Jackie Chan: 10 film fondamentali dell’attore, regista e icona globale

10 film per provare a immergerci nel talento di questo grande attore.

Nel panorama del cinema mondiale, pochi nomi evocano un’ammirazione trasversale e unanime come quello di Jackie Chan. Nato a Hong Kong nel 1954, Chan è molto più di un semplice attore: è un fenomeno culturale, un artista poliedrico, un pioniere del cinema d’azione e un simbolo vivente di determinazione, disciplina e genialità fisica. In un’industria dominata da effetti speciali digitali e stuntman professionisti, Jackie Chan si è distinto – e continua a farlo – per un approccio artigianale e quasi “antico” al suo mestiere: acrobazie autentiche, coreografie di combattimento millimetricamente orchestrate, un senso del ritmo comico degno dei grandi del cinema muto. Tutto questo, unito a un’umiltà rara, lo ha reso una figura senza paragoni nel firmamento del cinema d’azione internazionale. L’infanzia di Chan è già di per sé un film: figlio di rifugiati cinesi, cresce in una rigida scuola dell’opera di Pechino, dove impara canto, recitazione, danza e soprattutto arti marziali. Il suo talento precoce lo porta presto sul set, dapprima come comparsa e stuntman, poi come protagonista.
Ma il vero salto lo compie quando decide di creare uno stile tutto suo: un mix esplosivo di kung fu, comicità slapstick e scene d’azione costruite come numeri musicali. Jackie Chan non imita Bruce Lee, lo supera creando un genere nuovo, che molti hanno cercato di replicare, ma senza mai eguagliarne la carica innovativa. La sua filmografia è vastissima e attraversa decenni, generi e mercati diversi, dalla Hong Kong degli anni ’70 alla Hollywood degli anni 2000. Tuttavia, ci sono alcune opere che si impongono per importanza storica, qualità artistica e impatto culturale. Di seguito proponiamo dieci titoli fondamentali per comprendere l’evoluzione di Jackie Chan come attore, regista e icona globale. Dieci film da recuperare subito, che testimoniano l’inarrestabile energia di un uomo che ha fatto del rischio e della risata i suoi marchi di fabbrica.

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1. Operazione pirati (1983), di Jackie Chan

Jackie Chan - Cinematographe.it

Operazione pirati (Project A) rappresenta una pietra miliare nella filmografia di Jackie Chan e una vera e propria rivoluzione nel cinema d’azione di Hong Kong. Ambientato negli anni ’40 nella colonia britannica, il film unisce l’ambientazione storica a una commistione di generi che va dal slapstick alle arti marziali, con un ritmo incalzante e sequenze acrobatiche senza precedenti. Jackie interpreta un ufficiale della guardia costiera impegnato a combattere una banda di pirati, ma ciò che rende memorabile il film è la capacità di fondere azione e comicità in modo naturale, senza soluzione di continuità. La scena della caduta dall’orologio a torre, realizzata senza effetti speciali o controfigure, non è solo un omaggio a Harold Lloyd, ma una dimostrazione dell’estrema dedizione fisica e coraggio di Chan, che si è fatto male seriamente durante la ripresa. Questo film segna anche l’inizio di una lunga collaborazione con la regia, poiché Chan si occupa anche della direzione e della coreografia delle scene d’azione.

2. Il mistero del conte Lobos (1984), di Sammo Hung

Conosciuto anche con il titolo Wheels on Meals, questo film è un’opera fondamentale per capire l’energia e la chimica del trio di amici e colleghi Jackie Chan, Sammo Hung e Yuen Biao, tre stelle di Hong Kong cresciute insieme nella China Drama Academy. La storia, ambientata nella Barcellona degli anni ’80, ruota attorno a un complotto di rapimenti e traffici illegali, ma ciò che spicca sono le scene di combattimento di rara intensità e fluidità. La lotta tra Chan e il kickboxer Benny Urquidez è diventata un cult per la sua precisione tecnica e realismo, con movimenti così veloci e puliti da mostrare la vera arte marziale in azione. Inoltre, il film mantiene un tono leggero e divertente, grazie a gag fisiche e dialoghi brillanti, dimostrando come l’azione possa convivere con la comicità senza perdere in efficacia.

3. Police Story (1985), di Jackie Chan

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Police Story è il film che ha consacrato Jackie Chan a livello internazionale come icona del cinema d’azione. La pellicola racconta la storia di un ispettore di polizia (Chan Ka-Kui) che si trova a dover smascherare una banda criminale, ma il fulcro del film sono le sequenze d’azione coreografate con una maestria quasi ipnotica. Tra queste spicca la discesa lungo un palo decorato da luci natalizie nel centro commerciale, una scena che ha richiesto mesi di preparazione e un coraggio estremo, con Chan che ha subito diverse ferite. Oltre all’azione, il film mescola dramma, suspense e umorismo, con un ritmo incalzante e un’attenzione ai dettagli narrativa e visiva che lo rendono un capolavoro intramontabile. La pellicola ha segnato anche l’inizio di una lunga saga, con diversi sequel e remake.

