaglio la carriera. Difatti, i pochissimi consensi da parte della critica hanno insinuato qualche preconcetto sul bagaglio attoriale di Kristen Stewart. Senza perdersi d’animo lei si è messa sotto a studiare e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ecco le sue prove che ci hanno maggiormente convinto.

Kristen Stewart al fianco di Jodie Foster in Panic Room (2002)

Panic Room Kristen Stewart

Nelle vesti della figlia di 11 anni di una madre da poco divorziata, impersonata in modo sublime da Jodie Foster, la Stewart è stata naturale nel mostrare le sensazioni di paura e ansia nel quinto film di David Fincher. Non era facile tenere testa a un’attrice insignita di due premi Oscar (per Sotto accusa e Il silenzio degli innocenti) e distinguersi in un cast che annovera Forest Whitaker e Jared Leto, futuri vincitori dell’ambita statuetta.

Camp X-Ray (2004)

Un momento di Camp X-Ray

Scritto e diretto da Peter Sattler, Camp-Ray concede a Kristen Stewart l’occasione di andare in scena come uno dei due personaggi principali: la soldatessa Amy “Blondie” Cole. Siamo dinanzi a una delle top performance. Affrontando un tema sensibile e delicato con Ali Amir, al quale dà corpo un sottovalutato Payman Maadi, Kristen dimostra di avere stoffa da vendere.

Kristen Stewart figlia dal cuore d’oro in Still Alice (2014)

Un'istantanea di Still Alice

Che lo si voglia accettare o meno, parte dell’Oscar conferito a Julianne Moore andrebbe condiviso insieme a Kristen Stewart, nel dramma strappalacrime Still Alice. Nella scena finale, dove il padre e altri membri della famiglia hanno abbandonato la madre malata, la Lydia di Stewart recita un passaggio di un libro, prima di chiedere alla mamma di cosa si trattasse: impossibile non commuoversi.

Cloud of Sils Maria (2012)

Stewart Kristen

Molti fanno corrispondere il risveglio della sensibilità di Stewart sul set con il suo lavoro nelle sembianze di Valentine per il dramma psicologico di Olivier Assayas. Affiancare l’attrice premio Oscar Juliette Binoche (Il paziente inglese) non era semplice. Ciononostante, Kristen Stewart è, ancora una volta, riuscita a non sfigurare per la bravura della collega.

Spencer (2021)

Kristen Stewart nei panni di Diana Spencer

L’omaggio al cinema, e alla stessa defunta Principessa del Galles, è senz’altro stato finora la sfida più probante, magistralmente superata. La Stewart riversa tensione, dramma e piena fisicità nel ruolo valsole l’ingresso nel quintetto delle candidate all’Oscar. Pur battuta da Jessica Chastain per Gli occhi di Tammy Faye, la sua rimane una masterclass di recitazione.

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