Il curioso caso di Benjamin Button: le frasi più belle del film con Brad Pitt

Il curioso caso di Benjamin Button, con Brad Pitt e Cate Blanchett, è un film commovente e le frasi ne sono la brillante dimostrazione.

Benjamin Button è speciale. Benjamin è nato vecchio ed è morto bambino. Benjamin ha vissuto la sua vita a ritroso, nascendo stanco, senza forze, con un costante bisogno di aiuto ed è morto piccolo, incapace di parlare e bisognoso delle cure di chi era al suo fianco. Il curioso caso di Benjamin Button racconta una storia particolare, che mostra quanto la vita e la morte siano collegate tra loro e quanta poca differenza ci sia tra un bambino e un anziano; quanto i due estremi di una vita siano poi così vicini e intervallati da quel periodo che noi chiamamo “età adulta”.

Il curioso caso di Benjamin Button è un film del 2008, scritto da Erich Roth e Robin Swicord e diretto da David Fincher. A interpretare il protagonista e mettere in scena la storia particolare e toccante di Benjamin è il bravo, bravissimo Brad Pitt, affiancato da una più che brava Cate Blanchett. Raccontata come un lungo flashback, la pellicola narra la storia di Benjamin Button, che nasce il giorno della fine della prima guerra mondiale. Così come il periodo che sta vivendo, anche Benjamin è molto particolare: nonostante sia un bambino, infatti, egli è in realtà imprigionato nel corpo di un novantenne, con tutti i malesseri che un vecchio uomo ha a quell’età. A differenza del normale ciclo della vita, dove si diventa vecchi alla fine del proprio percorso di vita, Benjamin cresce e mano a mano diventa sempre più giovane, fino a terminare la propria vita come un bambino in fasce.

Nel frattempo, però, anche Benjamin cresce e conosce la sua vita e quella degli altri, costruendosi ricordi, arricchendo il cuore di amici, momenti indimenticabili e di un unico grande amore. Tutta la vita di Button è racchiusa in determinate citazioni del film che, giorno dopo giorno scandiscono ancora le nostre abitudini e la nostra quotidianità. Frasi dal forte impatto emotivo, così come tutta la pellicola.

Il curioso caso di Benjamin Button: le più belle frasi del film di David Fincher

effetti speciali film

Partiamo dalla più complessa e significativa, quella dettata proprio da Benjamin e che – nonostante sia molto corposa – riecheggia ancora in quegli spettatori che ormai avranno visto e rivisto il film.

A volte a nostra insaputa ci troviamo diretti verso un precipizio… Sia che ciò avvenga per caso, o intenzionalmente, non possiamo fare niente per evitarlo. Una donna, a Parigi, stava uscendo a fare compere. Ma aveva dimenticato il soprabito, e tornò indietro a prenderlo.

Mentre era lì, squillò il telefono, e lei rispose e parlò per un paio di minuti. Mentre la donna era al telefono, Daisy stava provando uno spettacolo all’ Opèra de Paris, e mentre lei provava, la donna, finito di parlare al telefono, era uscita per prendere un taxi. Un tassista, poco prima, aveva scaricato un cliente e si era fermato a prendere un caffè. E intanto Daisy continuava a provare.

E questo tassista, che si era fermato per un caffè, prese a bordo la donna che andava a fare compere e che aveva perso l’altro taxi. Il taxi dovette fermarsi per un uomo che stava andando al lavoro in ritardo di cinque minuti, perché si era dimenticato di mettere la sveglia. Mentre quell’uomo in ritardo attraversava la strada, Daisy aveva finito le prove, e si stava facendo la doccia.

E mentre Daisy si faceva la doccia, il taxi aspettava la donna che era entrata in una pasticceria a ritirare un pacchetto che, però, non era pronto, perché la commessa si era lasciata col fidanzato la sera prima e se n’era dimenticata. Ritirato il pacchetto, la donna era rientrata nel taxi, che rimase bloccato da un furgone, e intanto Daisy si stava vestendo. Il furgone si spostò, e il taxi poté ripartire, mentre Daisy, ultima a vestirsi, si fermò ad aspettare un’amica alla quale si era rotto un laccio. Mentre il taxi era fermo a un semaforo, Daisy e la sua amica uscirono dal retro del teatro.

Se solo una cosa fosse andata diversamente, se quel laccio non si fosse rotto, o se quel furgone si fosse spostato un momento prima, o se quel pacchetto fosse stato pronto perché la commessa non si era lasciata col fidanzato, o quell’uomo avesse messo la sveglia e si fosse alzato cinque minuti prima, o se quel tassista non si fosse fermato a prendere il caffè, o se quella donna si fosse ricordata del soprabito e avesse preso il taxi prima, Daisy e la sua amica avrebbero attraversato la strada, il taxi sarebbe sfilato via. […] Ma la vita, essendo quella che è, aveva creato una serie di circostanze incrociate e incontrollabili. Per cui quel taxi non sfilò via, e quel tassista si distrase un momento.
E così, quel taxi investì Daisy, e la sua gamba fu spezzata.

Capita a tutti di sentirsi diversi in un modo o nell’altro, ma andiamo tutti nello stesso posto, solo che per arrivarci prendiamo strade diverse…

Il colibrì non è un uccello come gli altri: ha un ritmo cardiaco di 1200 battiti al minuto, le sue ali sbattono ottanta volte al secondo. Se gli impedisci di battere le ali, lui muore in meno di dieci secondi. Questo non è un uccello qualunque, questo è una specie di miracolo. Hanno rallentato le sue ali col cinematografo e sapete cosa hanno visto? Che le punta delle ali fanno così, eh?

E cosa rappresenta il numero otto come simbolo matematico? L’infinito!

Le nostre vite sono determinate dalle opportunità, anche da quelle che ci lasciamo sfuggire.

Non sai mai cosa c’è in serbo per te!

Per quello che vale, non è mai troppo tardi, o nel mio caso troppo presto, per essere quello che vuoi essere. Non c’è limite di tempo, comincia quando vuoi, puoi cambiare o rimanere come sei, non esiste una regola in questo. Possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio, spero che tu viva tutto al meglio, spero che tu possa vedere cose sorprendenti, spero che tu possa avere emozioni sempre nuove, spero che tu possa incontrare gente con punti di vista diversi, spero che tu possa essere orgogliosa della tua vita e se ti accorgi di non esserlo, spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero.

Uno si può incazzare quando le cose vanno così. Si può bestemmiare, maledire il destino, ma quando arriva la fine non resta che mollare.

Ma la citazione più bella resta senza dubbio quella finale, che racchiude in sé tutta la vita di Button e, di riflesso, anche la nostra.

C’è chi nasce per star seduto sulla riva di un fiume, c’è chi viene colpito dal fulmine, c’è chi ha orecchio per la musica, c’è chi è artista, c’è chi nuota, c’è chi è esperto di bottoni, c’è chi conosce Shakespeare, c’è chi nasce madre e c’è anche chi danza!