4. Armour of God (1986), di Jackie Chan e Eric Tsang

Armour of God introduce il personaggio di Asian Hawk, un avventuriero in stile Indiana Jones, e rappresenta un’evoluzione del cinema di Jackie Chan verso un’azione più internazionale e un’avventura esotica. Il film mischia in maniera brillante elementi di commedia, azione e mistero archeologico, con set spettacolari e sequenze di combattimento spettacolari. Tuttavia, la produzione è ricordata anche per un episodio drammatico: durante le riprese, Jackie Chan cadde da un albero mentre effettuava una delle sue acrobazie più rischiose, riportando un grave trauma cranico che quasi gli costò la vita. Nonostante questo, Chan è tornato sul set per completare il film, mostrando una dedizione quasi eroica. Il successo del film ha portato alla realizzazione di due sequel, ampliando il mito di Asian Hawk.

5. The Canton Godfather (1989), di Jackie Chan

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Conosciuto anche come Miracles, questo film è un omaggio affettuoso e personale al cinema classico hollywoodiano, in particolare ai musical e alle commedie sofisticate degli anni ’30 e ’40. Jackie Chan qui assume il ruolo sia di regista sia di protagonista, interpretando un uomo semplice che, per una serie di circostanze, si trova a capo di una banda mafiosa a Hong Kong. Il film si distingue per la cura maniacale nei costumi, nelle scenografie e nella regia, con una fotografia calda e un tono più riflessivo rispetto ai suoi film d’azione più frenetici. Le scene di combattimento, seppur presenti, sono meno centrali rispetto alla narrazione e contribuiscono a dare profondità e ritmo alla storia. Chan ha spesso dichiarato che questo è uno dei suoi film preferiti, un vero e proprio lavoro d’amore che riflette la sua passione per il cinema d’autore.

6. Terremoto nel Bronx (1995), di Stanley Tong

È Terremoto nel Bronx a segnare l’ingresso trionfale di Jackie Chan nel mercato cinematografico nordamericano, grazie a un mix perfetto di azione e umorismo. Nonostante la storia sia ambientata nel Bronx, le riprese si svolsero principalmente a Vancouver, ma ciò non toglie nulla all’energia del film. Jackie interpreta un turista che si ritrova coinvolto in una faida tra gang locali, e il film offre alcune delle sue sequenze d’azione più spettacolari e fisicamente impegnative, tra inseguimenti, scontri e acrobazie sui tetti. Il successo del film è stato determinante per la sua carriera internazionale, facendo scoprire a un pubblico globale il talento e lo stile unico di Chan.

7. Senza nome e senza regole (1998), di Benny Chan

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Senza nome e senza regole è uno dei film più spettacolari e tecnicamente ambiziosi di Jackie Chan. Nel ruolo di un agente segreto che perde la memoria, Chan deve risolvere un mistero mentre affronta pericolosi nemici. Il film si distingue per l’ambientazione variegata, che spazia dall’Africa al Sudafrica, e per le sequenze di combattimento molto coreografate, tra cui spicca una corsa automobilistica mozzafiato e un duello sui tetti di un grattacielo con vetri fragili. Chan unisce abilità fisica a una performance che mescola dramma e comicità, con momenti di tensione alternati a scene più leggere. La colonna sonora e la regia contribuiscono a rendere il film un’esplosione di adrenalina visiva.

8. Pallottole cinesi (2000), di Tom Dey

Pallottole cinesi è il primo capitolo di una trilogia che ha visto Jackie Chan affermarsi definitivamente a Hollywood come protagonista di blockbuster dal respiro internazionale. La pellicola fonde il western americano con il cinema d’azione orientale, creando un mix originale e divertente. Chan interpreta l’ispettore Lee, un maestro di arti marziali coinvolto in un’avventura nel selvaggio West insieme a Chris Tucker, il suo partner comico. Il film si distingue per la brillante chimica tra i due attori, le sequenze d’azione coreografate e l’umorismo fresco, che rompe gli stereotipi del genere. Il successo al botteghino e di critica ha portato a due sequel, cementando una saga amata dal pubblico di tutte le età.

9. Colpo grosso al Drago Rosso (2001), di Brett Ratner

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Colpo grosso al Drago Rosso riprende e amplifica la formula vincente del primo film, portando i protagonisti Jackie Chan e Chris Tucker in un’avventura che si sposta da Los Angeles a Hong Kong e Las Vegas. Il film è un concentrato di azione, gag comiche e riferimenti culturali che funzionano alla perfezione grazie al talento dei due attori e alla regia dinamica di Brett Ratner. Le sequenze di combattimento, le inseguimenti e i momenti comici sono coreografati con precisione millimetrica, e Chan dimostra di poter portare la sua firma anche in produzioni hollywoodiane di grande portata. Il successo del film ha consolidato la saga, rendendola una delle più amate del genere buddy cop.

10. The Foreigner (2017), di Martin Campbell

Con The Foreigner Jackie Chan si presenta in una veste completamente diversa, abbandonando il tono comico e avventuroso per entrare nel thriller politico e drammatico. Interpretando un padre la cui figlia è stata vittima di un attentato terroristico, Chan offre una performance intensa e matura, guidata dalla ricerca di giustizia e vendetta. Il film esplora temi complessi come la politica, il dolore personale e la moralità, mostrando un lato dell’attore spesso trascurato. La regia di Martin Campbell valorizza la sua interpretazione, mettendo in risalto la vulnerabilità e la determinazione di un uomo comune che diventa un eroe in circostanze estreme. Questo film ha ricevuto consensi per la sua serietà e per aver dimostrato che Jackie Chan può ancora sorprendere, anche senza la comicità che lo ha reso famoso.

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